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Old December 30th, 2017, 06:31 PM   #26881
Censin
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Dall'Archivio fotografico Valdese: il villaggio alpino realizzato al Valentino per l'esposizione del 1898

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Old December 30th, 2017, 10:12 PM   #26882
motori49
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Originally Posted by Censin View Post
All'epoca le auto erano in maggioranza proprietà di enti, società e istituti; o di garage e autonoleggi a disposizione, ovviamente, di chi le noleggiava. La motorizzazione di massa era ancora ben lontana!
Visto che si era parlato degli autocarri elettrici verdi del Comune di Torino: un numero della rivista inviata dall'Automobile Club di Torino ai soci nel 1967 ne parlava, dicendo che erano stati costruiti ed entrati in servizio nel 1914, e all'epoca un buon numero di esemplari risultavano ancora in servizio.
ma c'erano anche molti privati (naturalmente benestanti) che possedevano l'auto
la targa 63-743 era del cav Guido Rey abitante in via Cavour 35
grazie per avermi ricordato i camioncini elettrici, ricordo anche che nei mercati generali e sulla piazza Galimberti giravano dei curiosi carrelli elettrici rossi che trasportavano la frutta
anche quelli poi soppiantati da rumorosi e puzzolenti trattorini a gasolio
questo ricordo è perché durante le vacanze di scuola io come altri miei coetanei si andava a scaricare le cassette nei mercati generali per racimolare qualche soldo per (nel caso mio) comprarmi un motorino usato (un bellissimo ITOM sport)
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Old December 30th, 2017, 11:08 PM   #26883
leopoeto
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errata
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Old December 30th, 2017, 11:11 PM   #26884
leopoeto
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corrige

Last edited by leopoeto; December 30th, 2017 at 11:17 PM.
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Old December 30th, 2017, 11:17 PM   #26885
leopoeto
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Originally Posted by superciuck View Post
quindi lo stabile in fondo a destra sarebbe casa Fiorio?
No. Casa Florio è progettata nel 1902 secondo il Museo Torino.

http://www.museotorino.it/view/s/770...821a33a084dea8
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Old December 31st, 2017, 04:27 PM   #26886
Breus
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Originally Posted by nilton42 View Post
Sperando che Natale abbia addolcito l'ira funesta dei difensori ad oltranza della purezza ideologica del forum !!! Caro Turtu. Sono un estimatore del grande lavoro di ricerca che il forum (e tu per primo) svolge. Come gia' detto in un post precedente auspico vivamente che il patrimonio del forum (sia in fotografie che testi) possa essere (superando i vari problemi) tradotto in libro al fine di aumentarne la fruibilita' . Per il vero penso, di contro, che una foto sia TESTIMONIANZA di un qualcosa ACCADUTO. Possono essere eventi minimali e personali, ma soprattutto pubblici ed epocali. Una foto a volte si commenta da sola. Altre volte basta un titolino. Viceversa ci sono foto che assolutamente necessitano di un contesto o di una esplicazione.
1) Torino bombardata e' proprio "Torino sparita". Il tuo rimbrotto sfiora pericolosamente teorie negazioniste che non credo rientrino nel tuo pensiero. Non fu un destino cinico e baro e neanche le case si autobombardarono da sole per procurare materiale fotografico.
2) Dietro la facciata della vecchia Camera del lavoro (normalissima architettura ottocentesca) c'e' la storia del movimento operaio torinese ben piu' importante. Ti sembra poco ??? Potrebbe esserci ancora qualche vecchio torinese che ebbe la ventura di entrarvi. Superando il fuori tema si potrebbe relazionare come il sindacato sia andato avanti dopo la demolizione.
3) Nel pregresso mi sembra di ricordare un riferimento (forse due) a piazza 18 dicembre 1922 ed alla lapide ivi collocata a ricordo della data. Fuori tema perche' fortunatamente ancora in essere. Dietro c'e' la vicenda dell'eccidio che tutti i forumer conoscono. Pleonastico riprenderla. Pero' come in tutte le storie c'e' sempre un segmento sconosciuto Si tratta di chi puo' essere considerato l'ultima vittima: il tramviere Francesco Prato oggetto dell'agguato iniziale da cui scaturi' tutta la vicenda. Scampato alla carneficina fu fatto espatriare in Russia dove mori' probabilmente in un gulag. Potrebbe interessare qualcuno almeno dal lato umano.
4) Per finire un capitoletto allegro. Ho rivisto dall'alto il fu campo Maroso Sicuramente qualche ex ragazzino di circa cinquant'anni fa lo vedeva regolarmente e direttamente da terra causa ruzzoloni e capitomboli. Potrebbe uscirne uno spassoso raccontino di nefandezze calcistiche giovanili. Perche' sarebbe fuori tema anche se originato da un manufatto scomparso ???

