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#6661 |
Registered User
Join Date: May 2012
Posts: 5
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Quello che è stato fatto qui, è un lavoro a dir poco fantastico, avete creato una macchina del tempo nel vero senso della parola.
Un grande complimento a Tutti Voi. |
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#6662 | |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Posts: 120
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Ciao Antonio ![]() |
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#6663 |
Flessibile Quadri
Join Date: Mar 2009
Location: Torino Crocetta – Milano Bicocca
Posts: 2,593
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Posto l'immagine che voleva mostrare Antonio, dato che non si vede
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LINEA 18 tram su intero percorso, da SÒFIA a SETTEMBRINI, passando per via Bologna marmox.it · mobilitatorino.it · tramditorino.it Diventa fan su Facebook dell'Associazione Torinese Tram Storici!!! |
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#6664 | |
Registered User
Join Date: Nov 2012
Posts: 65
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A proposito di questi binari, ricordo che all'inizio degli anni '90 i due scambi che da via Milano davano origine a quelli di via Palazzo di Città erano ancora al loro posto con tanto di troncone in curva che si dirigeva verso la via. All'epoca erano stati appena riattivati i binari tramviari di via milano ricongiungendo di fatto le rotaie recise a Porta Palazzo. Era stato eliminato per l'occasione il gigantesco palo centrale in centro all'incrocio corso regina/giulio cesare/via milano che sorreggeva la ragnatela di sostegno della linea aerea tramviaria. Passando per via palazzo di città si poteva ancora notare attaccato alla parete uno scatolotto rettangolare irriconoscibile e arrugginito che sembrava un vecchio segnale pedonale semaforico (tipo "Alt e Avanti") che esistevano in epoche non troppo remote sui semafori torinesi. Scoprii tempo dopo che si trattava di un segnale tramviario che consentiva il senso unico alternato dei tram sull'unico binario unico di Via Palazzo di Città. Se non sbaglio veniva attivato dal primo tram che impegnava il tratto, dando via impedita al tram che proseguiva nella direzione opposta. Per quanto riguarda le rotaie intercalate credo che l'unico punto in cui esiste questo tipo di sistema a Torino sia davanti al deposito San Paolo in corrispondenza dell'ingresso al deposito in direzione grugliasco. Ciao. JO ![]() |
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#6665 | |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
Posts: 5,271
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![]() Venendo a quanto hai scritto sopra, mi hai fatto letteralmente vacillare sulla sedia, io bazzico quella zona da 30 anni ma non ho mai visto quel segnale tranviario, altrimenti l'avrei sradicato dal muro... Dove si trovava, esattamente, così linea58/ ed io tenteremo almeno di recuperare i tasselli che lo fissavano al muro? ![]() Insomma, pendo dalle tue labbra ![]() |
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#6666 | |
Registered User
Join Date: Nov 2010
Location: echevennoz
Posts: 311
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https://picasaweb.google.com/1109749...noRimastiPochi il filobus NON produce inquinamento dell'aria, causato dall'autobus; il filobus NON produce inquinamento acustico, causato dal rumoroso tram; un filobus guasto NON blocca l'intera linea, a differenza del tram; QUINDI è logico, sensato, ragionevole, intelligente, aver eliminato tantissimi filobus, in Italia ![]() ![]() ![]()
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odio gli agnelli |
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#6667 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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Benvenuto a Gulf21 e a Zio JO Saluti affettuosi a Bubu 56 |
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#6668 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
Posts: 3,024
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#6669 |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
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#6670 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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Crocetta,sulla strada di Orbassano,Dora , a Porta Palazzo,Po ,oltre il ponte Po Rubatto,a destra del Po verso Moncalieri,San Donato ,a Porta Susa oltre la linea ferrata,San Salvatore, a Porta Nuova sullo stradale di Nizza,Vanchiglia,trovasi a Po a sinistra di piazza Vittorio Emanuele partendo da Via Po |
