Ratavuloira

...intorno al 1981, c'era ''La Cave'', dalle parti di via San Tommaso, o Lagrange,
un luogo da 'coppiette' più che da gruppi di amici taglioni, che comunque non
mancavano... era una specie di discoteca, o disco-bar, ma la pista non me
la ricordo. Diciamo che c'era la musica (ho ancora in mente i violini di quel
gruppo che faceva Vivaldi versione disco...) e i divanetti. E le luci basse.

warriorsgrosseto

il gruppo a cui alludi mi sa che erano gli Accademia, rifacevano brani classici in versione disco.

Ratavuloira

Ecco chi erano! Grazie.

Icopix

Ma anche i "Rondò Veneziano".

warriorsgrosseto

No, il rondò veneziano (che esiste ancora ed è attivo) suona soltanto musiche originali, seppur con un stile classico. Gli Accademia suonavano brani classici riarrangiati in chiave disco (da mozart, beethoven ecc.).

Censin

Dalla fondazione Torino Musei, ecco ancora una immagine di inizio secolo scorso del vicolo Valtorta, in borgo San Salvario, in parte ancora esistente

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turtu63

quella ciminiera(?)sulla sinistra?
la stazione torino-rivoli pare sia davanti al palazzo a fianco

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turtu63

chiesa di Sant'Alfonso dei Liguori,corso Tassoni
(con fabbrica vermouth nei paraggi)

turtu63

chiacchieriamo tranquillamente in mezzo alla strada,sui binari del tram ,perfino

turtu63

si parlava di isolotti sul Po

turtu63

all'orizzonte la palazzina uffici della fiat mirafiori?

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Modestino Balabam

Sì, signore.
La ripresa degli anni '50 è da piazza dei Martiri quasi totalmente diversa da come appare oggi http://goo.gl/maps/wcCIR .
Si nota a ridosso della piazza (in cui si svolgeva il mercato locale) la pesa pubblica, un tempo non una rarità (il piccolo edificio vetrato).
Nichelino era ancora un piccolo centro periferico in attesa della chiesa nuova (proprio in quella piazza) e delle nuove scuole elementari (a pochi passi da lì).

forever_juve

Come ho già avuto modo di dire, in viale Certosa ci passo 2 volte al giorno. Dopo questa pubblicazione ho buttato un'occhio, badando più che altro a non sforare il limite di velocità (all'incirca 100 metri prima hanno piazzato da un po' un velox che fa autentiche stragi ogni giorno...), adesso lo spiazzo è completamente coperto da alberi, in stato (pare) di totale abbandono. Non mi intendo di aviazione, quindi non voglio mettere in dubbio ciò che è stato supposto, cioé che possano essere i "resti" di un girabussola per gli aerei che atterrano e decollano a qualche centinaio di metri da lì, nello stesso campo. Però, voglio comunque azzardare un'ipotesi "pittoresca": vista la strana forma, non è che potrebbe essere il basamento, o ciò che ne rimane, di un'antica chiesa?

Censin

I binari tranviari che da via Nizza svoltavano in via Berthollet erano quelli della linea di borgo San Salvario della Belga (dal 1913 contrassegnata con la lettera O), che andava da Porta Palazzo al Castello del Valentino; alla fusione delle due reti, Atm e Belga, con l'incorporazione nella rete Atm, nel 1923, la linea venne ritenuta ridondante (vi erano già altri collegamenti pressochè paralleli) e quindi abolita; i binari su via Berthollet non vennero però subito rimossi: rimasero, coperti con asfalto, fin verso la fine degli anni 50; a fine anni 80, poi, col progetto di riqualificazione, la via ha ancora cambiato aspetto, con le due file di alberelli ai bordi dei marciapiedi.

mmanisse

Turtu, puoi farci una ricerca sulle foto aeree degli anni 50 60 se si vede qualcosa di più chiaro inerente il campo volo?

forever_juve

Intanto, immagine fantastica, tratta da una cartolina doppia (cioé che si piegava in 2) del 1923, ad entrarne in possesso mi venderei il c... l'anima al diavolo! La costruzione di questo stadio, il secondo di proprietà della Juventus (che sostituì il primo, il campo di corso Sebastopoli, ubicato all'estremo sud dell'attuale piazza d'Armi, e che fu usato dai bianconeri dal 1909 al 1922), fu finanziata dalla Società Spettacoli Sportivi. Era considerato per l'epoca uno dei più bei stadi d'Italia, che arrivava ad una capienza, negli ultimi anni della sua esistenza, di 25.000 spettatori (nell'immagine pubblicata mancano ancora le curve, innalzate poco tempo dopo). Bello tutto il centro sportivo, comprendente anche un campo per gli allenamenti e due campi da tennis, con relativo chalet, destinato ad uso spogliatoio e intrattenimento, oltre ad avere la sede sociale all'interno della tribuna. Inaugurato il 19 ottobre del '22, con un Juventus-Modena finito 4-0. All'inizio del periodo di suo utilizzo, i tifosi ironizzavano sulle tre "S" della sigla della società finanziatrice della costruzione, società composta da soci del club, e aggiungendoci una quarta "S", divulgavano il motto "Siamo Sempre Senza Soldi". La Famiglia Agnelli non era ancora divenuta proprietaria della società, ma quando lo divenne, oltre al cambio nel "tenore di vita" della squadra, provvide all'allestimento dell'impianto di illuminazione (primo stadio d'Italia ad esserne dotato). La Juventus vi vinse quattro scudetti, prima di trasferirsi al "Mussolini", più che per ragioni economiche per riconoscenza al Duce per l'edificazione di cotanto nuovo stadio... L'impianto di corso Marsiglia fu ancora utilizzato per 5 anni da squadre di rugby, poi nel '39 fu demolito.

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Censin

La foto è posteriore alla costruzione, negli anni 90 dell'800, della monumentale stazione della ferrovia Torino - Rivoli, nello stile neogotico dell'epoca; precedentemente il capolinea della ferrovia, dalla sua apertura nel 1871, era all'inizio di piazza Statuto; pare ancora di vedere nella foto, all'estrema sinistra, dei binari nella piazza residuati della vecchia stazione.

Riobasco

Della serie "abbiamo sempre qualche scheletro nell'armadio" io avevo acquistato "Accademia 4 in classics", un mix da 30 cm. a 45 giri con i loro successi. A differenza del Rondò Veneziano, come già da te spiegato, mettevano "unz-unz-unz" nella musica classica, facendo inorridire i puristi ma riuscendo a far ballare in discoteca... con Mozart

Censin

Infatti, la solita carta topografica allegata alla Guida Paravia del 1937 ancora lo riporta.

Breus

La foto è databile fra il 1895 (nuova stazione della To-Rivoli, che si vede) e il 1900 (cessazione dei servizi di tram a cavalli). Quello che si nota all'estrema sinistra nell'immagine dovrebbe essere il binario della tranvia a scartamento ridotto Torino-Tesoriera, che faceva capolinea all'inizio della piazza.