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#13881 | |
Registered User
Join Date: May 2014
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vorrei segnalare (se non è già stato fatto in passato) l'ubicazione di un rifugio antiaereo della mia zona, credo conosciuto solo dai vecchi residenti. E' situato al fondo del parco Michelotti, a fianco della scalinata che porta al ponte Regina Margherita. Qualcuno possiede delle foto di quando era "operativo"? grazie!
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#13882 | |
Registered User
Join Date: May 2014
Posts: 32
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Sempre curiosando nel mio quartiere, ho trovato semi-nascosta questa targa stradale. Non sapevo che Corso Casale, per un certo periodo (molto breve, credo) fosse stato intitolato a Italo Balbo.
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#13883 | ||
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
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http://www.archiviolastampa.it/compo...0004_24919420/
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#13884 | ||
Registered User
Join Date: May 2014
Posts: 32
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#13885 | ||
Registered User
Join Date: Jul 2008
Location: Torino
Posts: 4,408
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Via Oneglia doveva essere il vecchio nome di via Biglieri (non ho qui con me la mappa del 1935, ma stasera verifico), quindi la struttura poteva trovarsi nel lato di nordest di piazza Giacomini. Potrebbe involontariamente trattarsi di quella struttura citata da Censin pochi post fa: Quote:
Last edited by FaseREM; June 6th, 2014 at 02:43 PM. |
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#13886 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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![]() Quello dei mutilati e invalidi per causa della guerra fu uno dei problemi più gravi che ci si trovò ad affrontare dopo la fine del conflitto; lo stesso sorgere del fascismo, fino alla Marcia su Roma, fu assai alimentato dalle frustrazioni di chi, tornato a casa mutilato nel corpo e nella mente, non riusciva più a reinserirsi nella vita civile, con la sensazione di essere stato abbandonato da quella Patria che prima l'aveva mandato al fronte, e ora lo lasciava a sè stesso. Non a caso, molti fascisti della prima ora, e più convinti sostenitori del regime, furono proprio mutilati e invalidi di guerra. |
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#13887 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Dalla stessa cartina, vediamo anche come si presentava la zona delle Molinette, prima della costruzione del grande ospedale Policlinico (inaugurato dieci anni dopo)
![]() sia corso Bramante, che il ponte sul Po, erano appena progettati (il tram 2 ancora percorreva via Cellini), essendo appena stata abbattuta la cinta daziaria sul cui tracciato nacque poi il corso; si noti anche, sul Po, l'isolotto di Armida, ben conosciuto dai frequentatori del fiume per bagni o attività remiere, scomparso appunto con la costruzione del ponte, alla fine di quel decennio. via Demonte corrisponde all'attuale via Genova; via Genova allora era ancora centrale, l'attuale via San Francesco d'Assisi; la dedica al santo (essendo la via in cui sorge la chiesa a lui dedicata) data alla sua nomina a patrono d'Italia, nel 1931; alla città della Lanterna venne così dedicata quella via periferica, mentre alla cittadina del Cuneese venne intitolata un'altra stradina sempre in Barriera di Nizza. La via Molinette corrisponde invece all'attuale via Abegg; intitolata dopo la costruzione dell'ospedale al filantropo e benefattore che, col dono del terreno appunto delle Molinette, ne aveva permesso la nascita. Interessante notare come via Ventimiglia si spingesse nell'area ora occupata dall'ospedale, fino appunto a via Molinette; e come esistesse, sulla stessa area, una via Centallo; attualmente, via Centallo è una via dell'Oltrestura. Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 05:10 PM. |
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#13888 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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#13889 |
guidotorinese
Join Date: Nov 2008
Posts: 439
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Leggo sulla guida di Torino di Editrice Taurinia del 1942 queste curiosità.