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#6671 | |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
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.....Il ramo di sinistra attraversava la cinta daziaria, costeggiando corso Novara fino al corso Palermo, passava in via Monte Rosa presso la casa situata al numero civico 14, fiancheggiava quindi via Aosta scorrendo dietro le case, fino alla cascina Lupo, poi dirigendosi a nord-est arrivava al torrente Stura, dove si scaricava presso la polveriera Regio Parco in strada dell’Arrivore..... http://www.storiaindustria.it/reposi...eraMilano1.pdf ( pagine 52/53 ). Benvenuto, Zio JO. |
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#6672 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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Lossa, Augusto, Torino descritta o Guida storico-amministrativa della città di Torino indispensabile ad ogni forastiero e cittadino torinese, Tipografia letteraria, Torino 1863
questo libro vi consiglio di scaricarvelo dal sito del museo torino Last edited by turtu63; November 8th, 2012 at 11:19 PM. |
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#6673 |
Registered User
Join Date: Jun 2011
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#6674 |
Registered User
Join Date: Jun 2011
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#6675 | |
Registered User
Join Date: Jun 2011
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http://www.museotorino.it/resources/pdf/books/42/ Questa la veersione in pdf http://www.museotorino.it/resources/...ublication.pdf |
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#6676 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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é vero ,il link sopra non funziona più,prima funzionava,grazie Viva To |
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#6677 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#6678 | |
Registered User
Join Date: Nov 2012
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![]() All'epoca lavoravo per la ditta Chiavazza Impianti Elettrici come caposquadra elettricisti ed avevamo in appalto il Lotto 1 della Città di Torino che comprendeva praticamente tutto il centro storico intorno a palazzo di città. Durante la pausa pranzo avevo spesso modo di andare a studiare un po di "storia" attraverso le vie di Torino. Quello "scatolo" se non sbaglio era ubicato vicino alla terza colonna ed era fortemente arrugginito e storto. Sparì del tutto in occasione della riqualificazione della piazza con tinteggiatura delle pareti e rifacimento del manto a lastroni con la definitva eliminazione del doppio binario su via milano (credo '99/2000) e l'asportazione di conseguenza dei binari in curva che dirigevano verso palazzo di città. Bisognerebbe avere qualche foto della via.. A proposito di cose sparite per sempre segnalo la moltitudine di uffici legati al sistema giudiziario che sparsi su tutto il centro occupavano molteplici edifici. In via Garibaldi 19 angolo Via Milano al posto dell'odierno negozio Sephora vi era l'ufficio "Corpi di Reato" che era il luogo dove si andavano a ritirare gli oggetti ritrovati dopo i furti. Entrammo negli scantinati (che danno sotto via garibaldi) per revisionare l'impianto elettrico piuttosto fatiscente e lì si trovava di tutto.. Dai "pianali" audio delle vetture ai cric e ruote di scorta, incluse armi, fucili, mazze, piede di puorc usati per rapinare/scassinare. Ricordo con il sorriso quegli anni, un po' per la spensieratezza ormai scompara e un po' per l'affiatamento di squadra che avevo con i miei "apprendisti". Nell'ufficio corpi di reato che si estendeva praticamente sotto tutto l'angolo dell'isolato rifacemmo integralmente l'impianto dotandolo di nuova illuminazione. Avevamo raggiunto una tale unità di squadra che montammo i 110 moduli di "tondoluce Disano" (quei tubi modulari al neon a forma di wurstel appesi a soffitto) tirandoli su in serie di sei alla volta (circa 9mt di lunghezza) in sole tre persone ciascuno su una scala.... Stesso discorso per la Procura presso la Pretura, (piazza Palazzo di CIttà 7) pretura via corte d'appello 10 e tribunale (al 16) nei quali rifacemmo integralmente gli impianti trasformandoli da 220 trivase (125 tra fase e neutro) a 380v (220 tra F&N). Sparì tutto con la nascita della Cittadella Giudiziaria di Corso Vittorio, e lì mi venne il nervoso perchè gli impianti erano totalmente nuovi ed erano costati dei bei soldoni (ai contribuenti..). Un aneddoto ricordo con piacere (ma anche per l'enorme cazzietone del titolare della ditta..) fu quando rifacemmo il collegamento dell'ascensore della Pretura (via corte d'appello 10). Ordinai all'apprendista di portare l'ascensore al secondo piano (su tre) (o primo su