Riobasco

Io mi sono sempre chiesto per quale motivo non fu mantenuto (almeno sino a piazza Massaua) il binario della tranvia CTTR, utilizzandolo per il vecchio tram 6 (poi 1 dal 1982) in direzione Rivoli, evitando così i due binari affiancati sull'altro controviale...

Censin

Binari affiancati ve ne sono tuttora, specie sul percorso del 16, come corso Massimo, corso Cairoli, corso San Maurizio; mentre lungo corso Unione Sovietica, da corso Sommeiller a piazza Caio Mario, quelli del 4 sono pure affiancati, ma divisi dall'alberata.
Probabilmente il motivo della mancata divaricazione su corso Francia fu dovuto alle diverse amministrazioni che gestivano i servizi tranviari, il CTREA per la linea di Rivoli e l'Atm per il 6.
Queste considerazioni mi offrono il "destro" per parlare del tentativo di riportare i binari a Rivoli negli anni 80, col progetto della "metropolitana leggera" della giunta Novelli (e concretamente dell'assessore Rolando):
Delle cinque linee progettate di metro leggero, la prima, numero 1, doveva andare da piazza Bengasi fino a Rivoli, sfruttando da piazza Bengasi a piazza Massaua i binari già esistenti, in particolare su corso Francia quelli affiancati dell'ex linea 6 fino appunto a piazza Massaua; da lì, dovevano essere posati i due binari al centro della carreggiata di corso Francia, così come vediamo ora quelli del 4 in corso Giulio Cesare e nell'ultimo tratto di corso Unione Sovietica, arrivando fino a Rivoli al capolinea dell'attuale 36; la linea doveva essere quasi tutta a cielo aperto in superficie, correndo interrata in tunnel solo tra largo Marconi e corso Galileo Ferraris; dovevano percorrerla i famosi jumbotram serie 7000, di cui il prototipo, uscito nel 1982 dalla Fiat Ferroviaria (attuale Alstom) di Savigliano già riportava sul frontale l'indicazione RIVOLI come capolinea, come dimostra la foto seguente



come sia andata a finire lo sappiamo bene: immediatamente vi fu una levata di scudi da parte di tutti i residenti sul percorso, all'insegna dello slogan "vogliono far passare un treno in corso Vittorio!"(le 7000 erano previste accoppiabili fino a tre, a formare un convoglio di tipo ibrido tram-ferroviario), il progetto venne di fatto insabbiato; nel 1982 venne in effetti istituita la linea 1 di ML, però solo sul tratto già provvisto di binari da piazza Bengasi a via Fidia, linea gestita finchè durò (inizio dei lavori della metro attuale) con i "vecchi" tram serie 2800 e qualche 3000 di rinforzo. Infine, a fine anni 80, con la giunta Cardetti, l'abbandono definitivo del progetto, sostituito da quello del metro tutto sotterraneo sistema VAL (quello attuale), previsto però lungo corso Francia solo fino a Cascine Vica (chissà perchè, gli abitanti di Rivoli centro forse sono figli di un dio minore...).

Censin

Si, li ricordo molto bene; a inizio anni 60, andando a scuola alla media "Manzoni", li vedevo sempre entrare e uscire dalla rimessa comunale allora esistente in via Michelangelo angolo via Ormea (soppressa e abbattuta a fine anni 60; al suo posto ora sorge un condominio).
Ve ne erano con autobotti e gli "innaffiatoi" per la lavatura e pulizia strade, altri usati come normali autocarri da trasporto; caratteristiche le scintille che uscivano dal disotto, durante la marcia.

Z.G

Non era il CTREA = Consorzio Torino Rivoli Esercizi AUTOFILOVIARI ....

Censin

Della società STAE di auto elettriche avevo già parlato lo scorso anno, in occasione del Salone dell'Auto lungo i viali del Valentino, quando una vettura di quella casa, ospitata al Museo dell'Auto, era uscita dal museo ed esposta al Salone.

Censin

Era sempre lui, aveva solo cambiato leggermente sigla con l'entrata in funzione della filovia e l'istituzione di linee di autobus complementari.

Censin

Il Moschino era l'ultimo superstite dei vari insediamenti esistenti nei secoli lungo il fiume, fondati e abitati da chi del fiume e sul fiume viveva (pescatori, barcaioli, sabbionari, ecc.); nelle foto, oltre ai soliti panni stesi ad asciugare, pare di vedere anche barche tirate a riva sulla spiaggetta.....
Visto così nelle foto, poteva anche sembrare un borgo pittoresco, simile ad esempio ai borghi lacustri del Lago Maggiore o di altri luoghi simili; che poi fosse, o fosse diventato, ricettacolo di malavitosi e luogo di attività illecite, dove nemmeno la polizia osava entrare....Del resto, all'epoca, il dirimpettaio Borgo Po pare non avesse miglior fama.....

