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#9301 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
Likes (Received): 833
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Ciao, ho l'impressione che tu volessi scrivermi un messaggio privato, quindi nel caso edita il tuo post.
Non sono del tutto sparito, ma ho in effetti pochissimo tempo libero. Al lavoro non posso concedermi i pochi minuti di visita al forum nei tempi morti, in parte perchè in questo periodo ne ho davvero pochi ma soprattutto perchè Skyscrapercity è stato bloccato (pare per contenuti vietati o minacce di virus). Posso accedere tramite cellulare, soprattutto la sera sul treno, ma i riconoscimenti su Torino Sparita riescono male su uno schermino di pochi centimetri. Credo che ci sia molta gente gentile e disponibile sul forum (e ben più competente di me soprattutto in tema di calcio), il problema è che stai chiedendo a una nicchia di appassionati di fare riconoscimenti ancora più di nicchia: è difficilissimo. La mia impressione è che veramente non si sappia come aiutarti: le tue immagini ritraggono per l'80% un campo da calcio con sullo sfondo qualche parvenza di edificio scomparso... è un'impresa! Magari prima o poi arriverà qualche appassionato di stadi e risponderà alle domande rimaste in sospeso, non disperare e in bocca al lupo! |
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#9302 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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#9303 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Ecco una carta della porzione Sud del Comune di Torino del 1867, da corso Valentino (ora Marconi) fino al confine comunale con Moncalieri e Nichelino
![]() Uploaded with ImageShack.us Qualche commento sulle località citate nella carta, da Nord a Sud: - Bersaglio o tiro a segno: era situato presso il Castello del Valentino; venne spostato al Martinetto nel primo decennio del 900; -La Pertusa: fabbricato rurale lungo lo stradale di Nizza; prendeva il nome da un sottopasso (La Pertusa) che permetteva di attraversare la ferrovia, allora due soli binari a livello; il sottopasso scomparve quasi del tutto con i lavori di rifacimento e allargamento della sede ferroviaria, negli anni 20 del 900; nel 1866, nella zona si installarono i frati Cappuccini, che negli anni successivi eressero la grande chiesa neogotica del Sacro Cuore di Gesù, con annesso convento; tuttora, la squadra di calcio parrocchiale dei "pulcini" prende il nome di "Pertusa"; - Ergastolo: se ne è già diffusamente parlato; trasformato in Carcere Militare negli anni 10 del 900, venne abbattuto nel 1961; al suo posto, vi è ora il Centro Sportivo - Piscina "Ferruccio Parri"; - Il Zappata: cascina, scomparsa nel dopoguerra, che diede il nome al quadrivio ferroviario nella zona di Largo Orbassano (ora tutto coperto, in attesa di sistemazione come stazione ferroviaria intermedia del "passante"), - della Barriera Daziaria parlerò più diffusamente in seguito; la Barriera di Nizza era al posto dell'attuale piazza Carducci; i due edifici della barriera vennero abbattuti negli anni 20 del 900; - La Generala: questo complesso semirurale esiste tuttora: è il Carcere Minorile Ferrante Aporti! Ancora quando ero ragazzo, la minaccia per i ragazzi discoli, da parte dei genitori, era: "At fas mandè a La Generala!"; - Il Lingotto: il nucleo originario della borgata, ancora in parte esistente lungo via Passo Buole prima di via Pio VII; - Millefonti: la maggior parte della borgata, come già detto, scomparve con la costruzione della Fiat Lingotto; gli altri toponimi segnati sulla carta corrispondono a cascine o agglomerati rurali, scomparsi ormai da tempo. - Last edited by Censin; April 6th, 2013 at 08:24 PM. |
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#9304 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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#9305 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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E' forse il momento di parlare della cinta daziaria, quella eretta nel 1854 per delimitare la zona centrale del comune di Torino ove vigeva l'imposta comunale di consumo.
