Modestino Balabam

Bella immagine del trenino per Piobesi alla fermata di Stupinigi che erediterà il futuro tram 41.
Oggi si trova l'ufficio postale.

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Bella parata di 2700 "bisarche" (o "due camere e cucina" come qualche altro preferiva chiamarle) al capolinea della Fiat Mirafiori, in servizio appunto sulle linee speciali Fiat.
Ne esiste ormai in funzione solo più una restaurata dall'ATTS, visibile in circolazione nelle "giornate" promosse dall'associazione.

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Biglietteria nel vecchio atrio di Porta Nuova


Rimase così, anche quando venne "scoperchiata" la stazione con la rimozione della tettoia per il recupero del ferro a scopi bellici, fino al 1946, quando vennero intrapresi i lavori di trasformazione della stazione conclusisi nove anni dopo con la costruzione delle pensiline in cemento, ancora esistenti; l'interno della stazione, invece, è stato nuovamente rimaneggiato non molti anni orsono.

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Proprio sotto il regno di Carlo Alberto, si racconta un aneddoto:
Il sovrano (ricordiamolo, era a capo dell'Ordine Mauriziano) aveva ricevuto lamentele da parte di un ricoverato circa il trattamento e le cure ricevute, e decise di fare all'improvviso un'ispezione.
Un mattino, si fece accompagnare, in una carrozza senza segni di riconoscimento, in incognito, all'ospedale; entrato, trovò i ricoverati semiabbandonati nella sporcizia e senza assistenza, mentre le pie suorine addette alla loro assistenza, sotto la croce al centro della corsia, rosario alla mano, recitavano in continuo le "Ave Marie", mentre non vi era nemmeno l'ombra dei medici che avrebbero dovuto essere in servizio!
Irritatissimo, esclamò, rivolto alle monache: "Meno preghiere, più assistenza, più cure!"; rientrato a Palazzo Reale, dispose subito il licenziamento dei medici "assenteisti", e dal loro Ordine fece sostituire tutto il personale religioso.
Come si vede, il "Re Tentenna" tramandato così per le sue incertezze dai libri scolastici, quando voleva, sapeva prendere decisioni drastiche!

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Eccolo, il capolinea del 41 a Stupinigi a fine anni 30!

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Curiosità: a cosa serviva il binario che svoltava da Via Genova a sx in Corso Spezia?
Un semplice raccordo di servizio, oppure in passato era stato percorso, p.e., da qualche servizio speciale destinato magari agli operai di Fiat Lingotto, Riv, ecc.?

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"Torino? È la città più noiosa del mondo, insieme a Bordeaux!"
Parola di Gustave Flaubert.

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piazza Foroni

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Piazza Carlina

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I binari in corso Spezia (rimasti praticamente fino al rifacimento e allo "stravolgimento" del corso all'inizio del secolo, con lo spostamento del mercato e la costruzione dell'"inutile" sottopasso) nel tratto tra via Nizza e via Genova erano due, ai due lati del corso, raccordati in entrambe le direzioni su via Nizza e via Genova; erano probabilmente un "residuo" della linea 30, linea tranviaria istituita nel 1939 tra piazza Sabotino e, all'inizio, corso Spezia (con anello di capolinea tra via Genova, l'angolo con piazza Bozzolo dove effettuava la sosta di capolinea, corso Spezia e via Nizza), e nel 1941 prolungata da corso Spezia a via Millefonti, passando per via Nizza, corso Spezia e via Genova; nel dopoguerra il percorso venne semplificato, percorrendo tutta via Nizza fino a via Millefonti; la linea venne poi soppressa nel 1952, contestualmente all'istituzione del filobus 54, da Lingotto al Campidoglio, che in gran parte ne ricalcava il percorso, ma i binari rimasero.
A partire dal 1982, proprio il binario lato Sud venne utilizzato come capolinea per le linee tranviarie speciali 28 e 28 sbarrato, esercite per la commemorazione dei defunti nel periodo di Ognissanti; raggiungevano il vecchio capolinea dell'1 (soppresso con la riforma della primavera precedente) davanti al Cimitero Monumentale e quello dell'1 sbarrato al fondo di corso Regio Parco, con percorso che ricalcava quello della vecchia linea; linee soppresse nel 1984, quando i binari tranviari diretti al Cimitero, lungo via Catania, corso Verona e corso Regio Parco, vennero definitivamente staccati dalla rete e ridotti a "spezzoni" ancora esistenti, isolando il Cimitero dal punto di vista tranviario.

