turtu63

senza ricorrere a mappe,catasti,vedute aeree,vedo nella foto i fili de ltram,dunque è orientata lungo via Cibrario;magari non ho capito la questione

turtu63

Stradale di Moncalieri e Barriera di Piacenza ,in direzione Moncalieri. Gli edifici in fondo quasi sulla sponda destra del Po furono in seguito abbattuti, forse per l’insalubre stato igienico-edilizio e non più ricostruiti.icopix,che problema ha postimage?

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FaseREM

Sicuramente i fili del tram potevano essere un indizio che mi era sfuggito, fatto sta che il prospetto della foto degli anni 50 è differente da quello di inizio secolo e mi incuriosiva approfondire. Mappe, foto aeree e dati catastali a me danno sempre soddisfazione. Sto cercando di divulgare foto poco comuni e non sempre facilmente identificabili, apprezza lo sforzo!

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Secondo me.

Icopix

Adesso non ne ha più;
fino a poco fa non erano visibili le immagini caricate sul sito.

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turtu63

apprezzo molto,con tanto di like

FaseREM

Scusa, rileggendo la mia risposta sembrava quasi polemica mentre non voleva esserlo. Sono un po' fumino ultimamente.

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Secondo me.

Censin

Gli edifici non risultano già più sulla carta Paravia del 1937, per cui l'abbattimento deve essere anteriore; dovevano essere case di pescatori o renaioli, le attività un tempo svolte lungo il fiume e che richiedevano di fatto di abitarvi nelle immediate vicinanze; vennero abbattuti probabilmente per realizzare la zona verde adibita a parco, attualmente denominata "Parco Caduti nei Lager":
Passando per corso Moncalieri lungo la pista ciclabile lato Po (non quella in riva al fiume, quella a fianco del corso), si vedono comunque ancora le rientranze e i vuoti corrispondenti alle case abbattute.

https://www.google.it/maps/@45.05250...8i6656!6m1!1e1

Modestino Balabam

Porta Nuova.

Censin

Non si vede ancora traccia dell'elettrificazione col sistema trifase, realizzata a Porta Nuova nel 1923; potrebbe trattarsi dell'ondata di scioperi dei primi anni 20 (1920 - 1921), che precedettero la "Marcia su Roma".

Censin

[QUOTE=Censin;135184980]Si era parlato tempo fa dell'Acquario al Valentino ai piedi del Castello Medioevale, esistito dal 1928 fino alla distruzione durante la guerra
dopo che per 70 anni, dopo la rimozione delle macerie, il piazzale era sempre rimasto vuoto, ora è stato rioccupato da uno dei padiglioni della prossima edizione di Terramadre, che come è noto si terrà per i viali del Valentino, più o meno in quelli già occupati a giugno dal Salone dell'Auto
eccone l'interno ancora vuoto (il Salone del Gusto + Terramadre si terrà dal 22 al 26/9 p./QUOTE]
alla vigilia della manifestazione, posso dire che si tratta del padiglione del Ministero dell'Agricoltura.

Modestino Balabam

Esattamente, siamo in pieno Biennio rosso: 1920.

turtu63

piazza Bernini,con l'hotel Bernini
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FaseREM

A inizio Novecento sembrava avere molte più decorazioni e ospitava la Birraria Gamba. L'architetto è C. Angelo Ceresa.

Vista da piazza Bernini:



Vista del retro da via Bruino:

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Secondo me.

FaseREM

Altro giro, altra corsa. Un'altra casa di Pietro Fenoglio scomparsa (in pratica ne rimane il cancello, i pilastri della recinzione e poco altro). Non so cosa le sia capitato ma dev'essere stato qualcosa di davvero brutto.

La vista attuale è questa (tutt'altro che una brutta casa in sé):



Però era tra i più bei capolavori del liberty torinese.

Palazzina Malagoli, 1900
via Piffetti 9 (oggi 7 bis) angolo via Beaumont

da via Piffetti:



(in fondo a sinistra si vede la casa di via Matteucci angolo largo Cibrario, a destra si vede la casa di via Beaumont adiacente ma abbastanza diversa da come è oggi)

da via Beaumont:



(a destra si vede la casa di via Peyron 4, con un piano in meno rispetto ad oggi)

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Secondo me.

Riobasco

Bellissima!
p.s. mi sembra quasi di vedere il nostro FaseRem, con abito gessato, bastone da passeggio e paglietta, chiedere ad uno sbalordito Ciprian, giardiniere moldavo che sta tosando il prato nel cortile: "perdonate, brav'uomo, sono in casa gli eredi del conte Malagoli? Vorrei mostrare loro alcuni miei appunti sul lavoro dell'ingegner Fenoglio!"

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archicharles

A proposito di signori, scusate ma mi scappa un OT: "lasciate che vi dica cosa prova un non piemontese quando si trova improvvisamente a parlare a un pubblico piemontese: vi servirà a capire non il Piemonte, ma come il Piemonte è visto da chi non vi appartiene": l'addio di Montanelli ai lettori della Stampa nell'aprile 1974. Buona lettura!

Tra l'altro, sulla destra del testo, gallerie fotografiche interessanti per i forumer

Censin

Un malinteso senso di "modernità" ha fatto sì che negli anni 50 (ci scommetto: il decennio deve essere quello) la palazzina venisse completamente snaturata...Purtroppo, non l'unico caso!

Censin

Andando un po' OT: di solito quando si parla del biennio rosso si pensa agli scioperi nelle fabbriche, nei servizi (come appunto le ferrovie), ecc. Quasi ci si dimentica che fu anche un biennio di violenze inconsulte e gratuite, specie contro commercianti, negozianti, artigiani, che a centinaia o migliaia si videro le botteghe assaltate, depredate, vandalizzate, talvolta incendiate; bastava forse una parola o una frase detta innocentemente e malintesa, o forse solo la "voglia di spaccare", e ci si ritrovava vittime di facinorosi. A farne le spese furono tra l'altro i miei nonni paterni, che si ritrovarono con la loro attività completamente distrutta! Alla richiesta di un aiuto, da parte del Comune, o anche solo di uno sgravio dalle tasse, ci si sentì rispondere brutalmente: "Se non ce la fa più, chiuda tutto!".
Forse memore di questo, mio padre, che allora quindicenne visse quei tristi avvenimenti, fin da quando ero ragazzo non faceva che ripetermi (forse anche per i successivi ricordi del Ventennio):"Tu non parlare mai, sta' sempre zitto!", nel senso di tacere sempre la mia opinione.
Da tutto questo, come si sa, trasse vantaggio Mussolini, che riuscì a convincere la maggioranza dell'opinione pubblica, e gli organi dello Stato (ad iniziare dall'"inquilino" del Quirinale), che per contrastare tale violenza era necessaria una violenza uguale e di segno contrario, quella dei suoi squadristi: dalla metà del 1921, iniziarono gli attacchi fascisti a tutto quanto sapeva in qualche modo di "rosso", sprofondando di fatto il paese nella guerra civile, terminata nel modo che sappiamo il 28/10/1922.

Modestino Balabam

La palazzina era di proprietà della Società finanziaria torinese costruita in calcestruzzo armato, sistema Hennebique.

bube

Un paio di link ce nn mi servono ...esp 1902 Arch. Raimondo D'Aronco ...









?? forse??


Nn credo stessa costruzione http://digi.ub.uni-heidelberg.de/dig...1902_1903/0031
Peter Behrens, Vestibule for the Turin exhibition, La Prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna, 1902

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.

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