Una maggior estensione delle tematiche nel senso sopra esemplificato ed una maggior tolleranza, aumenterebbero sicuramente i frequentatori del sito e di conseguenza gli estimatori del tuo encomiabile lavoro.
Comunque le regole sono fatte per essere rispettate anche se restrittive e liberticide. In ogni caso, come si diceva una volta, vedete un po' voi.
Bene, adesso abbiamo anche il Commissario politico, ci mancava.....
__________________
Auguro ai miei nemici di poter essere un giorno la loro sola speranza di salvezza.

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Old December 31st, 2017, 05:36 PM   #26887
Censin
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Riguardo la polemica su Toju cit (come sempre venne chiamato dai nostri padri e nonni Vittorio Emanuele III): se, invece che nel monregalese santuario di Vicoforte, fosse stato sepolto nella torinese Basilica di Superga (dove peraltro molti della famiglia sabauda riposano), il giudizio sarebbe stato diverso?
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Old December 31st, 2017, 05:57 PM   #26888
Censin
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Originally Posted by motori49 View Post
ma c'erano anche molti privati (naturalmente benestanti) che possedevano l'auto
la targa 63-743 era del cav Guido Rey abitante in via Cavour 35
Si, certamente, d'altra parte Torino è o no sempre stata la città dell'auto (in tutti i sensi)? Le auto di allora, però, oltre che essere costose e fuori della portata delle classi popolari, erano anche di difficile manutenzione e guida (si pensi solo all'avviamento a manovella, col pericoloso rischio di frattura del polso per il contraccolpo all'avviamento); per cui, chi l'acquistava o era un appassionato entusiasta della "novità", o,assieme all'acquisto del veicolo, assumeva pure uno chauffeur che si faceva carico della guida e manutenzione (si chiamasse o no Battista....).
Esistevano anche le autopubbliche, come erano chiamati allora i taxi, guardati però con una certa diffidenza dall'utenza; tanto che praticavano tariffe inferiori ai vetturini a cavallo, proprio per invogliare al loro uso.
Riguardo al cav. Guido Rey: oltre all'abitazione di via Cavour 35, aveva a disposizione la bella villa in collina tuttora esistente (in uso all'Associazione Campeggiatori, con tanto di campeggio nel parco).
Dimenticavo: Auguri di Buon Anno a tutti!

Last edited by Censin; December 31st, 2017 at 06:11 PM.
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Old December 31st, 2017, 06:36 PM   #26889
Censin
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Ancora dall'Archivio Valdese: l'esposizione del 1898 (interessante perchè mostra il punto in cui era ancorato il pallone frenato)

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Old Yesterday, 11:32 AM   #26890
giuseppe tubi
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Originally Posted by Censin View Post
Si, certamente, d'altra parte Torino è o no sempre stata la città dell'auto (in tutti i sensi)? Le auto di allora, però, oltre che essere costose e fuori della portata delle classi popolari, erano anche di difficile manutenzione e guida (si pensi solo all'avviamento a manovella, col pericoloso rischio di frattura del polso per il contraccolpo all'avviamento); per cui, chi l'acquistava o era un appassionato entusiasta della "novità", o,assieme all'acquisto del veicolo, assumeva pure uno chauffeur che si faceva carico della guida e manutenzione (si chiamasse o no Battista....).
Esistevano anche le autopubbliche, come erano chiamati allora i taxi, guardati però con una certa diffidenza dall'utenza; tanto che praticavano tariffe inferiori ai vetturini a cavallo, proprio per invogliare al loro uso.
Riguardo al cav. Guido Rey: oltre all'abitazione di via Cavour 35, aveva a disposizione la bella villa in collina tuttora esistente (in uso all'Associazione Campeggiatori, con tanto di campeggio nel parco).
Dimenticavo: Auguri di Buon Anno a tutti!
Penso che l'innesto della manovella fosse studiato per agire solo in un senso, non per spaccare le braccia all'operatore. La mia prima macchina, una Peugeot 404, come altre vetture francesi e come, mi pare, certi vecchi fuoristrada, l'aveva.
Come manovella si usava il girabarchino che serviva anche per svitare i bulloni delle ruote e azionare il cric. Ma l'innesto era fatto a piano inclinato, in modo che appena l'albero cominciava a girare la manovella venisse buttata fuori.
Personalmente però ad avviare un 1600 a manovella non ci ho mai provato...
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Old Yesterday, 03:17 PM   #26891
ace of spades
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Penso che l'innesto della manovella fosse studiato per agire solo in un senso, non per spaccare le braccia all'operatore. La mia prima macchina, una Peugeot 404, come altre vetture francesi e come, mi pare, certi vecchi fuoristrada, l'aveva.
Come manovella si usava il girabarchino che serviva anche per svitare i bulloni delle ruote e azionare il cric. Ma l'innesto era fatto a piano inclinato, in modo che appena l'albero cominciava a girare la manovella venisse buttata fuori.
Personalmente però ad avviare un 1600 a manovella non ci ho mai provato...
la 2cv ha avuto l'avviamento a manovella fino alla fine della sua produzione anni'90
__________________
http://killerinthesun.blogspot.it/