Si trattava di un vero e proprio muraglione, difeso da un fossato esterno; dal fondo del fossato alla cima del muro si misuravano 5 metri! Lungo il perimetro, a distanza regolare si alzavano le torrette, presidiate dalle guardie daziarie; sia dalla parte interna, sia da quella esterna del muro, correvano due strade di circonvallazione, pattugliate dai dazieri per contrastare il contrabbando. Dalla Barriera di Piacenza sino alla zona delle Molinette, la cinta daziaria..correva lungo il Po! Anche questo tratto del fiume era assiduamente vigilato dalle guardie, per scoraggiare il contrabbando coi traghetti o altre imbarcazioni; sotto il Borgo Medioevale, dove è ora l'imbarco del battello turistico, era ormeggiata una chiatta coperta da un telone, sotto il quale stavano appostate le guardie daziarie. L'ingresso in città era consentito solamente nelle "barriere"; sulle strade principali (stradale di Nizza, di Francia, di Milano, di Casale, di Piacenza) sorgevano le barriere principali, con edifici a due piani (l'unico rimasto è quello della barriera di Piacenza, lungo corso Moncalieri all'incrocio con corso Giovanni Lanza), abilitate all'ingresso delle merci soggette a dazio in città, con piazzale e tettoie per le operazioni doganali e uffici per tassazione e riscossione dell'imposta; su altre strade di minor importanza, vi erano barriere secondarie, con una semplice garitta, non abilitate alla riscossione: gli agenti in servizio lasciavano passare persone e merci non soggette a dazio, inviando per quelle tassabili alla più vicina barriera principale. Altri varchi nella cinta si aprivano in corrispondenza delle ferrovie di accesso verso Porta Nuova e Porta Susa e stazione Ciriè - Lanzo, anch'essi ben sorvegliati; per non ostacolare il traffico ferroviario, infatti, i treni proseguivano fino alla prima stazione entro la cinta, dove avvenivano i controlli "volanti" sui passeggeri in arrivo, oppure, i treni merci, fino allo scalo merci di destinazione (scalo Vallino, scalo Dora, ecc.), dove erano posti gli uffici daziari ferroviari. Invece i tram intercomunali (i "trenini" stradali) erano soggetti, come pure le autocorriere, ai normali controlli alle barriere di ingresso. Questa barriera durò fino al 1912, quando, espansasi ormai la città, l'area soggetta all'imposta di consumo venne allargata praticamente a tutto il territorio comunale; la muraglia era però più bassa di quella precedente (resti di essa erano ancora visibili in via Onorato Vigliani a fine anni 50). Nel 1930, arrivò l'abolizione della cinta daziaria, pur restando l'imposta di consumo con riscossione ai caselli daziari nel frattempo sorti lungo le strade di accesso; l'imposta durò fino alla riforma fiscale del 1972, che l'abolì; i caselli daziari vennero abbattuti o destinati ad altri pubblici usi, gli agenti daziari vennero trasferiti in altri uffici comunali. Resti della primitiva cinta del 1854 sono ancora visibili nella parte collinare, lungo i corsi Giovanni Lanza e Quintino Sella, in quanto fanno anche da terrapieno. L'unico edificio di barriera rimasto è invece quello già ricordato su corso Moncalieri. |
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#9306 | |
Registered User
Join Date: Sep 2011
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http://goo.gl/maps/r9TN0 |
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#9307 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#9308 |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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eccola qui
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#9309 |
Registered User
Join Date: Sep 2011
Posts: 1,399
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Grazie, mi sono sempre chiesto cosa diavolo fosse quella palazzina cosi` particolare.
A sproposito (forse) qualcuno sa invece identificare cosa siano (o cosa fossero in passato) questi due edifici piuttosto lontani tra loro ma cosi` somiglianti come "stile"? Uno e` in piazza Cirene, l'altro in piazza Bengasi (e non escludo che ve ne siano altri sparsi in giro...) http://goo.gl/maps/FdRw7 http://goo.gl/maps/cXR1W ![]() ![]() |
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#9310 |
Registered User
Join Date: Jul 2010
Location: Turin
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#9311 | |
Registered User
Join Date: Jan 2011
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#9312 | |
Registered User
Join Date: Jan 2005
Location: Torino
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e piazza Stampalia http://goo.gl/maps/ebf0z
__________________
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#9313 | |
Registered User
Join Date: Dec 2011
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![]() Tra l'altro avevo paura che avrebbero abbattutto anche quello rimasto per via dei lavori della metro, invece non è stato così ![]() |
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#9314 |
Registered User
Join Date: Aug 2012
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#9315 | |
Cinico user
Join Date: Aug 2007
Location: Torino - Spina 3
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Io sinceramente comincio a trovare un po' stucchevole questo atteggiamento "tutto ciò che è milanese fa cagare", facciamo soltanto ridere... e lo dice uno che, da gagno, faceva a cazzotti con i piccoli bauscia sulle spiagge liguri... Parafrasando Claudio Lolli, "ho visto persino dei milanesi simpatici" ![]() |
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#9316 |
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
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A me il palazzo all'inizio di corso Francia piace (la facciata esterna, quella interna in effetti lascia un po' a desiderare). In quegli anni peraltro il modernismo "essenziale" doveva anche piacere all'opinione pubblica, che lo considerava uno stile moderno e segno di tempi più prosperi, simbolo di cambiamento dopo decenni di miseria. Al contrario, non amo particolarmente lo stile ottocentesco pre-liberty dell'edificio della stazione per Rivoli, in linea di massima lo trovo pesante.
La posizione in effetti crea un po' di impatto guardando dall'inizio di piazza Statuto in direzione ovest, ma nulla al confronto del Palazzo dei Lavori Pubblici (che, nonostante tutte le attenuanti storiche, è di una brutalità ingiustificabile) o, come dice il buon Rio, i palazzi di piazza Solferino, via Santa Teresa e via Venti Settembre (pessimi per posizione e troppo massicci come proporzioni). |
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#9317 | |
Registered User
Join Date: Jul 2010
Location: Turin
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#9318 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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#9319 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Last edited by Censin; April 7th, 2013 at 08:52 PM. |
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#9320 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Chi volesse ricostruire, su una mappa odierna, il tracciato della vecchia cinta daziaria del 1854, lo può fare facilmente; basta seguire, da Sud a Nord, il perimetro dei corsi Bramante, Lepanto, Ferrucci, Tassoni, Svizzera, Mortara, Vigevano, Novara e Tortona; questi corsi infatti sono stati ricavati negli anni 20 dalla vecchia "strada di circonvallazione" abbattendo la muraglia di cinta.
In queste foto degli anni 20, vediamo appunto in corso di formazione il corso Ferrucci ![]() Uploaded with ImageShack.us e il corso Vigevano ![]() Uploaded with ImageShack.us |
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foto, torino |
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