![]() |
|
![]() |
daily menu » rate the banner | guess the city | one on one • forums map | privacy policy | DMCA | news magazine | posting guidelines |
|
Global Announcement |
As a general reminder, please respect others and respect copyrights. Go here to familiarize yourself with our posting policy. |
![]() |
|
Thread Tools |
Rating: ![]() |
![]() |
#9561 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Un commento a tutte le foto dei tram a cavalli; si può notare facilmente che a fine 800 quasi tutte le linee tranviarie facevano capolinea o transitavano in piazza Castello o a Porta Palazzo, irradiandosi verso le periferie, e ciò la dice lunga su come fosse Torino allora: una città tutto sommato dall'atmosfera provinciale, nonostante il recente passato di capitale, in cui tutta la vita cittadina era centrata o sul centro "del comando", piazza Castello, o su quello "del commercio", Porta Palazzo. La grande industria, vedi essenzialmente Fiat, era ancora di là a venire.
|
![]() |
![]() |
Sponsored Links | |||
|
![]() |
#9562 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Nella foto seguente, vediamo come si presentava a inizio anni 20 corso Stupinigi (attuale corso Turati) all'altezza dell'ospedale Mauriziano, prima della costruzione della trincea del passante ferroviario; il passaggio a livello chiuso blocca completamente il traffico sul corso, in attesa del passaggio del o dei treni
![]() Uploaded with ImageShack.us per confronto, come si presenta oggi la zona ![]() Uploaded with ImageShack.us |
![]() |
![]() |
![]() |
#9563 | |
Pendolare multiscala...
Join Date: Jan 2009
Location: Torino
Posts: 1,515
Likes (Received): 53
|
Quote:
![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9564 | |
Registered User
Join Date: Aug 2012
Posts: 216
Likes (Received): 28
|
Quote:
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9565 | |
Registered User
Join Date: Nov 2010
Location: TORINO
Posts: 201
Likes (Received): 31
|
Quote:
INCONTRIAMOCI RIVERSO IN DIDITALE E DISTRIBUISCO A CHI DESIDERA (GRATIS) se qualcuno è interessato ad un film da CABIRIA(1914) in avanti si faccia sotto ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9566 |
μεταφορές εραστής
Join Date: Nov 2012
Location: Torino-Borgo Vittoria
Posts: 1,161
Likes (Received): 172
|
Torino Cronaca
Nel supplemento n° 3 del 30/04/2013 si parla degli albori dello sport torinese con foto del motovelodromo col Torino Calcio, una foto del Grande Torino del 1940, ecc.
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9567 | |
Pendolare multiscala...
Join Date: Jan 2009
Location: Torino
Posts: 1,515
Likes (Received): 53
|
Quote:
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9568 |
Registered User
Join Date: Sep 2011
Location: Tùrin
Posts: 360
Likes (Received): 25
|
possiamo parlare del Fila nell'apposito 3d?
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9569 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
A proposito dei tram a cavalli, si è parlato di Borgonuovo; si tratta (e la denominazione è ancora conosciuta dagli abitanti più anziani della zona) del rione nato tra gli anni 20 e 30 dell'800 tra i giardini dei bastioni o dei Ripari (attuali giardini Cavour) e il viale del Re (l'attuale corso Vittorio); edifici più vicini alla villa suburbana, di pochi piani con ampio giardino, che non ai palazzi urbani, per la borghesia medio - alta. Asse e via maestra del borgo era appunto via di Borgonuovo (ora via Mazzini).
L'espansione del borgo dovette essere rapida, se nel 1846 venne servito da una delle due prime linee di trasporto pubblico urbano, un omnibus (carrozzone a cavalli) con capolinea in piazza Castello; linea che appunto nel 1883 venne convertita in tram a cavalli, quello della foto. Se si fa una passeggiata nella parte del borgo più vicina al Po (via F.lli Calandra, via della Rocca, via dei Mille, corso Cairoli), si potrà facilmente riscontrare tracce della sua impostazione originaria. |
![]() |
![]() |
![]() |
#9570 |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
|
Sul tread abbiamo visto le immagini del Gran Premio del Valentino, ma personalmente non sapevo che tra le opere della "Torino che non è stata" si possa annoverare anche un autodromo per la F1.
