Modestino Balabam

A sua volta i monoplani, con la crescente potenza dei motori avio, soppiantarono i biplani.
Sicuramente ottimi per manovrabilità e attitudini acrobatiche i biplani risultarono ,però, vulnerabili ai monoplani più rapidi e meglio inclini al combattimento.
Fu uno dei motivi della scarsa competitività della Regia Aeronautica contro i velivoli della RAF la quale scelse la via del biplano e sprecò molto tempo per adeguarsi (invano visto gli esisti bellici).
I piloti italiani (che non avevano nulla da invidiare ai colleghi d'oltre Manica), tanto per cambiare, furono sacrificati da una scelta tecnica anacronistica e dalla poca considerazione dell'arma aerea stessa (vedasi la mancanza di portaerei, inutili a detta del Duce che considerava l'Italia stessa una grande portaerei).

turtu63

giuseppe tubi

Eppure durante la II GM un micidiale biplano procurò molti danni alle flotte dell'Asse, dall'attacco a Taranto all'affondamento della Bismarck (la immobilizzarono colpendo il timone) e di numerosi U-Boot
il silurante Fairey Swordfish!

FaseREM

Corso Vinzaglio

FaseREM

Parco Michelotti

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Riobasco

[mode garbatamente polemico] Per favore, questo è il thread "Torino sparita", se possibile evitiamo divagazioni sui sigari fumati dai reali, sugli aerei dei fratelli Wright e sui callifughi usati dalle madame reali... grazie! [/ mode garbatamente polemico].
Torniamo nella nostra città, qui siamo nella zona dell'anziano prof. Breus, se non erro

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Riobasco

Qui nella zona del giovane linea_58/, invece

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Breus

Grandiosa!

Ricordo un signore che era già molto vecchio quando io andavo alle elementari (credo fosse della tua leva) che raccontava dei "filibus" che passavano in corso Peschiera. Certo che la manovra che sta compiendo il 53, o più probabilmente il 54, non è nè chiara, nè ortodossa...

FaseREM

Una cosa che tutto sommato mi sorprende abbastanza è che nelle cartoline torinesi, tanto di inizio secolo che del dopoguerra, manchi quasi totalmente la zona liberty con i palazzi più belli della città. L'inizio di corso Francia, via Cibrario, piazza Peyron, via Duchessa Jolanda e traverse... c'è giusto qualcosina di piazza Benefica ma poco altro.

Oscaruzzo

A me invece sorprende proprio l'esistenza di queste cartoline. Per quanto possa essere storicamente interessante una foto di "Corso Orbassano all'incrocio di Via Cassini" non capisco proprio per quale ragione uno dovesse desiderare di spedire (o di ricevere!!!) una cartolina del genere :-/

FaseREM

Beh, a parte il fatto che la Crocetta è un bel quartiere (anche se è più bello il punto in cui hanno scattato la foto), probabilmente era gente che voleva mostrare il posto in cui abitava. Spesso erano foto commissionate proprio dai tabacchini o dai bar che vendevano quelle specifiche cartoline. Sicuramente per noi sono immagini con un buon valore documentario.

Siamo abituati a pensare che sia bello solo ciò che è antico ma ci sono zone di inizio Novecento (Cit Turin, Precollina, San Secondo, Crocetta, ecc) che meriterebbero più turisti di alcune zone del centro storico piuttosto anonime.

Censin

Una foto tratta dal "Calendari Piemonteis" "La memoria del temp"; il corpo dei pompieri dello stabilimento Fiat Lingotto all'atto della sua costituzione, nel 1924

Censin

Torino è stata sempre una città d'immigrazione, dalle campagne piemontesi come dal Nord Est come dal Meridione; chi veniva nella nostra città desiderava evidentemente far conoscere ai parenti rimasti al paese o città d'origine il luogo dove abitava; infatti, in molte cartoline pubblicate sui libri (ovviamente cortesemente fornite dai proprietari), l'abitazione precisa, il balcone o la finestra, ecc., sono indicate con una freccia e un qui abito io (o simile).
La cosa era in effetti generalizzata: ricordo che, quando ragazzino andai alle colonie estive marine e montane, erano sempre disponibili foto delle strutture, da inviare a familiari e parenti; idem sotto la naja, con le foto della caserma.

Censin

E' uscito al riguardo un volume intitolato Cartoline sull'argomento; vi si riferisce che i rappresentanti delle case editrici di cartoline visitavano regolarmente le tabaccherie e i bar della Penisola, proponendo lo "scatto" della loro zona; alla risposta affermativa del negoziante, entravano in azione i fotografi, cui poi seguiva la stampa delle cartoline (ricordo che nella mia zona, in via Marocchetti, esisteva un importante editore di cartoline: la Fotocelere).

Censin

Sembrerebbe il 54 (rinumerato 34 nel 1966), il quale, provenendo da piazza Marmolada lungo corso Racconigi (ricordo ancora il passaggio difficoltoso quando nella mezzeria del corso c'era il mercato), svoltava appunto in corso Peschiera, che percorreva fino a corso Trapani, dove svoltava in direzione di piazza Rivoli. Però la curva sembra presa piuttosto..larga!
Riguardando più attentamente, sembrerebbe però un 53 (33 dal 1966), che dal controviale di corso Peschiera si immette sulla carreggiata principale verso piazza Sabotino.

Censin

Ancora una foto dal Calendari piemonteis: un'esercitazione del Comitato torinese della Croce Rossa Italiana negli anni 20

FaseREM

Lì dove sarebbe?

Breus

Non si può dire se sia un 53 o un 54. Un 54 proveniente dal Lingotto non è. Si trova in una posizione impossibile anche curvando moooolto largo. Un 53 proveniente dal controviale ancora meno: sul controviale non esisteva bifilare.

Se la rete aerea lo consentiva in quel punto, il mezzo sembrerebbe impegnato in un'iversione di marcia ---> Ma qui cedo il passo agli esperti: Antonio63!!!!!

forever_juve

Una veduta di via Filadelfia, ripresa (credo...) dal palazzo all'angolo tra questa via e via Tripoli. Se solo quel c... di fotografo avesse fatto foto anche dietro le sue spalle, adesso rimireremo una veduta della via verso lo stadio Filadelfia... Ma era chiedere troppo. Possibile che di questo mitico stadio esistano solo due cartoline d'epoca, un'interno anni '20 e una ripartita anni '50, già pubblicate su questo gruppo? Massì, consoliamoci con le foto...

turtu63

via Tunisi,non via Tripoli

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