Censin

Anche questa foto si riferisce al Lido Savoia; si vede infatti sullo sfondo il campanile della chiesa parrocchiale del Pilonetto.

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Censin

Le guerre non c'entrano granchè; il problema è l'inquinamento del fiume, che dagli anni 60 - 70 è aumentato diventando proibitivo per la balneazione!
Nel dopoguerra, tutte le spiagge e lidi erano ancora in attività; negli anni 50 passai moltissimi pomeriggi estivi (e anche qualche mattinata) al lido Spezia, al fondo del corso omonimo (all'altezza di dove ora è l'imbocco del tunnel), attrezzato dal Comune nel dopoguerra con toilette, docce e cabine, così come lo era stato il lido Millefonti, proprio dirimpetto al Barbaroux sulla riva cittadina (scomparve nel 1959 - 1960 per far posto a Italia61); lo Spezia rimase attrezzato e frequentato fino a metà anni 60, poi le attrezzature vennero rimosse, ma c'era ancora chi lo frequentava nel 1968.
Ora, sui pochi impianti rimasti lungo il fiume, il bagno si può fare soltanto in piscina.

Censin

Va anche ricordato che, almeno fino all'immediato dopoguerra, il bagno nel Po o nel Sangone o negli altri fiumi era quasi...una necessità! Fino agli anni 40 gli alloggi dotati di vasca da bagno o doccia si contavano sulle dita di una mano; salvo chi poteva permettersi di andare ai bagni pubblici a gestione privata, per la maggioranza restavano solo i bagni comunali, ambienti piuttosto squallidi quando non peggio! Almeno d'estate c'era il modo di potersi lavare nei fiumi senza troppi problemi.
Non solo bagni e docce, ma anche i gabinetti privati negli alloggi erano una rarità! Quasi sempre nelle case di ringhiera vi era una sola "ritirata" al fondo del ballatoio, per tutti gli inquilini dello stesso; specie d'inverno, era spettacolo abituale trovare in cucina i bambini più piccoli col sederino al vento, seduti sul vasino, non potendo ancora servirsi del gabinetto in comune.

tainki21

Io nutro il dubbio che non sia aumentato l'inquinamento ma la coscienza igienica e poi ambientale. D'altra parte le fogne buttavano direttamente in fiume senza filtro alcuno da sempre. Insomma ci siamo imborghesiti, infatti gli immigrati non disdegnano tuffarvisi ancor oggi, e nel Gange ci si tuffa eccome

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Censin

Infatti, tutti i lidi attrezzati erano nel tratto a monte del fiume, dal ponte delle Molinette in su, proprio per evitare la maggior parte di questi scarichi.

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ricordo ancora quel GP del Valentino, l'ultimo tenutosi, visto che dall'anno successivo tutte le case costruttrici lo "disertarono" costringendo gli organizzatori a sospenderlo.
Per il povero Ascari fu probabilmente l'ultima vittoria, visto che pochi mesi dopo perse la vita su un'altro circuito (precisamente il 26 maggio a Monza, durante prove).

https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Ascari

tainki21

In realtà tutti e due servono per capitalizzare tanti immobili redditizi e concentrare le spese in un unico edificio che abbia costi di esercizio ridotti e più facili da gestire, niente di nuovo, lo stanno facendo tutti, da Unicredit a Apple, poi il bello è che uno lo fa per risparmiare e poi viene visto come uno spendaccione.
Anche il comune trasloca in un grattacielo, che dovrà essere recuperato e costerà più che farlo nuovo....

Censin

Dovrebbe essere l'attuale sede dello Studio Testa.

Toro1958

Velodromo Umberto I (da William Santarelli su FB)

"Il velodromo Umberto I fu uno dei primi velodromi costruiti in Italia. Si trovava nel quartiere Crocetta e mutuava il nome dal corso su cui si affacciava, intitolato all'allora Re d'Italia Umberto I; oggi tale corso non si chiama più corso Umberto I, ma corso Duca degli Abruzzi. Più precisamente, la struttura era collocata all'incrocio fra il corso citato e l'attuale".

