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#9721 |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
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Mmmm... nel 36 e nel 62 ci sono ancora le case operaie che siaffacciano sul lungo Po. Nel 36 il parco della villa ha cannibalizzato tutto lo spazio che si affaccia su corso REgina.
Nel 62 è curiosa la triplice fila di case molto vicine le une allle altre e parallele al corso. Quelle, che oggi fortunatamente non ci sono più, potevano essere case operaie, ma non certo quelle ottocentesche. DI fatto hanno avuto vita abbastanza breve.... |
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#9722 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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La "Befana dei Vigili" era un'iniziativa degli anni 50: all'Epifania, tutti i cittadini erano invitati a lasciare un omaggio per i VV.UU., a ringraziamento dell'opera svolta per disciplinare un traffico che cominciava a diventare sempre più intenso e caotico; scomparve successivamente, quando ingorghi e soste vietate aumentarono....
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#9723 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Ecco lo stesso posto fotografato nel 1967, poco dopo la sua realizzazione, a cura di un sacerdote che, tornato da un pellegrinaggio a Lourdes, volle ricostruire nella zona un facsimile della celebre grotta
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#9724 | |
Pendolare multiscala...
Join Date: Jan 2009
Location: Torino
Posts: 1,515
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#9725 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Chi è stato a Lourdes sa bene come quella religiosa sia l'"industria" locale! Sono centinaia o migliaia le botteghe che vendono souvenirs di più o meno dubbio gusto, comprese le bottigliette a forma di Madonna col tappo svitabile, riempite con la famosa acqua; alcune sfruttano anche l'omonimia col cognome della veggente, per vantare lontane parentele e farsi così pubblicità.
Anche il prelievo dell'acqua direttamente dalle fontanelle era diventato così sfacciatamente pacchiano, con persone che riempivano addirittura damigiane o botticelle, che i responsabili del santuario si son visti costretti a contingentarlo: non più di una normale bottiglia da un litro a persona! |
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#9726 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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La vettura tranviaria sullo sfondo, del 16 al capolinea di Porta Palazzo, permetterebbe di datare la foto a fine anni 20 o anni 30.
Evidentemente, già allora il commercio di cocomeri e meloni era intenso, nella stagione calda; forse, oltre a Porta Palazzo, esistevano già le rivendite stradali, che, se ben ricordo, vendevano anche il cocco fresco. |
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#9727 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Lo so che ci sono ancora su via Galliari; non li vedo più però sul lato Ovest (numeri pari) di via Ormea tra via Galliari e via Berthollet, dove pure sostavano; comunque, difficilmente ora i "contadini" arrivano dalla collina, almeno da quella prospiciente la città, di dove sono pressochè scomparsi!
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#9728 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
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#9729 |
Registered User
Join Date: Jan 2005
Location: Torino
Posts: 6,269
Likes (Received): 486
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![]() Che deserto, oggi è un disastro di automobili. Desideravo proprio rivedere quei corpi illuminanti. In giro sono rimasti solo più i pali (via Tripoli, via Ala di Stura, ...).
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#9730 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
Posts: 1,161
Likes (Received): 172
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Video di autobus "spariti"
Trovati oggi su Youtube :
http://youtu.be/-gOwwCH1eoo http://youtu.be/44EYaN4YOzk http://youtu.be/19SxH_vsUC0 http://youtu.be/gwJMOnjv0_M |
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#9731 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
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Beh, l'illuminazione segue i progressi della tecnica; un tempo erano le lampadine a incandescenza, poi negli anni 50 i tubi fluorescenti, poi negli anni 60 quelle a vapori di mercurio; oggi stanno arrivando i LED.
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#9732 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Era insomma quello che nel gioco della pelota si chiama il "fronton"; come avevo già ricordato, a Torino fino agli anni 30 è esistito anche un campo per il gioco della pelota; si trovava dove ora c'è il cinema teatro Colosseo, in via Madama Cristina angolo via Bidone. Fino agli anni 60, il bar di fronte sull'altro angolo tra via Madama e via Bidone, che ora reca come insegna "Caffetteria Gelateria Madama Cristina", recava ancora come insegna "Bar Pelota".
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#9733 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
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Più che di Torino scomparsa, vorrei ora parlare di un'abitudine scomparsa, da meno di un decennio!
Quando la fotografia non era ancora digitale ma "su pellicola", poteva succedere che la pellicola suddetta si strappasse, facendola avanzare, all'interno della fotocamera! Succedeva in particolare con le macchine con avanzamento motorizzato, almeno quelle più economiche. In questo caso, per cercare di salvare qualche fotogramma, non restava che recarsi da un fotografo; il quale per prima cosa estraeva uno strano aggeggio, un borsone tutto nero, spesso, con una lampo sul dorso e due fori stretti con elastici ai lati. Il fotografo prendeva tutta la fotocamera, apriva la lampo e la infilava nel borsone, richiudendo poi ermeticamente la lampo; infilava poi le mani nelle due aperture con elastico, poi, alzando gli occhi al cielo,per concentrarsi, come se invocasse qualche santo o divinità protettrice dei fotografi, armeggiava al tatto, aprendo delicatamente la macchina, liberando il tratto strappato (che purtroppo era da buttare), poi azionava il manettino di riavvolgimento, facendo rientrare il moncone di pellicola nell'astuccio; questo, non ancora esposto alla luce, poteva essere ricuperato, colle foto che portava. Personalmente, devo dire che, su migliaia di pellicole da me scattate, non una, dico non una, si è strappata all'interno delle fotocamere, che però erano tutte ad avvolgimento e avanzamento manuale; solo in qualche caso, per slittamento del meccanismo di avanzamento, mi è capitata qualche doppia esposizione, anche solo parziale. Tra l'altro, la diffusione, ormai universale, delle fotocamere digitali sta portando un'autentica morìa dei negozi di fotografia! Si salva solo chi abbina all'attività di rivendita degli apparecchi quella di ottico. Questo perchè è venuto a mancare il cespite principale, l'invio delle pellicole sviluppate ai laboratori per il trattamento, che per i fotografi su pellicola era attività, e spesa, ricorrente. Anche se qualche affezionato continua a prediligere e usare le pellicole, magari richiedendo al laboratorio, anzichè le stampe, il riversamento su CD. Last edited by Censin; May 20th, 2013 at 09:35 PM. |
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#9734 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Quando le auto, oltre che di meno, erano usate in genere solo la domenica e feste comandate per la gita fuoriporta, o per le ferie, e tenute rigorosamente parcheggiate in garage per il resto della settimana; tanto da far nascere l'espressione "automobilisti della domenica", per indicare la scarsa esperienza degli stessi, dovuta all'uso saltuario che facevano del mezzo.
A fine anni 60 (dal 1966 al 1969), l'Automobile Club, con la collaborazione della RAI, aveva lanciato l'Autoradioraduno, una caccia al tesoro automobilistica che richiedeva forzatamente il possesso dell'autoradio (sigla radiofonica della trasmissione era una canzone stile brasileiro dal titolo "Una canzone per strada"); scomparso in seguito, tra crisi petrolifere e aumenti continui del carburante. Le mutate abitudini hanno portato anche alla scomparsa quasi totale dei garages pubblici; oggi trasformati o in box - garage o in supermercati. Last edited by Censin; May 21st, 2013 at 06:45 PM. |
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#9735 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#9736 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#9737 |
Registered User
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#9739 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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foto, torino |
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