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#12641 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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Tuttavia il tratto di strada della Perussia da via Arnò a via Roccati resiste ancora completamente sterrato. |
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#12642 | ||
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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#12643 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
Posts: 1,161
Likes (Received): 172
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![]() Grazie,adesso ho capito. La vista attuale è questa(https://maps.google.it/maps?q=Corso+...12,104.69,,0,0), in pratica la cascina sorgeva dove ora c'è il prato che sovrasta i box della nuova palazzina. La bealera è la Putea ma in quel tratto è stata coperta.
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"Come with me I need you, I fear the dark and I live all alone. I'll give you wine and food too, and something special after if you like" "Seems Helen of Troy has found a new face again" |
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#12644 |
Registered User
Join Date: Apr 2012
Posts: 30
Likes (Received): 23
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Buongiorno. Durante gli anni della mia infanzia (1952/60) abitavo in corso Ferrucci all'altezza di via S Paolo/via Monginevro. Sulla continuazione ideale di queste vie, oltre il corso, in via Fratelli Bandiera sorgeva un basso fabbicato in mattoni in pessime condizioni che fu abbattuto credo alla fine degli anni 50 per far posto ad edificio residenziale (civico 109). Qualcuno sa dirmi cosa racchiuedesse l'isolato Ferrucci Boggio Bandiera? Non è la fabbrica Ruotificio Italiano Soc. An, ex Fabbrica Confede che sorgeva all'altezza di Via Vochieri (vedi https://www.blogger.com/blogger.g?bl...3;src=postname)
Grazie Last edited by fosforo6; January 7th, 2014 at 03:49 PM. Reason: previous error |
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#12645 |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
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Tracce dell'Assedio
Se a qualcuno può interessare, ecco un elenco di edifici che dovrebbero mostrare ancora tracce, in alcuni casi evidenti ed in altri meno, di bombe e granatate cadute sulla Città durante l'Assedio del 1706.
La fonte è il volume "il Quadrilatero" delle edizioni Graphot. L'attendibilità potrebbe non essere assoluta, data notoriamente quella di altre pubblicazioni della stessa collana. Cmq: ![]() PS: Benvenuto a tutti coloro che si sono iscritti durante le vacanze natalizie! |
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#12646 |
Registered User
Join Date: Apr 2011
Location: Torino Bôrg dël Fum
Posts: 467
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Le palle di cannone ci sono, ricordo particolarmente quelle sulla Consolata, ma penso siano state incastonate a posteriori, non sono mica rimaste conficcate durante i bombardamenti.
A proposito, non so se avete presente la caserma Cernaia in via Valfré angolo Vittorio Amedeo che ha uno spigolo letteralmente crivellato di buchi piccoli e grandi nei mattoni. Di cosa si tratta? Sparatorie durante l'insurrezione del 1945? |
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#12647 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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#12648 |
Registered User
Join Date: Sep 2009
Location: TURIN * Barriera di Milano
Posts: 137
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Luoghi dell'Assedio 1706
... A proposito dei luoghi dell'assedio, la CASCINA BRUNE' (al fondo di Via Cherubini, all'interno di un cortile ) si trovava sulla prima linea e fu storicamente una sede di manovra dell'esercito Francese ...Dal libro sulla Barriera di Milano della Graphot editore ...
Ecco due foto prima della ristrutturazione del 2004 che ha cambiato le facciate e le proporzioni della cascina stessa .... ![]() ![]() |
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#12649 |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
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Dalla seconda metà dell' '800 è anche nota come cascina Borla. |
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#12650 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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#12651 |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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[QUOTE=Icopix;110326177]Dalla seconda metà dell' '800 è anche nota come cascina Borla.[/QU
Il Brunè fu uno degli snodi delle trincee d'assedio francesi. La fotografai nel 1989, ancora con la campana originale in opera. Appena potrò, la pubblicherò ![]() |
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#12652 |
Registered User
Join Date: Sep 2009
Location: TURIN * Barriera di Milano
Posts: 137
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Cascina Brune', poi Borla
![]() Durante gli anni '60e '70 nella cascina era presente una "boita" che montava accessori per l'industria automobilistica ! .... Poi deposito di camion, poi finalmente ristrutturata nel 2004 ed anni seguenti ... |
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#12653 | |
Registered User
Join Date: Sep 2011
Posts: 1,399
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Qua c'e` un elenco. Chissa` se e` completo. Io quelle in pazza San Carlo non le avevo mai notate...
http://www.museotorino.it/view/s/719...cc9c41c5ce9045
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#12654 |
Registered User
Join Date: Apr 2011
Location: Torino Bôrg dël Fum
Posts: 467
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Mah. Trovo strano che tiri del 1706 e del 1799 siano giunti fino al Monte dei Cappuccini dalla zona della Cittadella...
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#12655 | |
Registered User
Join Date: Mar 2010
Posts: 116
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#12656 |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
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#12657 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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Ora cerco la carta in questione e la riproduco. Quella del Grossi viene disegnata 84 anni dopo l'assedio e la battaglia, l'Arbaudi era placidamente tornata alle sue funzioni rurali ![]() |
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#12658 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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Comincerò a pubblicare stralci della mia ricerca sui pilastrini (un progetto editoriale che coltivo da sempre!): per la gioia di [B]Icopix[B] il primo sarà via Lamporo.