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Old Yesterday, 06:00 PM   #26892
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Originally Posted by giuseppe tubi View Post
Penso che l'innesto della manovella fosse studiato per agire solo in un senso, non per spaccare le braccia all'operatore. La mia prima macchina, una Peugeot 404, come altre vetture francesi e come, mi pare, certi vecchi fuoristrada, l'aveva.
Come manovella si usava il girabarchino che serviva anche per svitare i bulloni delle ruote e azionare il cric. Ma l'innesto era fatto a piano inclinato, in modo che appena l'albero cominciava a girare la manovella venisse buttata fuori.
Personalmente però ad avviare un 1600 a manovella non ci ho mai provato...
Fatto sta che, finchè fu in uso l'avviamento a manovella, la frattura dell'ulna (l'osso del polso) era diventato un classico infortunio professionale degli autisti.
Per quanto riguarda la manovella come strumento di emergenza per l'avviamento dei motori odierni, già mezzo secolo fa L'Automobile, rivista dei soci ACI, faceva presente che il rapporto di compressione dei motori attuali è ben maggiore di quello delle auto di inizio 900, per cui un eventuale avviamento a mano risulterebbe estremamente difficoltoso e faticoso, se non impossibile.
Ma quello dell'avviamento non era il solo problema delle auto di un secolo fa: vi erano anche quello dello sterzo, molto "diretto" col rischio di sbandamenti, e dei freni, tutt'altro che efficienti e sicuri, specie nelle discese; tanto che, finchè la maggior parte delle strade fu in terra battuta, non pochi solevano portarsi dietro una sorta di "àncora" da gettare "arando" il terreno, nella speranza di rallentare il mezzo efficacemente nelle forti discese. E i problemi non finivano qui.....
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Old Yesterday, 06:22 PM   #26893
giuseppe tubi
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Originally Posted by ace of spades View Post
la 2cv ha avuto l'avviamento a manovella fino alla fine della sua produzione anni'90
Anche la Citroen DS, Renault 4, Land Rover Defender...
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Old Yesterday, 06:23 PM   #26894
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A proposito di benestanti: L'almanacco piemontese "La memoria del temp" di questo mese parla di un certo barone torinese Abramo Franchetti (1803 - 1887), divenuto famoso per le sue stravaganze ed eccentricità piuttosto dispendiose: ad esempio, quando d'estate viveva nella sua villa di San Mauro (in via Montenero), tutte le mattine mandava a Torino un calesse con tre cavalli bianchi ad acquistare una copia della Gazzetta Piemontese(l'antenata de "La Stampa") in vendita già dalle 4 del mattino in piazza Castello. Inoltre, non usava più di una volta le stesse stoviglie e tovaglie: dopo ogni pasto, tutto veniva gettato nell'immondizia. Come detto nella postilla dell'Almanacco, per tutti i torinesi divenne emblema di persona sprecona e scialacquatrice.
Qualcuno ha altri ragguagli su questo personaggio del passato subalpino?
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Old Yesterday, 07:01 PM   #26895
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Ancora dall'Archivio fotografico Valdese: la stazione di Porta Susa nel 1896



si vede la stazione ancora allo stato d'origine, col "portico delle carrozze" aperto sul davanti; portico che venne chiuso nel 1906 con le vetrate, come è tuttora.
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Old Yesterday, 07:09 PM   #26896
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Stessa fonte: 1899, gita al colle della Maddalena



anche questa foto ci mostra come era la sommità del colle prima della realizzazione, nel 1928, del Parco della rimembranza, colla posa del Faro della Vittoria: una "schiena d'asino" brulla e spoglia.
Particolare che mio padre confermò più volte in visita al Parco, ricordando come questo fu costituito ad hoc, con piantamento di essenze anche rare e pregiate.
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Old Yesterday, 07:17 PM   #26897
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Stessa fonte: esposizione del 1928 al Valentino: padiglione Roma

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Old Yesterday, 07:23 PM   #26898
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Stessa fonte: sempre Esposizione del 1928 al Valentino: piante ritagliate a forma di aeroplano

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Old Yesterday, 07:29 PM   #26899
Censin
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Stessa fonte: sempre Espo del 1928: il villaggio coloniale africano, ricostruito al Pilonetto (sullo sfondo si intravede il Ponte Isabella)

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Old Yesterday, 07:33 PM   #26900
Censin
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Stessa fonte: sempre Espo 1928: al villaggio coloniale, danza degli africani

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