andymont

Si tratta dell'edizione denominata "1° Gran Premio del Valentino" , 6 aprile 1952.

CharlieDelta62

In effetti paint è uno di quei programmi che non ho mai cagato, anzi mi fa fastidio quando una foto me la apre con paint.... Sapere che invece permette di fare alcune cose che non conoscevo mi sarà molto utile...

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https://www.flickr.com/photos/cdeor62

Censin

Infatti la piazza Marco Aurelio venne creata negli anni 30 proprio abbattendo le case sulla destra
della foto d'epoca; questo per dare maggior sbocco allo stradale di Chieri.

Censin

Ancora dall'archivio Gabinio: il cinema Corso a fine anni 20, poco dopo la sua costruzione

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Censin

La costruzione della Fiat Lingotto comportò la distruzione quasi completa della borgata di Millefonti (di cui ora rimane per ricordo soltanto la via), con gli agglomerati situati lungo lo stradale di Nizza, come quello della foto.

Censin

Sempre dall'archivio Gabinio: piazza Gran Madre ripresa dalla chiesa verso il Po, nella seconda metà degli anni 20



Sul ponte vi sono ancora i binari tranviari affiancati; la divaricazione ai lati, come è attualmente, risale al decennio successivo.
Vediamo passare sulla piazza due tram di linee scomparse da più di mezzo secolo dalla rete tranviaria: la 20, soppressa nel 1955, e la 21, soppressa nel 1966.

Censin

Due foto del tratto di via Roma tra piazza Carlo Felice e piazza San Carlo della prima metà degli anni 30, quando già nell'altro tratto della via erano iniziati i lavori di demolizione e ricostruzione e questa per ora rimaneva allo stato d'origine





dalla seconda foto, si nota lo stato di estremo degrado dei vecchi edifici (l'ultimo sulla destra sembra addirittura andato a fuoco!); evidentemente i proprietari, sapendo che presto sarebbe arrivata anche per questi la demolizione (iniziò nel 1936), avevano trascurato ogni manutenzione e decoro, abbandonandoli al loro destino....

Censin

Ancora una foto del tratto piazza Carlo Felice - piazza San Carlo di via Roma, poco prima che nel 1936 iniziassero i lavori di demolizione, scattata all'altezza del cine Ghersi



anche in questo caso, gli edifici sembrano già assai degradati e trascurati.
Notare anche il porticato del cine Ghersi: costruito a inizio 900, il cinema era stato costruito arretrato e con porticato in vista dell'ipotizzato rifacimento e allargamento della via, che si prevedeva appunto con portici; e invece il piccone lo buttò giù, con tutti gli altri edifici!

motori49

non sono riuscito a scoprire dalla guida di Torino del 1915 di chi sia l'officina meccanica auto e moto che si vede sulla destra
negli anni 50 c'era un meccanico moto nella casa d'angolo con c/so Chieri e il proprietario era un certo Veglio ex passeggero sidecar del pilota Merlo vecchio concessionario Gilera

Danilo Tancredi

[QUOTE=maxy65;110286034]esplorando nello scatolone di negativi di mio nonno trovo questa foto. L'anno è approssimativamente il 1946, ci sono i bisnonni, la nonna, mia madre e le mie zie.
Alle loro spalle il ponte di Altessano, che permetteva alla strada di Lanzo di scavalcare lo Stura per raggiungere Borgaro - Caselle - Lanzo più o meno all'altezza dell'attuale ponte della tangenziale a San Marchese.
Il ponte di Altessano fu abbattuto da una piena un'estate d'inizio ani '70 e mai più ricostruito


Il ponte crollò sabato 14 luglio 1973.

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Censin

Infatti, causò due vittime, su un'auto che passava durante il crollo e cadde nel fiume.
Il crollo interruppe anche l'acquedotto del Pian della Mussa, che passava sul ponte, interrompendo il rifornimento della preziosa acqua di fonte alla città; visto che il ponte non è più stato ricostruito, chissà dove passa ora l'aquedotto...

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turtu63

‎Daniele Cordone‎ . Torino sparita su facebook
1920 circa – via Duchessa Jolanda dall’inizio col corso Principe Oddone (come si chiamava allora), oggi corso Inghilterra.
Il tram, la motrice 158 della serie “151-175” costruita nel 1911, tiene ancora la sinistra.
Le “stelline” verdi confrontano lo sviluppo dello stesso platano in quasi cento anni.
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Breus

Salve.

