Censin

Tutto a sinistra, sembra di intravedere un convoglio della tranvia di Saluzzo in sosta, probabilmente per la visita doganale dei dazieri

Censin

Da questo campo volo, ho visto una sola volta, passando in auto sulla strada per Trana, levarsi un aereo; tra l'altro, strano che, con tanto spazio pianeggiante più in là, si fosse costruito questo piccolo aeroporto così a ridosso dei monti (monte San Giorgio, ora parco naturale).

Censin

Sembrerebbe proprio di sì, visto l'edificio sulla destra, che non compare in altre foto della struttura, quindi probabilmente uno dei tanti fabbricati "posticci" dell'Espo.
Lo scivolo serviva ovviamente al ricovero e alla messa in acqua dei velivoli, e venne rimosso già alla cessazione del servizio negli anni 30; rimase solo l'hangar su palafitte, accessibile da un pontile da terra, in parte inutilizzato, in parte nel dopoguerra usato per feste, balli, ecc.; la piena del Po del maggio 1949 lo danneggiò seriamente, tanto che se ne decise la demolizione, attuata però solo nell'inverno del 1952.
Viene spontaneo il parallelo con la motonave Genna, pure danneggiata dalla piena del novembre 2016, rimossa l'anno passato; sperando che, ammaestrati dall'esperienza, non si lasci più nel fiume alcunchè di fisso, o semifisso....

Censin

Dall'Archivio fotografico Valdese: due foto del Carnevale del 1926, con la ricostruzione in piazza Carlo Alberto del paese di Callianetto con la casa di Gianduja

Censin

Una nota di servizio: da quando, due settimane fa, è stata effettuata la "manutenzione" del sito, riesco a collegarmi solo col computer, e non col tablet! Cercando di collegarmi col tablet, compare la scritta "Problemi col certificato di protezione del sito", e la "navigazione" si blocca e non prosegue!
Come fare?

Censin

Dall'Archivio fotografico Valdese: rivista militare in piazza Vittorio, nel 1902

ciompi

Forse era più noto come Aeroporto Cerrina (sigla ICAO:LILT), poi chiuso per fallimento della società che lo gestiva. Uno dei proprietari era il pilota comandante del DC9 caduto a Punta Raisi il 23 dicembre 1978.

giuseppe tubi

Io col mio Ipad2 non ho mai avuto problemi.
Prova a googlare il problema che hai, si trova quasi sempre una soluzione.
Naturalmente devi cercare anche con il nome del tablet, il sistema operativo, il browser che usi, l'eventuale antivirus, ecc.

Modestino Balabam

Censin

Sono i colori originari o è stata colorata?
Se fossero i colori originari, sarebbe una delle prime foto a colori...

giuseppe tubi

Io la ricordo in bianco e nero...

Censin

Dall'Archivio fotografico Valdese, questa strana foto, scattata nel 1902 - 1903: la didascalia dice "piazza San Carlo", ma a me non sembra, sembrerebbe piuttosto piazza Carlina...

Censin

Nome tablet: Mediacom M-STAS2200
sistema operativo: Android 4.1.1
Processore: RK3066

Censin

Stessa fonte: piazza Carlo Felice vista da Porta Nuova, anno 1909



Le panchine dove sono seduti quei signori sono sparite da tempo, coi progressivi allargamenti della sede stradale di corso Vittorio.
sullo sfondo, si vede ancora il monumento al "controllore dei treni", Massimo d'Azeglio, spostato nel 1935 al Valentino all'inizio del corso omonimo.

leopoeto

[QUOTE=Censin;145195773]Dall'Archivio fotografico Valdese, questa strana foto, scattata nel 1902 - 1903: la didascalia dice "piazza San Carlo", ma a me non sembra, sembrerebbe piuttosto piazza Carlina...



E' piazza Solferino. L'avevo già individuata in un post precedente.

Censin

Stessa fonte: il periodo natalizio del 1937 fu eccezionalmente freddo: qui vediamo la fontana di piazza Carlo Felice completamente gelata, fotografata il 20/12.

Modestino Balabam

L'ho colorata io.
Primo esperimento di colorazione di foto storiche.

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leopoeto

Da To.Spa. su feisbuc .
via Maria Vittoria 27 bis D, del Sig. Pentenero Mario almeno fino al 1952

Censin

riguardo alla sede tranviaria e alla palificata liberty di corso Massimo d'Azeglio, che vediamo nella foto e tuttora esistenti, un particolare che pochi ricordano: agli inizi degli anni 70 (1971 - 1972) rischiò seriamente di scomparire!
Infatti, in quell'epoca, l'amministrazione comunale di allora (se ricordo bene, sindaco Porcellana), aveva in progetto l'eliminazione delle sedi tranviarie "doppie", cioè coi due binari affiancati, esistenti sul percorso del 16, appunto in corso Massimo, corso Cairoli, corso San Maurizio, e del 6, in corso Francia; questo per far spazio a un traffico automobilistico che si prevedeva in crescita esponenziale infinita. Le due linee tranviarie avrebbero dovuto essere sostituite da autobus, nel quadro della graduale eliminazione dei tram, sostituiti verso la fine del decennio interamente da autobus e, nel lungo periodo, dalle tre linee di metropolitana sotterranea in progetto. Per il 16 era previsto un "allargamento" del circolo verso la periferia, per il 6 il prolungamento verso l'Aeronautica. Il passaggio su gomma del 16 avrebbe permesso anche l'eliminazione delle sedi tranviarie di corso Regina, dal Rondò della Forca al Martinetto, con allargamento anche in questo caso della sede stradale.
Arrivò poi, nel 1973, la crisi petrolifera a sparigliare le carte....e fortunatamente tutto rimase.
Da ricordare anche che, nel 1990, prima dell'istituzione della linea tranviaria 9 in occasione dei Mondiali di Calcio, la palificata liberty di corso Massimo venne interamente restaurata e adattata al pantografo monobraccio; mentre, per le Olimpiadi del 2006, la leja pedonale che affianca la sede tranviaria è stata dotata di corpi illuminanti "in stile" con la palificata liberty.





Peraltro, la sede tranviaria doppia di corso Francia è stata eliminata con la costruzione della metropolitana.

Censin

Dal risultato, direi che l'esperimento è riuscito.