Museo Commerciale - via Mario Gioda, 28 Museo Industrie - Castello del Valentino Museo Internazionale di Agricultura e Bachicultura - via Monte dei Capuccini, 3 Museo Storico del Risorgmento - Palazzo del Giornale (Valentino) Acquarium - viale Stefano Turr Museo craniologico - via Po, 5 Museo della pesca - via Mario Gioda, 24 Museo nazionale del libro - via del Carmine, 14 L' elenco dei dentisti è lungo tre pagine e mezza, quello delle levatrici sette, e c'è pure un' Opera Pia del Baliatico, al 4 di via Saccarelli- |
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#13890 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
Posts: 1,863
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Mentre alle medie ero abbastanza vicino a scuola (10 minuti - un quarto d'ora) da poter andare a piedi, successivamente, all'ITIS, dovetti ricorrere al tram (fortunatamente una sola linea, visto che allora, nel 1962, la tariffa oraria non era nemmeno immaginata, e ad ogni salita a bordo si pagava un nuovo biglietto). Al primo anno, per avere la massima libertà di movimento, usai un tesserino multiplo da otto corse, senza limiti orari e scadenze, che in pratica "regalava" poco più di una corsa rispetto ai biglietti singoli di corsa semplice. Purtroppo, con gli aumenti tariffari dal 1/10/1963, tale tesserino venne soppresso, e passai ai tesserini "scolastici" che si ottenevano, dietro prenotazione, dalla segreteria della scuola; a raccogliere prenotazioni e soldi era il capoclasse, il quale, l'anno successivo, essendo sorti problemi e contestazioni per cui alla fine aveva "rimesso" lui dei soldi, rifiutò di farsi ulteriormente carico dell'incombenza. Fui costretto giocoforza a passare ai normali tesserini da quattro corse, col difetto che, essendo pensati per gli operai e impiegati non turnisti, avevano scadenze orarie rigide e uguali per tutti i giorni della settimana, mentre la scuola prevedeva orari variabili da un giorno all'altro, sia al mattino che al pomeriggio; dovevo quindi pagare il biglietto di corsa semplice per le corse non nell'orario del tesserino, con un esborso non indifferente e non sempre piacevole. Purtroppo, mi dovetti assoggettare a questo fino alla fine degli studi, nel 1967. Last edited by Censin; June 6th, 2014 at 08:53 PM. |
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#13891 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Ancora a proposito delle Tranvie Occidentali, ripropongo questa bella foto del capolinea tranviario di Pianezza, sul belvedere che si affaccia sulla vallata; spicca sulla destra lo splendido pino marittimo (ancor oggi esistente), che, oltre a dare una nota "mediterranea" alla cittadina, testimonia eloquentemente la mitezza del suo clima, che la fece prescegliere come soggiorno da molte famiglie agiate torinesi, che vi edificarono belle ville
![]() quando, nel 1930, i tram elettrici sostituirono i precedenti convogli a vapore, fu necessario allungare lo spazio per i binari di manovra, data la maggior lunghezza di motrici e rimorchi; fu necessario quindi traslare, con delicata operazione, da un lato all'altro del Belvedere l'antica chiesetta di San Sebastiano, che qui vediamo ritratta, col sottoscritto e suo padre, in quell'escursione del 1955 ![]() Col passaggio agli autobus, nel 1951, dopo breve tempo il capolinea della linea ormai automobilistica venne prolungato da Pianezza ad Alpignano; percorso mantenuto quando, nel 1989, anche l'autobus intercomunale venne soppresso ed al suo posto subentrò l'attuale bus 32. |
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#13892 |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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Nel dopoguerra, per coordinare e agevolare i lavori di ricostruzione dei tanti monumenti, infrastrutture ed opere pubbliche distrutte o gravemente danneggiate, venne istituito l'ERP (Ente Ricostruzione Postbellica), il quale sentì tra l'altro l'esigenza di sensibilizzare i giovanissimi al problema della ricostruzione e modernizzazione del paese. Vennero quindi messi all'opera vignettisti e fumettisti, i quali idearono il personaggio di Erpinotto, un adolescente che, sui suoi fumetti (distribuiti nelle scuole, oratori e altri luoghi frequentati dai ragazzi), invitava e accompagnava i coetanei alla visita delle opere in ricostruzione, sia monumenti che infrastrutture (ferrovie, strade, porti, centrali elettriche, ecc.);di questi fumetti ne circolavano ancora, se ben ricordo, nel 1953 - 1954.
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#13893 | |
Registered User
Join Date: May 2014
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#13894 |
United We Stand
Join Date: Oct 2009
Location: Torino
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#13895 |
Registered User
Join Date: Jul 2009
Location: (per ora) Spina 4
Posts: 1,662
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A proposito di cose belliche ( e dintorni );
un po' di tempo fa avevo postato un foto della casa del Marinaretto....... In quest' altra ( archivio Luce ) è decisamente gremita all' inverosimile: 14 Maggio 1939: l' attesa del passaggio dell' auto con Mussolini a bordo |
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#13896 | |
Registered User
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Location: Torino Bôrg dël Fum
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Negli anni dal 73 al 76, quando facevo le superiori al serale al S. Massimo, c'era un biglietto settimanale di quelli da obliterare a prezzo agevolato per studenti lavoratori, che si acquistava a scuola in segreteria. |
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#13897 | |
Registered User
Join Date: Apr 2011
Location: Torino Bôrg dël Fum
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#13898 | ||
Registered User
Join Date: Dec 2012
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http://www.contemporarytorinopiemont...tta-bombardata Personalmente, avendo in parte vissuto la mia infanzia negli anni del dopoguerra (primi anni 50), ricordo che i miei mi avevano messo costantemente in guardia dal raccogliere oggetti da terra, in particolare con la forma di penne stilografiche o matite; pare infatti che fossero state messe in circolazione moltissime penne - bomba, o comunque bombe camuffate con la forma di altri oggetti di uso comune.
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Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 08:22 PM. |
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#13899 | |
Registered User
Join Date: Dec 2012
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![]() Last edited by Censin; June 7th, 2014 at 08:28 PM. |
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#13900 |
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Location: Torino Bôrg dël Fum
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Quella delle penne bomba pare che fosse una leggenda.
In realtà esistevano le "matite esplosive", cioè detonatori a tempo in cui una fialetta di acido quando veniva rotta corrodeva un filo di diametro diverso secondo il tempo di ritardo desiderato. Venivano usate dai guastatori e furono fornite anche alla Resistenza. Qui un articolo trovato a caso su penne e giocattoli esplosivi http://www.anpi.it/media/uploads/pat...n.3-4_2014.pdf |
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foto, torino |
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