due?) e di aspettare fintanto gli avessi tolto corrente. Dovevo scollegarlo dal 220 trifase e collegarlo sotto un auto-trasformatore che doveva essere alimentato sul primario dal 380 appena giunto e dare il 220 trifase all'ascensore (per non sostituire argano e motore). Dovendo fare una serie di ribaltamenti e non disponendo allora di un misuratore dei cicli di fase (rotazione angolare elettrica) avremmo provveduto a fare una chiamata di prova dell''ascensore per vedere se chiamandolo al PT sarebbe sceso o salito (e in quest'ultimo caso avremmo invertito le fasi elettriche). Riccardo (l'apprendista) era allora (come tutti noi) piuttosto attratto dalle avvocatesse ben vestite e talvolta molto provocanti e sfacciate e si allontanò dall'ascensore senza curarsi del fatto che qualcuno avrebbe potuto utilizzarlo prima che io gli togliessi tensione. Al momento della prova Ricky salì dagli scantinati (dove avemo i quadri elettrici e l'autotrasformatore) e chiamò l'ascensore. Il botto lo sentii persino io che ero due piani sotto terra... La cabina si trovava all'ultimo piano perchè qualcuno era salito prima che io lo disalimentassi e quando ridiedi corrente con la chiamata al PT l'ascensore partì verso l'alto perchè aveva fasi invertite. Ad argano fumante e Riccardo in panico tolsi tensione e andammo a verificare i danni. Il gruppo molle aggnaciato alla trave superiore della cabina aveva perforato la soletta e si era infilato nel vano dell'argano... Ciao. JO ![]() Last edited by Zio JO; November 8th, 2012 at 11:57 PM. |
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#6679 |
Registered User
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Un altra "chicca" che forse molti di voi non conoscono è questa.
E' noto che prima della Cittadella Giudiziaria tutti gli uffici fossero sparsi per il centro con migliaia di persone che si spostavano da uno all'altro creando un buon movimento di denaro (c'erano milioni di bar e barettini in ogni dove..). La Procura aveva sede in via Tasso 1 ed oggi (se nulla è cambiato) l'edificio è in disuso. La procura si estendeva in due edifici attigui: Via Tasso 1 e L'edificio di Via Milano 12 che erano due edifici distinti e separati ma erano stati uniti internamente per renderli comunicanti (ad esempio al terzo piano via Milano 12 c'era la Guardia di Finanza.. e vi si poteva accedere da Via Tasso..) Per tutta l'estensione dei due edifici vi è al di sotto un enorme scavo profondo una ventina di metri dentro il quale è stato ricavato credo l'unico parcheggio robotizzato torinese. La pianta dello scavo è di forma rettangolare e al suo interno sono state ricavate delle solette larghe poco più della lunghezza di una berlina media e lunghe quanto il lato più lungo dello scavo. Le solette sono due per lato una sopra l'altra (distanziate tra loro in altezza di circa 2,50mt) di fronte ad altre due nel lato opposto. Il marchignegno automatico si muove longitudinalmente come una sorta di "trabattello" da decoratore scorrendo su rotaie posizionate sul fondo dello scavo. All'interno della struttura vi è un ponte sollevatore che si sposta in altezza livellandosi alle solette e/o all'uscita del parcheggio sotterraneo che è in corrispondenza delle due saracinesche a serranda visibili in Via Tasso 1. Il robot detto "SILO" (credo dal nome del costruttore..) aveva poi dei bracci estendibili che uscendo frontalmente dal ponte sollevatore si infilavano dietro o davanti alle ruote della vettura (se da parcheggiare o da far uscire) e la spingevano o tiravano via dai parcheggi nelle solette (tipo il sistema di traino dei veicoli nei tunnel di lavaggio). Una mattina vedemmo uno strano formicolare dopo grida e corse di poliziotti (si presumeva un attentato..) e venimmo chiamati d'urgenza dagli uffici dei lavori pubblici di Via Vigone dai quali prendevamo gli incarichi (noi stavamo lavorando negli Uffici della segreteria del procuratore Maddalena). Ci venne ordinato di provvedere alla posa di illuminazione e impianto provvisiorio onde permettere lo svoglimento delle indagini in seguito ad un incidente al Silo. |
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#6680 |
Registered User
Join Date: Nov 2012
Posts: 65
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Tanta urgenza dettata dal fatto che era necessario ripristinare il funzionamento del robot per recuperare le vetture ancora chiuse nei sotterranei.
Noi lavorammo lì ancora un anno, e come al solito le cose vanno all'italiana. Per rimettere in servizio il Silo era necessario fare le manutenzione ordinarie e straordinarie oltre a riparare il danno alla catena.. Non se ne fece nulla.. |
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foto, torino |
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