Z.G

La sigla corretta all'epoca era CTTR = Consorzio Tramvia Torino Rivoli

Riobasco

Ho corretto la sigla, per evitare di essere "bacchettato"

Modestino Balabam

Giusto quelle più belle secondo me:

Scuola Silvio Pellico

__________________

Modestino Balabam

Qui parliamo proprio di Torino Sparita.
Scuole elementari di Mirafiori poi Ada Negri.



Site nell'isolato dirimpettaio a quello della famosa osteria della Giraffa di borgo Mirafiori, vennero in tempi successivi innalzate di un piano.

Come si può vedere nell'estrema destra i due isolati non erano allineati con il nuovo controviale del fu corso Stupinigi e anche per quello furono demoliti.



La scuola resistette fino agli anni '80.

__________________

Censin

Stavolta gioco in casa, è stata la "mia" scuola elementare!
Sulla destra della foto, verso via Madama, si vede il basso fabbricato della palestra maschile, demolito negli anni 80 per costruire l'ala nuova della scuola con una nuova palestra;



La palestra femminile è tuttora esistente come basso fabbricato, dalla parte opposta verso via Saluzzo.
Infatti, ancora ai tempi in cui la frequentai (1954 - 1959), le classi erano rigorosamente divise in maschili e femminili (mi pare vi fosse una sola classe mista, peraltro mal tenuta in considerazione...); anche gli ingressi e le uscite erano rigorosamente divisi: per i maschietti, il cancello carraio su corso Dante visibile anche nella foto, per le femmine il portone su via Saluzzo non visibile nella foto; il portone su via Madama, che si vede in foto, non era abilitato all'ingresso e all'uscita delle classi, riservato unicamente al personale o ai genitori o a chi comunque doveva accedere agli uffici (direzione e segreteria).
Da ricordare ancora che la scuola scampò quasi miracolosamente alla distruzione bellica: nel 1942, durante un'incursione, una bomba sfondò il soffitto e due piani, per fermarsi, inesplosa, nella pedana della cattedra, in un'aula del primo piano; disinnescata subito dopo dagli artificieri, senza che provocasse altri danni.
Curioso il binario che si vede passare su corso Dante, che non sembra tranviario (a gola), ma bensì ferroviario di raccordo; probabilmente serviva di raccordo per gli stabilimenti Fiat di corso Dante, e venne probabilmente rimosso quando vi cessò l'attività produttiva per il trasferimento al Lingotto. Infatti, non l'ho mai visto....

Oscaruzzo

Anche questa 100% sparita: la Torquato Tasso, in via XX Settembre angolo via della Basilica. http://www.museotorino.it/view/s/e12...4de6c2f03f188a

Censin

Infatti, me la ricordo ancora quando passavo in quel tratto di corso Unione Sovietica, proprio perchè sporgente sulla strada.

Modestino Balabam

Vero.
Costruita a fine Ottocento, a seguito della campagna di demolizioni di epoca umbertina che mutarono il volto dell'area Palatina, non ebbe vita lunga.
Infatti, come scritto sulla pagina di museo torino, fu colpita dal disastroso bombardamento del 13 luglio 1943 che non risparmiò altri celebri edifici come la casa del Pingone (i segni sono ancora visibili oggi, infatti manca parte del loggiato).
Fu demolita nel dopoguerra.

La struttura più antica di tutte fu quella che ne uscì intatta: la porta Palatina.

Parellik

Viadiamo chi indovina la via ....siamo nel 1960

Censin

quando si dice gli antichi Romani: le cose evidentemente le sapevano costruire!

Censin

Di solito sono restio a pubblicare foto personali, per tanti motivi; visto però che si parla della "Silvio Pellico", faccio un'eccezione: ecco il sottoscritto, fotografato il primo giorno di scuola, 1/10/1954, di fianco al cancello di ingresso maschile di corso Dante



notare, sul muro alle spalle, il manifesto comunale della "Lotta contro le mosche"; all'epoca, in cui frigoriferi e climatizzatori erano allo stato embrionale o non ancora nati, una vera ossessione nel periodo estivo...

Censin

Ancora riguardo alla foto della "Silvio Pellico" (che dovrebbe risalire ai primi due decenni del 900): su via Madama Cristina si vede in transito un tram della linea della Belga "Porta Palazzo - Barriera di Nizza"; alla fusione con la rete Atm, nel 1923, i binari su via Madama vennero "ereditati" dal 7, cui nel 1953 si aggiunse la nuova linea 1 dalla Fiat Mirafiori al Cimitero Generale; soppresso nel 1966 il 7, al suo posto, solo in direzione Nord, arrivò il 15; infine nel 1982, scomparsi sia l'1 che il 15, vi passò la nuova linea 18, che ormai da una decina d'anni o più, causa i cantieri della metro, è gestita con autobus.

turtu63

ne hai già pubblicate una decina(male non fanno),meno male che sei restio

__________________