Breus

Certo che il materiale pareva davvero vetusto, anche con gli occhi del tempo!

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Auguro ai miei nemici di poter essere un giorno la loro sola speranza di salvezza.

turtu63

ho afferrato;mi riferivo alla linea di filobus 54 ;ho interpretato male

turtu63

daniele cordone -via reggio

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turtu63

case municipali di lucento

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Censin

Quello del convoglio in transito era ancora quello entrato in servizio nel 1914 - 1915, quando era stata inaugurata la nuova tranvia elettrica al posto della precedente ferrovia a scartamento ridotto.
L'unico materiale rotabile recente della linea di Rivoli erano le quattro "littorine" entrate in servizio nel 1937, di costruzione Fiat con equipaggiamento elettrico Savigliano,





usate in parte come motrici per trainare le vecchie rimorchiate, in parte per formare, accoppiate due a due, convogli "celeri" con le sole fermate intermedie di Pozzo Strada, Regina Margherita e Cascine Vica. (le due littorine accoppiate erano alimentate dalla sola asta posteriore della littorina di coda, grazie a un "ponte" che collegava le altre due aste anteriori tenute abbassate).
Come già detto in passato, alla cessazione del servizio viaggiatori nel 1955, le littorine, unico materiale ancora recente e funzionante, vennero inviate a Napoli, in servizio sulla Ferrovia Cumana e Circumflegrea (sostituendo le due aste con pantografo); il rimanente materiale rotabile, ormai obsoleto, venne inviato in demolizione.

Censin

Ultimamente (così come la conobbi nel 1969, quando me ne servivo per andare al lavoro), il capolinea della filovia era ad anello, con percorso (giungendo da Rivoli) via Beaumont - via Piffetti - via Matteucci -terminal sotto il grattacielo.
Il capolinea non era per la verità molto felice, specie per la svolta abbastanza stretta da via Beaumont in via Piffetti (teatro negli anni 60 di un grave incidente, con l'investimento mortale, da parte di un filobus in svolta, di una ragazzina ipovedente) e anche da via Piffetti in via Matteucci.

Z.G

Qualche osservazione per Censin

1) il capolinea di Torino della filovia è sempre stato raggiunto con la svolta a sinistra da c. Francia in v. Principi d'Acaja. V. Beaumont è stata usata solo in attesa della costruzione della stazione come percorso per ritornare su c. Francia.

2) il materiale della tramvia elettrica era stato incrementato con vagoni acquistati anche alla ATM di Milano e quello visibile in coda al convoglio in p. Rivoli è proprio uno di quelli perchè senza il lucernario che caratterizzava tutti i rotabili Diatto delle origini. Queste vetture erano della stessa serie di quella recuperata da ATTS
http://www.atts.to.it/it/veicoli/tram-restauro/1496

3) le "littorine" erano 4, ma solo 2 FIAT con parti elettriche SNOS e altre 2 SNOS con parti elettriche recuperate da due motrici DIATTO.

Così ho anticipato notizie delle ricerche che sto completando ....

Breus

Già, non solo la stranezza delle “littorie” elettriche, ma per giunta con presa di corrente ad asta!

Inoltre la fotografia mostra una linea a binario unico, dal che si deduce che il potenziamento della ferrovia, in luogo della trasformazione in filovia, avrebbe comportato una sensibile, ed impensabile al tempo, riduzione della larghezza del sedime di c.so Francia.

Mandare sottoterra l’erede della vecchia “Colli” era troppo anche per le Amministrazioni torinesi, che pure allora non mancavano di immaginazione e larghezza di vedute progettuali. Mi chiedo comunque se fu, almeno ipoteticamente, considerato L’ ammodernamento della tranvia e stilati dei progetti in merito....

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Auguro ai miei nemici di poter essere un giorno la loro sola speranza di salvezza.

Modestino Balabam

Villino Antonietta,via Luigi Gatti

Modestino Balabam

Ne approfitto per farvi i miei migliori AUGURI!