![]() Uploaded with ImageShack.us Il luogo deputato pare sia stato il parco della Pellerina, http://www.archiviolastampa-ng.csi.i...0002_12133504/ ma anche Stupinigi ed addirittura il lago grande di Avigliana sono stati presi in considerazione. http://www.archiviolastampa-ng.csi.i...0002_12955382/ Correva l'anno 1953, incredibile! ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9571 |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
Posts: 5,271
Likes (Received): 977
|
Già allora eravamo una "città laboratorio"
![]() Negli anni '30 sotto via Roma si pensava alla metropolitana, nel 1953 si progettava un circuito di Formula Uno, etc. etc. Come direbbe Mariocesare siamo proprio dei bogianen (e pensare che già un secolo fa il suo adorato comune di Dogliani aveva costruito una tranvia che univa la ridente cittadina al paese di Monchiero, sede di stazione ferroviaria ![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
#9572 |
Registered User
Join Date: Aug 2011
Posts: 15
Likes (Received): 0
|
Da la stampa 14/8/1937,Fabbrica di Legnami Via Bibiana 19 Borgo Vittoria con foto
http://www.archiviolastampa-ng.csi.i...0005_22512042/ Avete altre foto del borgo oltre quelle del libro? |
![]() |
![]() |
![]() |
#9573 | |
Breùs, a la francaise
Join Date: Feb 2010
Location: 45°4'41"16 N - 07°40'33"96 E
Posts: 2,243
Likes (Received): 418
|
Quote:
Ben conosco la tranvia in questione: che resti un segreto, ma anch'io ho ascendenti di Dogliani molto prossimi... ![]() |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9574 |
Registered User
Join Date: Aug 2012
Posts: 216
Likes (Received): 28
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9575 |
Registered User
Join Date: Sep 2011
Location: Tùrin
Posts: 360
Likes (Received): 25
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9576 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
Likes (Received): 502
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9577 | ||
Registered User
Join Date: Feb 2013
Posts: 9
Likes (Received): 2
|
Quote:
Non conoscevo l'esistenza dell'impianto. E' una delle piste di atletica 'sparite', es.: a) la pista dello stadio Comunale, costruita nel 1933 e sede dei primi campionati europei http://www.atleticanet.it/altre-news...i-parte-1.html ha funzionato fino a fine anni '80 per le manifestazioni importanti (meeting del 2 giugno) e poi è finita in abbandono e smantellata. b) pista antistadio, coeva alla precedente, nata come impianto di riscaldamento per i suddetti campionati europei, ristrutturata nel 1979 e sopravvissuta fino al 1985. E' stata poi abbandonata dalla Fidal e dal Comune, che hanno investito solo sul Ruffini. E' stata demolita per far posto all'Isozaki (no comment) c) pista al 'Delle Alpi' (vergogna) mai utilizzata dalla cittadinanza, ha ospitato un paio di meeting internazionali (anche una finale del circuito IAAF) e poi ha fatto la fine dello stadio. d) pista Indoor al PalaVela. A 4 corsie, in legno, fino al 1979 e poi a 6 corsie in Sportflex (velocissima) finchè c'è stato un PalaVela. Poi ci hanno pensato gli ArchiStar (no comment again) La pista Sisport di Via Guala esiste ancora ma ci si allena il Toro e non è più in uso per l'Atletica. A metà degli anni '70 era l'unica, oltre al Comunale, ad essere in moderno 'Tartan'. L'impianto 'Venchi Unica' di Pozzo Strada (da 350m) credo esista ancora ma non l'ho mai visto utilizzare, in tanti anni. Pardon per la lunga tirata. Purtroppo ci sono ricordi che lasciano l'amaro in bocca. E' facile dire che sulle strutture sportive si sarebbe dovuto investire, invece che lasciarle andare in malora. Comunque fa rabbia vedere che a Borgaretto hanno un'impianto con una superficie da Olimpiade. Quasi sempre vuoto. Enrico
__________________
|
||
![]() |
![]() |
![]() |
#9578 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Parlando di omnibus e tram a cavalli, è da notare che il loro uso era un po' diverso da quello dei mezzi pubblici (autobus e tram elettrici) che conosciamo oggi.