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Tra via Nizza e via Genova fino a fine secolo esistevano anche altri binari d'intercomunicazione, residui anche in questo caso di vecchi percorsi di linee e rimasti per eventuali esigenze di servizio (limitazione di linee, scarto di vetture in avaria, ecc.):
- Su via Biglieri (da via Genova a via Nizza) e via Lavagna (da via Nizza a via Genova), percorsi fino al 1953 dalla linea 7, che tra corso Bramante e le due vie percorreva via Genova in entrambe le direzioni, portandosi poi per via Biglieri in via Nizza; percorso scomparso con l'istituzione, nell'autunno del 1953, dei sensi unici tranviari su via Nizza (N-S) e via Genova (S-N) da piazza Carducci a via Millefonti.
Il binario posato su corso Caduti del Lavoro per permettere all'1 di raggiungere via Genova una volta uscito dal sottopassaggio del Lingotto scomparve invece, assieme ai binari nel sottopassaggio, nel 1973, coi lavori di prolungamento del sottopassaggio, con costruzione degli svincoli.
Rimane invece tuttora il binario di via Millefonti, già capolinea, come detto, del 30, poi dal 1953 del 21 fino alla sua soppressione nel 1966; ancora esistente, con tanto di linea aerea (benchè il binario di via Nizza sia ormai interrotto per i cantieri infiniti della metro).

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Sempre in zona: davanti alla Fiat Lingotto, in via Nizza in direzione S - N, i binari tranviari erano due: uno di corsa, l'altro di fianco, che nel dopoguerra non ho mai visto utilizzato, usato probabilmente, ai "tempi d'oro" della Fiat Lingotto negli anni 20 - 30 e 40, per ricovero di corse speciali per lo stabilimento; ma, ripeto, non l'ho mai visto usare, visto che che dal dopoguerra il Lingotto, ormai surclassato da Mirafiori, iniziò un lento e inesorabile declino, culminato con la chiusura dello stabilimento nel 1982.
Nella foto sotto, degli anni 50, si vedono bene, sul lato Est di via Nizza, i due binari affiancati

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Originally posted by Modestino Balabam


Serie di autobus costruiti dall'IVECO in virtù del "piano autobus" ( piano straordinario governativo, con contributi alle aziende di trasporto, per venire incontro sia alle difficoltà dei mezzi privati con l'aumento della benzina e gasolio per la crisi petrolifera sia alla scarsità manifestatasi di mezzi pubblici moderni) nel 1975 - 1976, entrati in servizio un po' in tutte le grandi città (visti, oltre che a Torino, a Genova, Milano, Roma).
Furono i primi mezzi Atm dipinti nel giallo "raccomandato" dalla direttiva europea.

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ricordi della vecchia STIPEL, ai primordi dello sviluppo telefonico.

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Demolizione galleria Nazionale

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Modestino Balabam

Demolizioni al cortile del Maglio

Marmox

Ai tempi, fare una fotografia era un evento. Immagino il tempo per radunarsi e sistemarsi tutti in posa.
Oggi, per fare una buona foto di gruppo anche solo tra poche persone, è spesso un'impresa

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Modestino Balabam

Manifestazione monarchica via Principe Amedeo

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son soddisfazioni, Santa Rita

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1910,via Rivalta angolo corso Lione

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