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turtu63

fiat 600 multipla in versione "estiva"in servizio a italia '61
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oggi però è targata BS Brescia ... sì che è sparita da Torino ... eh eh eh ...

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Parco Ruffini

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Stabilimento Proiettili - Via Caserta

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Censin

[QUOTE=Censin;134374009]Va anche ricordato che, almeno fino all'immediato dopoguerra, il bagno nel Po o nel Sangone o negli altri fiumi era quasi...una necessità! Fino agli anni 40 gli alloggi dotati di vasca da bagno o doccia si contavano sulle dita di una mano; salvo chi poteva permettersi di andare ai bagni pubblici a gestione privata, per la maggioranza restavano solo i bagni comunali, ambienti piuttosto squallidi quando non peggio! Almeno d'estate c'era il modo di potersi lavare nei fiumi senza troppi problemi.
Non solo bagni e docce, ma anche i gabinetti privati negli alloggi erano una rarità! Quasi sempre nelle case di ringhiera vi era una sola "ritirata" al fondo del ballatoio, per tutti gli inquilini dello stesso; specie d'inverno, era spettacolo abituale trovare in cucina i bambini più piccoli col sederino al vento, seduti sul vasino, non potendo ancora servirsi del gabinetto in comune.[/QUOTE
Eccone un esempio, comune a tantissimi



Volevo aggiungere, se non vado troppo OT, un ricordo personale: nel 1981, per motivi di lavoro, dovetti andare in un alloggio di ringhiera, in uno stabile nel cuore di borgo San Paolo (era a due passi da piazza Sabotino); già l'edificio era piuttosto degradato, l'androne e le scale sporchi e maleodoranti; giunto al piano, percorsi tutto il lungo ballatoio; l'alloggio era proprio al fondo, accanto al gabinetto in comune che spandeva i suoi effluvi. Entrai nella piccola cucina, piuttosto squallida, con pensili, frigo, tavolo e sedie dei più economici, ma...sorpresa! al fondo, un televisore a colori ultimo modello, 26 o 27 pollici (il massimo nell'epoca dei tubi catodici), sormontato da un orologio al quarzo. Mi venne in mente la definizione che Pasolini negli anni 60 aveva dato dell'Italia del "boom": "Un tugurio, i cui abitanti si sono comprati la televisione".; e anche quello che diceva una mia ex capufficio ogni volta che le cronache annunciavano atti di terrorismo, rosso o nero, o altri episodi eclatanti di cronaca nera: "Siamo un paese cresciuto troppo in fretta!".

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Questi mezzi, oltre che a Italia61, prestarono servizio anche a Flor61 al Valentino; assieme alle Ape carrozzate per trasporto passeggeri.



Il modello di allora dell'Ape aveva però un solo fanale centrale.

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Torino Esposizioni

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bube

Allora rinfresciamoci nel Po:il lido savoia aveva lo scivolo e Martini lo sponsorizzava,costituito da salone centrale e due ali laterali con i servizi ,Il lido Barbaroux +o- opposto era costituito da un lungo basso fabbricato con un salone alla estremita dx ,due scalette permettevano di scendere i circa 3 metri dal fabbricato a livello della spiaggia sul fiume ....

ttpwwwPIgROSS,it http://i.imgur.com/mEHMiO2.jpg
Ricevuto X vnner

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.

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Toro1958

Stessa angolazione dell'immagine sopra, ma ripresa da un aeroplano: si vede molto bene tutta la zona tra i Poveri Vecchi e lo scalo del Lingotto (... quanti prati ... la cartolina "è viaggiata" nel 1961, ma sicuramente e di qualche anno precedente).

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Ferrovia di Rivoli ...

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Stampa del 1891

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