Ho finito di leggere “Quando l’automobile uccise la cavalleria”, di Giorgio Caponetti, Marcos y Marcos: godibilissimo e consigliatissimo. Si ambienta in gran parte a Torino fine Ottocento e anni ’50.

A pagina 51, scrive: “La Dora divide la città: di qua c’è Torino, quella bella squadrata, con i palazzi settecenteschi e i viali alberati. Di là c’è il borgo Dora, leggermente più in basso, in fondo ad una discesa quasi impercettibile … Un piccolo canale, il canale degli Schiavoni, più che altro una fogna a cielo aperto … Ei il Balòn, il mercato dei poveri”.

Il tema è ripreso a pagina 420: quando cita un articolo di giornale in cui si dà la notizia che una giovane madre si è suicidata nel canale degli Schiavoni, aggiungendo “Il canale degli Schiavoni è una gora, in parte ricoperta per far passare il nuovo Ponte Mosca, che attraversa il quartiere Balùn”.

Ho interpellato Google, che mi ha risposto così: http://www.balon.it/Nd%C3%B4ma-al-Sa...s/page_20.html

Alla luce di quest'ultimo si tratta del canale dei Molassi, ma francamente a Torino toponimo così veneziano non l’avevo mai visto, né sentito.

Che ne dite?

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I.M.H.O.

Modestino Balabam

Osservando bene questa foto del 1885 del monumento a Cavour in piazza Carlina ho notato la presenza di una colonna che in tutte le altre fotografie della piazza in circolo non vi è presenza.



Credo che risalga ai tempi dell'inaugurazione del monumento stesso, nel 1873, e per qualche ragione non durata (pare non l'unica) per molto tempo.

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Censin

Se ne era già parlato: i binari tranviari su via Duchessa Jolanda, percorsi dalla linea 3, scomparvero nel 1960, quando venne demolita la passerella metallica pedonal-tranviaria che scavalcava la ferrovia a Sud della stazione di Porta Susa, in corrispondenza della via; demolizione resa necessaria dall'elettrificazione in cc della linea per Milano, con conversione da trifase a cc del tratto fino allo scalo Dora, in quanto la ridotta sezione della passerella non consentiva la posa della catenaria dello standard FS in cc (mentre la precedente linea trifase non aveva catenaria, quindi occupava meno spazio in altezza).
Al posto della passerella, venne installato il cavalcavia stradale rimasto fino ai recenti lavori di interramento e ristrutturazione di Porta Susa, privo però di binari tranviari; il 3 da allora venne istradato per corso Francia - piazza Statuto - corso San Martino fino alla soppressione della linea nel 1982.

Censin

Dall'Almanacco piemontese, ho appreso (riportato dal libro di Alberto Viriglio Torino e i torinesi) che anticamente in piazza Carlina si teneva il mercato del vino; presumibilmente prima dell'erezione del monumento (lo stesso Viriglio, che scrisse il libro nel 1898, diceva "Ai miei tempi si andava in piazza Carlina (era lì il mercato del vino)", citandolo come fosse un ricordo di gioventù).

Censin

Infatti, ho sempre sentito parlare del canale dei Molassi, ma mai di un canale degli Schiavoni, meno che mai in quella zona!

Oscaruzzo

C'erano anche quattro tettoie. Mi auto-cito:

Danilo Tancredi

Il muro (residuo) di confine della proprietà Arbaudi - Piazza Manno - Torino

Sovente si è parlato della Tenuta Arbaudi, quindi di Villa Gioia e Cascina Gioia, quando esistevano, dalle parti di Piazza Manno (corso Grosseto) a Torino. Il residuo muro di confine della proprietà Arbaudi, è visibile da Piazza Manno, nel tratto che separa Via Cuniberti da Via Arnò. Da più attenta analisi, tale mutuo residuo pare interrompere precisamente l'esistente Strada della Perussia. L'asse di percorrenza è del muro proprio quello. Strada della Perussia è "prima" e "dopo" il muro in oggetto.

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Breus

Per noi quel muro è sacro più del muro del pianto per gli ebrei, vero Ico e Fabry ?

Povera piazza Carlina! Nata per far concorrenza al place Royale (S. Carlo) ha finito per ospitare un mercato, il Ghetto e l'albergo di Virtù. (Ed oggi è poco più che una rotoanda).

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I.M.H.O.