archicharles

Bravo! E benvenuto

Modestino Balabam

Altra chicca dalla pagina FB Archivio Storico della Città di Torino:

Corso Sebastopoli, verso le Casermette (10 agosto 1963).

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Modestino Balabam

Il cantiere dell'Ala Nuova fu inaugurato nel 1899.
Forse ci ha vissuto.

Censin

Dall'Almanacco Piemontese: a fine 800, rifornimento di una rivendita - mescita di vino col carro dei "brentatori"

Censin

Notare come tutti i complessi industriali nati tra gli anni 20 e 30 si ispirassero in qualche modo al Lingotto (anche se in questo caso non si è preteso di trasformare la vecchia struttura, non più produttiva, in centro fiere ed espositivo...).
Si vedono ancora su corso Vercelli i binari del tram 15, che fino al 1966 percorreva il corso fino a via Desana, da quell'anno spostato su corso Giulio Cesare fino al capolinea in comune col 10 in via Lauro Rossi; la foto dovrebbe quindi essere precedente a quell'anno.

HoldFast

Buona domenica a tutti!

Vi scrivo per una piccola informazione: qualcuno di voi sa quali tram e/o mezzi su ruote aveva l'ATM nel 1926? Sto preparando su un documentario riguardante lo stadio di Corso Marsiglia e avevo bisogno di queste informazioni.

Vi ringrazio e, con l'occasione, vista la lunga assenza, vi saluto tutti!

Censin

Per quel che mi risulta, l'Atm nel 1926 disponeva solo di vetture tranviarie a due assi bidirezionali, in parte ereditate dalla Belga dopo l'incorporamento del 1923: le motrici erano in numero limitato, mentre vi erano ancora molti rimorchi, alcuni ancora "giardiniere", cioè aperti senza vetri e con tendoni, di uso limitato alla stagione estiva; tutti i mezzi non avevano porte esterne.
Nel 1929, arrivarono le prime vetture motrici ancora a due assi ma unidirezionali, con porte pneumatiche e senza possibilità di agganciare rimorchi (serie 2000); le prime vetture a carrelli, simili a quelle già in servizio a Milano (serie 2500) arrivarono nel 1932.
I primi autobus Atm (Lancia Eptaiota) arrivarono nel 1928, usati solo su collegamenti secondari e periferici, ma le vicende politiche ed economiche successive (autarchia) ne imposero presto la cessazione; tornarono in grande stile solo nel dopoguerra, dal 1950 in poi.

Censin

Anche questa è Torino scomparsa: la funicolare che, fino al 1940, da corso Moncalieri saliva al Monte dei Cappuccini, andata distrutta per le vicende belliche e non più ricostruita nel dopoguerra, completamente smantellata

HoldFast

Grazie Censin,

Nel frattempo ho fatto una breve ricerca: in particolare doveva trattarsi della linea 9 (Barriera di Lanzo - Barriera di Orbassano, ex linea A) realizzata nel '24 e dismessa nel '30.

Censin

Per completare, ecco diverse foto di tram degli anni 20:
Motrice



altra motrice



e un convoglio di motrice + rimorchio



interni di vetture motrici e rimorchiate





e due foto di rimorchi giardinere (la seconda fatta in deposito, senza i tendoni)





alcune precisazioni sugli interni:
1) il bigliettaio non aveva posto fisso; si spostava su e giù per la vettura, col borsone a tracolla, così come avviene ancora oggi su alcune corriere interurbane (dove vi è ancora il bigliettaio, sempre più spesso anche lì i biglietti si comprano a terra o li fa il guidatore); il posto fisso, secondo lo schema Peter Witt, arrivò solo con le vetture serie 2000 e seguenti;
2) i convogli di motrice + rimorchio avevano due bigliettai, uno per ogni vettura; quello del rimorchio aveva anche il compito di segnalare al manovratore, con apposita suoneria, la possibilità di partire dopo che tutti i passeggeri erano saliti o scesi.
Da rilevare ancora che proprio nel 1926, all'inizio di maggio, vi fu il "cambio di mano" da sinistra a destra nella circolazione, compresi i tram; il che comportò modifiche nel tracciato dei binari e degli scambi, non nelle vetture che erano bidirezionali e senza porte esterne (le aperture laterali erano libere dalla parte in cui scendere o salire, bloccate con cancelletti dalla parte opposta).
Per quanto riguarda la linea 9, la Carta Paravia del 1937 segna ancora una linea 9 , che da largo Orbassano percorreva corso Marsiglia, lungo la ferrovia (attuale corso Adriatico), passava davanti allo stadio della Juve, poi per corso Racconigi andava a far capolinea in piazza Marmolada; ripartendo poi, dopo la sosta di capolinea, lungo corso Parigi (attuale Rosselli); vi era inoltre una linea 9 sbarrato, che raggiungeva il nuovo Stadio Mussolini (poi Comunale e ora Olimpico) con capolinea in corso Sebastopoli ang. corso IV Novembre; probabilmente, quando lo stadio Juve cessò di funzionare, venne soppresso il tratto che lo raggiungeva, e lo sbarrato diventò normale (come è rimasto fino alla riforma del 1982). Nel 1926, però, lo stadio Mussolini ancora non esisteva, e quello della Juve era in piena attività!

