Censin

Questo fu il capolinea del 13 fino al 1935; in quell'anno, forse per servire il nuovo istituto Salesiano, vi fu il prolungamento della linea lungo viale Thovez fino al bivio del Nobile (piazzale Adua); data la ristrettezza del capolinea di piazzale Adua, che mal permetteva l'accodamento di vetture, venne mantenuto uno "sbarrato" che continuò a far capolinea sul "triangolo d'inversione" della foto (il casotto però non me lo ricordo, si vede che nel dopoguerra non c'era più); tale sbarrato venne soppresso nel 1963, quando, come annunciava un avviso affisso su tutti i tram di tutte le linee, "tutte le motrici raggiungeranno il bivio del Nobile". Il 13 venne poi soppresso dalla riforma del 1966.
Da piccolo, era divertente osservare le manovre di inversione dello "sbarrato" dove si vede in foto, con la vettura che andava in retromarcia, a passo d'uomo, guidata a braccia da terra dal bigliettaio; cosa che si verificava anche al capolinea del 18, e del 3 dal 1966 al 1974, in via Sempione alla barriera di Milano.

turtu63

se ne parlava all'ultimo raduno al Corvo Rosso:io c'ero

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VivaTo

Davvero????????????????? Dicci, com'è stato?

Icopix

Una chicca: nonostante quanto si afferma nella fanzine italiana dedicata a Bob Marley ( http://www.bobmarleymagazine.com/200...a-marco-basso/ ),
esiste una registrazione ( parziale ) del concerto; se ti interessa, per pagare "pegno"
( il mio biglietto ha una piega in corrispondenza dell' otto nella data: ecco perchè ero convinto del 2 giugno ), te ne fornisco una copia.

tainki21

Quindi i giardini odierni sono stati realizzati sul lato a monte del corso fino all'asilo. Strano.

turtu63

per farla breve,una sola parola:indimenticabile
per farla lunga ,al prossimo raduno
sembrerà strano,eravamo in 10 in birreria ma succede che si parli di qualcosa e qualcuno non sente perchè impegnato a parlare di qualcos'altro con qualcun'altro.In effetti io non avevo sentito parlare di tram; aggiungo che quella sera si é parlato molto anche di ciminiere.
@ Icopix,ti ringrazio,nessun "pegno",mi basta ed avanza la soddisfazione di non aver avuto torto almeno una volta

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Riobasco

[mode Marmox] Al massimo puoi avere... "turtu"! [/ mode Marmox]

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Censin

risolto l'enigma del rustico di via Carso 43! E' quanto rimane, la parte retrostante, di una cascina, la cascina Vigna, come si vede dalla cartina della guida Paravia del 1937



l'ingresso della cascina, con la "corte", era su via Isonzo, dove ora sorgono condomini stile anni 50 o 60; strano che della cascina sia rimasta la parte retrostante su via Carso; si vede che il proprietario l'ha voluta mantenere.
Notare che via Lancia è ancora indicata colla vecchia denominazione di via Montenegro (Vincenzo Lancia allora era ancora vivo e vegeto!); tale denominazione comprendeva sia via Braccini sia via Lancia, era ovviamente stata intitolata al paese di origine della regina Elena; nel dopoguerra, la prima parte venne dedicata a Braccini, medaglia d'oro della Resistenza, la parte oltre piazza Robilant, ove sorgevano gli stabilimenti Lancia, venne invece dedicata al loro fondatore, nel frattempo deceduto.

Censin

Se Lingotto e Mirafiori sono indissolubilmente legati al marchio Fiat, borgo San Paolo rimane indissolubilmente legato al nome Lancia!
Il primo stabilimento della casa, come già ricordato, nel primo decennio del 900, fu in borgo San Salvario, tra le vie Ormea, Petrarca e Donizetti; ma già nel decennio successivo si spostò in borgo San Paolo, dove stabilì il quartier generale" in corso Peschiera angolo corso Racconigi (dove ora sono gli uffici della Circoscrizione 3), e gli stabilimenti dislocati nel resto del quartiere, seppur separati dalle strade; negli anni 50 (1954 - 1955) venne eretto il grande grattacielo direzionale, diventato il simbolo della zona; all'inizio degli anni 60, la decisione di trasferire la maggior parte dell'attività produttiva fuori dal borgo, anzi addirittura fuori Torino, a Chivasso; nella seconda metà del decennio, la decisione di costruire una seconda unità produttiva fuori zona, nel Biellese, a Verrone, decisione che si rivelò fatale per l'equilibrio economico della società, costretta, nell'autunno del 1969, a cedere marchio e stabilimenti alla Fiat. La storia della casa si concluse col beffardo saluto di Gianni Agnelli all'allora presidente, Carlo Pesenti, all'atto del passaggio: "Ciao, Carletto!".
Ecco una foto recentissima del grattacielo, privo ormai anche della scritta e del marchio "Lancia"

Marmox

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Spettacolo la foto di corso Giovanni Lanza.

In quel punto venivo scaricato/caricato dal 53/ quando negli anni '80 andavo alle medie e si abitava in strada San Vito... ben in alto.

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Fabry Turin

Ho creato il nuovo thread su invito della signora Viva To:
http://www.skyscrapercity.com/showth...#post105576132

Spero possa raccogliere testimonianze interessanti.

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"Come with me I need you, I fear the dark and I live all alone. I'll give you wine and food too, and something special after if you like"

"Seems Helen of Troy has found a new face again"

Nocciola

o ... in alternativa ... gli sequestriamo la gangia!

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turtu63

credimi,quello sarebbe stato l'ultimo,ma proprio l'ultimo,dei problemi
(a proposito,l'ingresso era di lire 4000)

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turtu63

1917. Reparto apparecchi elettrici allo stabilimento di corso Dante.fiat

turtu63

1911. Padiglione Fiat all'Esposizione Internazionale di Torino.

turtu63

1904-1905. Gli operai della Fiat.

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VivaTo

Bene, bene.

Sono contenta che tu abbia creato questa nuova sezione su pressante invito della signora VivaTo. Che bello avere una quasi omonima..... lei però è signora...........

turtu63

@ Icopix

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Parellik

http://www.mole24.it/2013/07/11/quan...prostituzione/

Censin

Fino a dopo il Sessantotto (fine anni 60), la manodopera femminile la si riteneva indicata essenzialmente per i lavori "fini", che non comportavano grande fatica fisica; tipicamente, il montaggio delle apparecchiature elettriche.
Ricordo personale di una visita scolastica ad uno stabilimento milanese di apparecchiature telefoniche (FACE Standard, alla Bovisa) nel 1967; chi ci accompagnò nella visita ai reparti sottolineò che "le donne sono molto adatte a questi lavori di montaggio: lavorano l'intera giornata, senza pensare ad altro!" parole testuali.