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stradale di Francia
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Siamo nel primo tratto del corso, subito dopo la stazione per Rivoli (la palazzina in primo piano, tuttora esistente, dovrebbe corrispondere al numero 8); non si vedono i binari della linea per Rivoli, quindi la foto dovrebbe risalire al periodo della ferrovia a scartamento ridotto, ovviamente a vapore, il cui "piano del ferro", nella stazione e nel tratto iniziale, era a livello inferiore alla strada; partendo dalla stazione, il treno percorreva in galleria il tratto iniziale per i primi 500 metri, poi seguiva un tratto in trincea (con cavalcavia nelle "traverse"), dopodichè risaliva portandosi al piano della strada all'altezza della Barriera di Francia (attuale piazza Bernini).
Nel 1910 il CTREA (Consorzio Torino Rivoli e Altri), consorzio di comuni subentrato al precedente gestore fallito, ricostruì praticamente tutta la linea, portandola al normale scartamento ferroviario standard, e innalzandola tutta al livello stradale, eliminando quindi il tunnel e la trincea iniziali, elettrificandola a 1200 V; l'inaugurazione della nuova "ferrotranvia" avvenne il 19/11/1914; la stessa, come detto poc'anzi, funzionò fino al 1955 - 1956, quando subentrò il filobus.

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Nella foto si vedono già i binari della linea tranviaria 5 dell'Atm, posati nel 1901, quando ormai il Moschino era solo più un ricordo....rimasto però nel gergo! (Nel "vernacolo" torinese, moschin infatti sta per persona permalosa, ipersuscettibile, facile all'ira e attaccabrighe!).

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Da notare che, fino al Codice della Strada del 1959, non esisteva alcun preciso limite di velocità nei centri abitati, per cui si poteva, se si riusciva a non creare incidenti, spingere impunemente le vetture anche a 200 km/h, si fa per dire, per le strade cittadine! (al massimo, si poteva essere accusati genericamente di "guida pericolosa"). Alla fine degli anni 50, il numero di incidenti provocati dalla velocità eccessiva nei centri abitati era talmente aumentato, con casi eclatanti (ricordo ancora ad esempio i ragazzi travolti a Leumann in corso Francia da un'auto lanciata a 120 km/h, o la donna investita col cagnolino da un "pirata" allontanatosi dopo l'incidente in corso Massimo angolo corso Marconi), che si sentì il bisogno di porre un limite preciso di velocità da non superare, fissato appunto in 50 km/h (la definizione precisa del provvedimento fece ritardare l'entrata in vigore del nuovo Codice, prevista per l'1/1/1959 e slittata poi al 1/7 successivo). Un po' quello che è successo ai nostri giorni, che ha portato a definire il reato di "omicidio stradale".

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Dell'epoca del "vestivamo alla marinara"; vedi il ragazzino in primo piano sotto i portici....



La moda del vestito alla marinara (cappellino, blusa marinara, pantaloncini bianchi sopra il ginocchio, calzettoni blu scuro) era stata lanciata negli anni 10 del 900 dal principino ereditario Umberto (il futuro "re di maggio" del 1946, partito per l'esilio in terra lusitana dopo il referendum che sancì la fine della monarchia, dove si spense nel 1983), ad opera di "nonna" Margherita, la regina madre, che l'aveva voluta per l'adorato nipotino, ed in breve era stata copiata dai bambini e preadolescenti delle famiglie borghesi.
La moda durò a lungo, ben oltre chi l'aveva lanciata: ancora negli anni 50 era possibile vedere bambini così abbigliati; come vestito per la Prima Comunione, in alternativa al classico "completo" color grigio ferro (il primo abito "da grandi" dei ragazzini, al compimento degli 8 anni), il completo alla marinara, coi pantaloni lunghi, era ancora piuttosto usato.

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Erano le vecchie loco a vapore da manovra impiegate a Porta Nuova nella composizione e movimentazione dei treni; strano però, negli anni 70 erano già state sostituite dalle loco diesel!

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I binari che si vedono sulla destra, elettrificati, con il cancello, sono quelli del raccordo ferroviario della Manifattura Tabacchi con il vicino scalo Vanchiglia; a sinistra si vede invece il binario in curva che, entrando poi in trincea (quella che qualcuno vorrebbe ora usare per la fantomatica linea 2 della metro) collegava tale scalo con la Torino - Milano.

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Ricordo ancora che, a cavallo tra il 1959 e il 1960, per spiegare alla gente il nuovo Codice stradale ci si mise anche la pubblicità televisiva, col classico Carosello: quello dei dadi da brodo Lombardi, coi cartoni animati, protagonista il vigile dall'accento siciliano che esordiva immancabilmente con "Qui, se non si rispetta il Codice stradale, a schifìo finisce!", cercando poi di spiegare in termini semplici le norme basilari della circolazione stradale.

https://youtu.be/aD6nGYxnCv4

Modestino Balabam

Mappa militare USA seconda Guerra Mondiale 1:50000

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Breus

Molto interessante, ma i toponimi italiani non fanno in realtà pensare a una levata dell'IGM (Ist. Geografico Militare)?

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IMHO

Picard66

Guarda in basso a destra...

la base è una IGM, "aggiornata" con i rilievi aerei alleati

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Picard66

Per chi fosse interessato, sul sito dell'università del Texas
http://www.lib.utexas.edu/maps/ams/

per l'Italia ci sono mappe a varia scala

1:10.000 solo Roma (spettacolare...)

1:25.000 varie località, ma non Torino

1:50.000 varie località, compresa Torino (Foglio 56-III)

sono disponibili anche i fogli limitrofi...

CHIVASSO Fg 56-I

CHIERI Fg 56-II

CIRIE' Fg 56-IV

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turtu63

che dite,ho trovato una foto di via Pietro Micca con la chiesa ancora da tagliare? così pare
https://i.imgsafe.org/7bb424b1fe.jpg
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Oscaruzzo

Wow

(PS: hai dimenticato i tag [img])

turtu63

stanotte non me la faceva pubblicare direttamente

turtu63

scuole elementari di borgo San Paolo hosting immagini

turtu63

via madama Cristina
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