turtu63

già pubblicata,tentativo di ingrandimento, viale del valentino.cliccare sulla foto
invia immagini

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archicharles

All'epoca andavano molto di moda le foto dall'alto; ho visto anche diverse cartoline di paesini poco significativi ripresi dall'alto negli stessi anni (grazie a palloni frenati o altre "macchine moderne"); adesso che abbiamo tutti la "nàta" dei droni bisognerebbe proporre un aggiornamento delle riprese, così i forumer tra 100 anni potrebbero trovare pane per i loro denti

P.S.: che bello che era l'asse alberato Valentino-San Salvario senza niente (o quasi) attorno

Oscaruzzo

Su questo sito http://salviamocorsomarconi.altervista.org/ ce l'hanno in risoluzione ancora più alta (2884x855), forse con un contrasto un po' minore. Ne metto una copia su imgur (cliccare per ingrandire) a futura memoria.



Edit: qui un tentativo di metterci un po' di contrasto (anzi parecchio, al punto che snatura un po' l'immagine - e comunque sul lato destro non si può fare molto - ma rende visibili alcuni particolari altrimenti troppo sbiaditi)

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Censin

Dovrebbe essere scattata negli anni 60 o 70 dell'800! A Sud di corso Valentino è ancora pressochè tutto da costruire: si vedono solo alcuni fabbricati rurali (cascina?) Non vi è ancora traccia nemmeno dell'edificio scolastico oggi delle scuole Raineri e Manzoni...

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Icopix

Palazzo Richelmy, questa volta ripreso da un'angolazione insolita.....

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archicharles

Già, anche l'ampliamento del castello verso il Po non esisteva ancora; ingrandendo la foto sembra di vedere i lavori in corso per la costruzione delle terrazze di prolungamento verso l'attuale corso Massimo, che la cronologia ufficiale del castello ascrive agli anni 1862-1866

HoldFast

Esattamente! In occasione della partita con il Bologna, nel '26, organizzarono tre partenze speciali delle linee 9 e 10 da Piazza Solferino, Piazza Castello e Porta Susa per portare la gente allo stadio. Ho preso la notizia dall'archivio "La Stampa" e trattandosi di un documentario sullo stadio di Corso Marsiglia, ho pensato di inserire questo dettaglio proprio perché utile a contestualizzare il luogo e la risonanza che aveva all'epoca.

Intanto grazie mille per le foto e per la qualità!
Le inserirò a breve nel montaggio.

Censin

Del percorso del 9 si è detto; il 10 nel 1926 arrivava fino a corso Parigi, all'altezza dell'attuale largo Orbassano, che ancora non esisteva, dal momento che ancora la ferrovia era a raso e tagliava tutti i corsi, colla diramazione delle linee per Milano e Modane, e si fermava ovviamente prima dei passaggi a livello, non potendo incrociare a raso la ferrovia anche per via delle diverse linee aeree. Evidentemente chi andava allo stadio Juve col 10 arrivava fin lì, poi proseguiva a piedi..
Solo col passante ferroviario abbassato, alla fine del 1929 fu possibile prolungare il 9 come si è già detto e il 10 oltre la ferrovia fino a corso Sebastopoli; il successivo prolungamento alla Fiat Mirafiori risale al 1950,
Comunque, una considerazione...potenza del forum! L'altro ieri, passando col 66 per piazza Marmolada, non ho potuto fare a meno di guardare in direzione del vecchio stadio, cercando di immaginare come potesse apparire...Le foto d'epoca non aiutano; la zona è troppo cambiata in questi 70 - 80 anni, con tutte le costruzioni sorte nel frattempo, poi anche la ferrovia è stata appunto abbassata...
A fine anni 30, la Juve ritenne, per vari motivi, di abbandonare il "Marsiglia", per trasferirsi al nuovo stadio Mussolini, poi Comunale; salvo poi, 70 anni dopo, rifarsi nuovamente un proprio stadio per sentirsi "a casa propria" (e stasera si gioca persino una partita della Nazionale); quando si dice, i corsi e ricorsi storici!

HoldFast

Io ci abito molto vicino e ti posso confermare che passando in quel posto (sarà condizionamento? Chi lo sa!) si respira un'atmosfera particolare. In realtà è cambiato il contorno, ma la Piazza, almeno geometricamente, è rimasta molto simile, così come l'angolo dove un tempo sorgeva l'ingresso del vecchio stadio.

Censin

Lo confesso: credo di non essere mai passato per quella piazza (forse una volta con un bus, senza nemmeno farci caso); sarà l'occasione per farci una scappata e vedere di persona...