Censin

Oltre alla chiesa del Cuore di Maria, nel 1955 riaprirono, dopo la ricostruzione postbellica, due importanti chiese del centro: quella del Carmine, nella via omonima, ricostruita pressochè integralmente, e quella della Trinità, all'angolo tra via Garibaldi e via XX Settembre.
Per quest'ultima, purtroppo, la ricostruzione integrale non fu possibile, poichè la parte absidale, col coro e la sacrestia, era troppo danneggiata, pressochè distrutta; si rimediò collocando al fondo della chiesa una vetrata, come si vede nella foto sotto, presa nel 2009

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veduta completa

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loslurpsullasinistra

qui e andora esattamente cosi... con il campo incolto che da sul sangone.

l'unica novita e un complesso di comdomini sul fondo

Modestino Balabam

Stadio Mussolini-Piscina


Stadium


Ippodromo Mirafiori

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una vasta piazza San Martino

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ma che bel lampion anche dentro la stazion

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forse già pubblicata,o a qualcuno piace tanto o lascia indifferenti

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un paio di vedutine senza pretese


carina la siepe

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vista la foto quotata pochi post in basso,ne metto un' altra per evitare ripetizioni



idem come sopra:per evitare doppioni cambio foto

Censin

In mezzo a corso Brunelleschi si vede ancora la linea elettrica ad alta tensione (mi pare sia stata rimossa negli anni 80), che fu anche causa di una sciagura: una gru sfiorò inavvertitamente i fili, con una scarica mortale per i suoi occupanti; visto che è la giornata dedicata agli infortuni e alla sicurezza sul lavoro, mi è sembrato opportuno ricordarlo.

Censin

Sinceramente, ignoravo che in strada Castello Mirafiori vi fossero case ferrovieri!

Censin

Anche in epoca monarchica, l'Inno di Mameli fu sempre considerato importante: veniva regolarmente suonato e cantato in tutte le occasioni in cui era in gioco la storia patria; a quel che dicevano i miei, veniva insegnato già alle scuole elementari.
Dopo la proclamazione della Repubblica, nel giugno 1946, per qualche mese il ruolo di inno nazionale venne svolto dalla Canzone del Piave (erano ancora vivi i ricordi della Grande Guerra, quella vinta, a confronto dell'ultima ignominiosamente persa); ma, in occasione del giuramento delle Forze Armate previsto per il 4/11/1946, il governo di allora scelse, in via provvisoria, l'Inno di Mameli, proprio perchè conosciuto e di dominio pubblico e rappresentativo del Risorgimento; un provvisorio diventato poi definitivo (Non capisco le critiche di chi giudica l'Inno di Mameli troppo retorico e poco bello musicalmente: sono forse meno retorici e musicalmente di maggior livello la Marsigliese, o l'inno americano?).

Censin

Foto anteriore al 1966; si vedono ancora i binari tranviari (e anche una vettura in transito) sul ponte che erano percorsi dalle linee 13 e 14; entrambe soppresse quell'anno dalla riforma, che eliminò i tram da corso Moncalieri e da tutta quella parte della precollina e collina.

turtu63

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Censin

Guardando attentamente sulla sinistra, si vede un tram della linea del Valentino proveniente da viale Virgilio proprio dove ora sorge il monumento all'Artigliere del Canonica, in procinto di attraversare corso Vittorio e imboccare corso Cairoli.

filadelfia sparito

ricordo che mio padre rifiutò la casa lì, nel '53 o giù di lì;
troppo scomodo,
per i suoi orari di lavoro e la scarsità di mezzi pubblici tra quella zona e il deposito locomotive

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