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Danilo Tancredi

Anno 1960 ca - Via Cavagnolo all'incrocio con corso Giulio Cesare - Una ventina d'anni dopo, lì a sinistra sorgeranno le "Torri Di Vittorio" -

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turtu63

il moschino,ritaglio di foto di Giorgio Sommer,tratta da http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv....r=torino.zoom

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Marmox

Qui assemblata in dimensione originale:
https://imageshack.com/a/img922/4471/QvBbES.jpg

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Censin

Infatti, la svolta era in via Principi d'Acaja e non in via Beaumont; mi correggo!
Rimaneva comunque il problema della ristrettezza delle strade, con relativi inconvenienti per la svolta dei filobus articolati; d'altra parte, tale percorso venne mantenuto dall'Atm anche dopo lo scioglimento del CTREA e l'acquisizione del collegamento con Rivoli, con il bus 36 pure snodato, almeno all'inizio, visto che poi il capolinea del 36 venne portato in piazza Statuto, fino a che, in tempi recenti, è stato "decentrato" in piazza Massaua.
Il "terminal" sotto il grattacielo esiste tuttora, inutilizzato; rimangono, come vestigia, gli agganci dei bifilari filoviari al soffitto.



Da rilevare anche come, sempre nel 1937, venne messo in servizio un locomotore, che vediamo in foto



tale locomotore era stato destinato al traino di convogli merci (come si vede dalla foto), ma, specie nel dopoguerra, forse per mancanza di motrici efficienti, venne utilizzato anche per quello di treni viaggiatori, con le vetture già viste.

Censin

In effetti, nel dopoguerra (1949, se non vado errando) era stato stilato un progetto di riordino e potenziamento di tutte le tranvie intercomunali in partenza da Torino, che per la linea di Rivoli prevedeva addirittura il prolungamento fino a Rosta! Progetto che, per tutte le linee, rimase sulla carta....
Per quanto riguarda in particolare la linea di Rivoli, a decretarne la fine, almeno per il servizio passeggeri, più che la presunta pericolosità fu l'incremento del traffico, dovuto al fatto che tutta la zona attorno a corso Francia divenne ormai del tutto urbanizzata, con l'insediamento di industrie anche di medie dimensioni , che rese del tutto insufficiente la linea ferrata, a un solo binario con non molti raddoppi d'incrocio.
Vista anche la pratica impossibilità di procedere a un raddoppio del binario, data la presenza dell'attiguo corso, nel 1954 il consorzio CTREA addivenne all'idea di passare il traffico passeggeri su gomma, realizzando sul corso una filovia (profittando di un contributo statale per la costruzione di linee filoviarie, di cui aveva già, tra l'altro, beneficiato la ditta Vigo per la realizzazione della linea Torino - Chieri), progetto attuato nel 1955. Inizialmente, si pensava di mantenere la linea ferrata per il redditizio traffico merci di raccordo con le FS, ma l'incremento esponenziale della motorizzazione rese insufficiente il vecchio corso Francia, per cui nel 1956 se ne decise la definitiva soppressione. E la sede del binario divenne la seconda carreggiata del corso...

Z.G

Altra correzione: i filobus vennero sostituiti da vetture FIAT 421 della serie 4700-4750 arrivate nuove a Regina Margherita.
Quando queste vennero tolte la linea venne gestita con gli INBUS della serie 900 e il capolinea venne portato in p. Statuto a fianco del monumento ai Caduti del Frejus.
Il percorso del capolinea vecchio venne fatto oltre che dai filobus articolati anche dagli autotreni CTREA FIAT 418 Viberti con numerazione 150 e seguenti.
Consiglio una sfogliata del mio libro ....

Censin

Si vede sullo sfondo una vettura delle tranvie per Moncalieri o per Gassino, in sosta. Siamo ovviamente prima del 1927, quando i capilinea di entrambe le linee vennero spostati (alla Gran Madre quello della linea di Moncalieri, in corso Regina quello di Gassino).

motori49

non c'era ancora il blocco delle auto

motori49

mi ricordo anche che in cittÃ* negli anni 50 inizio 60giravano dei curiosi camioncini verdi a batteria e credo fossero del comune , servivano per pulizia strade , innaffiamento strade

turtu63

19 scuole primarie fotografate nell'800.da ingrandire;spettacolari https://bibliotheques-specialisees.p...otographies%22

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