La Gribaudi Rossi non ha dubbi nell'identificare nel rustico di via Lamporo, nascosto da un basso fabbricato con cancello carraio, in quel che rimane della "cascina nuova del Marchese di San Tommaso". Il Grossi invece lo identifica nel Colombè, “Cascina del Signor Giacomo Domenico, e Giuseppe fratelli Goffi situata nella region di Riva Gagliarda alla destra della strada di Venaria vicino al Carossietto in distanza d’un miglio circa da Torino; evvi una fabbrica civile, in di cui vicinanza vi sono termini dell’accampamento francese nell’anno 1706.”. Proprio quest'ultima frase avvalorerebbe la tesi del Grossi dal momento che in effetti nel cortile di via Lamporo esiste un pilastrino dell'assedio, ma all'epoca in quella regione, il Marchese di San Tommaso possedeva numerose cascine ed edifici rurali (primo fra tutti il Palazzotto, in via Casteldelfino), ed un errore è comprensibile. Tuttavia il barone Manno nel 1906, cita un manoscritto scritto durante l'assedio: “Il Duca de La Feuillade, il 13 maggio 1706 alle ore 21 venne al convento della B.V. di Campagna a domandare se la cascina del Marchese di San Tommaso fosse stata minata. I P.P. risposero di non saperlo. Diede quindi subito ordine di investirla ai granatieri del reggimento di Lorena: ed impossessati vi si fortificarono per quel tanto che dovevano stare.”. Come se questo non bastasse, cita un altro brano del manoscritto: “Il capitano che aveva investito la cassina del sign. Marchese di San Tommaso per nome monsù La Serra di nazione Guascona, nel rimetter il posto con gli ordini della custodia, fu ucciso dal cannone, colpo veramente disgratiato al dire de’ francesi, e fu in questo modo, avendo messo in fila i soldati (come si suole quando si monta la guardia) fu sparato dal fortino che custodisce la ficca de’molini un cannone la cui palla percotendo a piè della clausura del giardino del suddetto Marchese, s’alzò e passando sopra la muraglia ammazzò il suddetto capitano, con un caporale, e due soldati. Si sparse poi la voce, che quel capitano avesse sparlato del SS. Sudario, ma tal cosa non è mai potuto venire in chiaro.”. Questo giustificherebbe la presenza del pilastrino all'interno del cortile. ![]() ![]()
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#12659 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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Pochissimi autori citano il pilastrino di Via Giachino 92: se ne trova traccia nel libro "L'assedio di Torino 1706" di Alberto Fenoglio, edito nel 1977 da Piemonte in bancarella, e nell'appendice di "Dragoni Azzurri" di Luigi Gramegna, nell'edizione del 1988 di Viglongo e scritte da Andrea Viglongo stesso. Curiosamente, il Viglongo accenna a questo pilastrino parlando del libro scritto da Umberto Crovella nel 1965 ed edito dalla Bottega di Erasmo: libro molto più che raro (introvabile presso le biblioteche Civica, Nazionale e Reale) il quale assolutamente non fa cenno di via Giachino!
Questo pilastrino dista poche centinaia di metri in linea d'aria da quello della Scaravella, e l'unico riferimento storico che possiamo trovare a proposito della sua presenza qui ce lo da il colonnello Magni, parlando della linea di controvallazione di settentrione francese: " “…dirigendosi poi verso nord-ovest alla cascina Scaravella, la quale fu posta in istato di difesa e fortificata da tre piccole ridotte.” In pessimo stato di conservazione, ora è stato occultato (per sempre?) dalla messa in opera proprio a ridosso del pilastrino di un mobile porta contatori dell'ENEL. ![]() ![]()
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#12660 | |
Registered User
Join Date: Dec 2013
Location: Torino
Posts: 83
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Sono nato in Madonna di Campagna come i miei genitori, i miei nonni ed i miei bisnonni. Fin da bambino ho giocato nei prati e per le stradine tra le cascine che negli anni '60 ancora resistevano: casino Barolo in strada Altessano o cascina Gallo dove ora c'è l'Auchan di Venaria, nell'aia del chiabotto Serbone correvamo in bici (dove ora c'è il San Paolo tra via Banchette e via Lanzo) e si comprava il latte alla cascina Panatera in fondo a via Venaria.
E fin da bambino mi sono familiari questi cippi commemorativi dell'assedio: sapevo cosa indicavano, quindi non potevo esimermi dallo studiarli e catalogarli. Parlando della strada che conduce a Lanzo, il Grossi nel 1790 scrive che: “Principia inferiormente al Convento della Madonna di Campagna, ed alla destra del bivio della strada che tende alla Real Venaria: presso questo bivio vi sono due termini dell’accampamento francese nell’anno 1706, ed inferiormente lungo detta strada ce ne sono altri due distanti un miglio circa da Torino.” Di questi quattro ne sopravvivono tre: una buona media! Cominciamo da via Lanzo: affascinante, si libra a mezza altezza incastonato nel muro della casa sul quale è stato traasferito negli anni cinquanta: prima, mia madre ricordava una fila di casette talmente basse che alzandosi sulla punta dei piedi, si poteva toccare il ballatoio in legno. Ho avuto la fortuna di fotografarlo quando era ancora rispettato, ora invece è stato balordamente colorato della stessa tinta del muro. ![]()
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