La differenza essenziale riguarda l'assenza delle fermate fisse: i mezzi a cavalli si potevano fermare in ogni punto del loro percorso con un cenno della mano, per salire a bordo; così pure, per scendere in un qualunque punto bastava avvisare il cocchiere. In questo somigliavano ai taxi collettivi su percorso fisso, diffusi in certe realtà del mondo. La cosa peraltro era più che fattibile: i mezzi ippotrainati viaggiavano di solito a passo d'uomo, al più al "piccolo trotto" nei viali e nei corsi, dove la circolazione era più fluida; la vettura si arrestava non appena il cocchiere tirava le briglie degli animali. Gli utenti dei mezzi, normalmente della piccola e media borghesia visti i prezzi dei passaggi (i popolani continuarono a consumare le suole delle scarpe, finchè i tram ormai elettrici ebbero tariffe più abbordabili e velocipedi e biciclette divennero più economici), non si ponevano questione di risparmio di tempo, pressochè irrisorio (un buon camminatore facilmente faceva prima ad andare a piedi), piuttosto di fatica fisica (raramente si vedevano a bordo ragazzi e giovani, perlomeno soli). Le cose cambiarono con l'elettrificazione delle linee: il tram elettrico era già un mezzo motorizzato, capace di raggiungere, dove possibile, velocità superiori, necessitava quindi di spazi e tempi di arresto precisi; senza contare che la partenza "a scatto" tipica dei mezzi elettrici, superata solo di recente nei mezzi tecnologicamente più evoluti grazie all'elettronica, poteva causare facilmente cadute anche rovinose, specie per bambini o anziani, idem per le frenate brusche. La SAEAI (Società Anonima Elettricità Alta Italia), che nel 1897 ottenne dal Comune la concessione di impiantare una propria rete di tram elettrici, forse per la sua ascendenza germanica (era a maggioranza azionaria Siemens), fin da subito istituì fermate fisse, segnalate dal cartello "FERMATA" appeso ai fili trasversali di sostegno oppure, nelle palificate lungo i corsi, ai pali ( le paline con l'indicazione delle linee, come le conosciamo oggi, arrivarono più tardi, a fine anni 20 del 900). La "Belga", che aveva ereditato, elettrificandole, tutte le preesistenti linee a cavalli, non si adeguò subito, per una certa mentalità conservatrice sia della società che degli utenti, mantenendo le fermate a richiesta dei passeggeri; dopo poco tempo, però, si manifestarono subito inconvenienti, arrivando a tamponamenti di vetture e rapido logorìo dei motori e dei circuiti elettrici; alla fine, nel 1901 si adeguò, istituendo pure le fermate fisse, con le stesse modalità della concorrente; da allora, prendere il tram e, successivamente l'autobus e il filobus, alla fermata, come pure scendervi, divenne abituale, e nessuno oggi, credo, penserebbe di tornare ai tempi "preistorici".
__________________
Last edited by Censin; May 4th, 2013 at 10:27 PM. |
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9579 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
Likes (Received): 300
|
Quote:
|
|
![]() |
![]() |
![]() |
#9580 | |
gianchy2211
Join Date: Jan 2013
Location: Torino di nascita, San Mauro di adozione
Posts: 73
Likes (Received): 26
|
Quote:
http://www.stupidonbike.it/pista_p6_moranopo_storia.htm |
|
![]() |
![]() |
![]() |
Tags |
foto, torino |
Thread Tools | |
Rate This Thread | |
|
|