guidotorinese

Mio nonno materno era tranviere e mi raccontava di quando il capolinea del 22 era in piazza Pinturicchio, ora largo Fabrizi, e l' ultima casa era quella bassa subito dopo sulla destra, dove mi pare ci sia uno studio immobiliare e prima Casa Bill e prima ancora una trattoria toscana.

Invece mio nonno paterno lavorava all' AAM e mi raccontava di quando facevano lo scavo per piazzare i tubi dell' acqua in via Asinari dove c'è la chiesa, e il parroco, don Plassa, scherzava con loro dicendo che da sotto potevano vedere le gambe delle signore.

FaseREM

A proposito dei monumenti di piazza Castello, ho trovato i disegni del primo e secondo classificato per il monumento al Duca d'Aosta (La Stampa, 10 marzo 1935).



Col secondo classificato sarebbe stato più difficile praticare lo skate.

Barbatrucco

Già, più adatta come palestra di arrampicata!!!!!!

Barbatrucco

Questa sera mi girano i binari...



Pregasi notare il vecchio cinema tra Via Monginevro e Via Di Nanni (all'epoca Via Villafranca). Lo conosciamo tutti come Eliseo, dopo il restyling "littorio". All'epoca era il mitico Cinema Brovetto (dal nome dei proprietari, due fratelli).
A proposito: URGE affrontare il discorso dei vecchi cinema spariti (anche perchè sono scomparsi quasi TUTTI............).
Prometto di dare qualche contributo interessante nei prox post.

bube

Ho 5 minuti e comincio per quel che so'

Dal 1970 fino a circa il 75 ho abitato "dentro" il cinema Continental in v Nizza HA hA!
Questo cinema faceva parte di una societa' che gestiva 3 cinema ,credo storici, di torino ;storici anche per motivi architettonici secondo me ...ma non e' che sia un gran giudice in queste cose.
I cinema erano il Colosseo ,il Piemonte e quello ricordato in precedenza, a questi bisogna aggiungere quello in v. Sacchi (prima del luce rossa),mi pare Alexandra solo in gestione e non di proprieta' della societa',e successivamente ,per un certo periodo,quello che forse e' stato forse il cinema piu' grande ,e molto ben progettato ,di Torino, in c potenza ;chi ha voglia puo vedere sul sito della Stampa le programmazzioni dei film nel periodo 70-80 e notare che i film in alcuni casi erano proiettati in sequenza ,e anche in contemporanea, dalle sale in questione.
Mi fermo qui e per ulteriori dettagli vedo se c'e' spazio successivamente.
In v, Nizza attorno al Lingotto fiat e sottopasso c'era un altro cinema di proprieta' della parrocchia e dovrebbe aver proiettato fin verso il 1970 regolarmente per poi diventare solo teatrino della parrocchia pur essendo piuttosto capiente,mi pare intorno ai 350-400 posti e non male come acustica ecc ecc.Nel cinema dov'ero io arrivava il loro bollettino ANIC-AGIS mi parea nome Italia o robe del genere, ma il cinema Italia mi pare che fosse in realta'quello all'inizio di v. Nizza p. Carducci poi rilevato da Gipo ,per cui forse e' un ricordo sbagliato.
Sempre in zona avevo ricordato del cinema in P Bengasi, mai aperto, e poi diventato mobilificio negli anni 70.
Saluti devo andare.
BB

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Ulteriori tagli all'assistenza.Una firma per aiutare noi stessi.
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michele.x

Ho cercato in giro, su google le foto del sottopassaggio che c'era davanti a Porta Nuova/piazza Carlo Felice, con i negozi che c'erano dentro. C'era un negozio di borse e pelletteria vero?

Se per caso quacunao avedde una vecchia foto da postare qui del sottopasso, mi farebbe un piacere!

giuanin suiru

[QUOTE=Barbatrucco;88719567]Ottobre 1955: in Borgata Lesna arriva finalmente il tram! Fu infatti prolungata la linea 5 (proveniente da Sassi). Poi fu sostiutuito dal 3 (proveniente da Monterosa).
Siamo in Via Monginevro all'intersezione con Via Bionaz; quella sulla sinistra è la Cascina Lesna, il cui rustico fu demolito successivamente per far posto all'orrida chiesa della Madonna della Guardia, mentre il civile sopravvive all'interno del cortile della chiesa con funzioni di oratorio.



mia cugina si sposò nell'aprile '62 e andò ad abitare in condominio appena terminato in via ozieri;
andavo a trovarla assieme a suo papà, e mio zio, tramviere in pensione dall'anno prima, e arrivavamo lì con il 5, ricordo...
(in anni successivi divenne possibile andare direttamente da parella a lesna con il bus 'p', poi '62'

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odio gli agnelli

giuanin suiru

io ricordo il rumore creato dai lavori per l'installazione dei binari;
abitavo in via capelli, vicino all'angolo con via bianchi, e il rumore arrivava forte fino a casa mia

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odio gli agnelli

giuanin suiru

mi associo al grido di riobasco

via passo del brennero era sterrata e a gobba d'asino, all'epoca

la fabbrica dentro cui c'era un maglio che faceva un gran baccano
(lo sentivo bene da casa)
qui pare già smantellata,
forse è già in fase di costruzione il supermercato,
inizialmente max-market, poi pam;
dirimpetto a ciò
la macelleria equina del sig. vacchin
(una contraddizione in termini
e un negozio di articoli elettrici poi acquisito
(quando scelse di lasciare la fiat e mettersi in proprio)
dal figlio del padrone di casa dove abitavo,
angelo serasso

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odio gli agnelli

giuanin suiru

chissà se tuo nonno tramviere conobbe mio zio tramviere, angelo zacchetti, andato in pensione nel '61 e residente in piazza campanella
(da pensionato si vide portare il capolinea del '22' sotto casa

in largo fabrizi andavo sovente, da piccolo, assieme ai miei :
abitavano lì loro compaesani e amici

di don plassa ricordo la tomba/sarcofago in marmo all'interno della chiesa,
fatta costruire proprio da lui, mi pare;
però il parroco più indietro nel tempo che ricordo io è il successore, don enriore; poi c'era un 'teologo' anziano, scorbuticissimo, don visetti;
ricordo anche una suora assai anziana, piccola
(a me ricordava un po' la 'strega nocciola'
che ci fece catechismo, una cinquantina d'anni fa...

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odio gli agnelli

Riobasco

Non credo, il Max Market fu costruito nel 1966-67, provocando anche l'avanzamento del capolinea del tram 4, che fu spostato in avanti sulla via Crevacuore, mentre in origine era proprio davanti all'attuale Pam, in via Salbertrand.
Di Angelo Serasso ricordo la moglie francese, magrissima esattamente come lui, mi dava sempre i cataloghi della Philips, bellissimi, pieni di illustrazioni (già a colori!) di giradischi (con cambiadischi, allora era quasi di serie), radio, televisori etc.etc.
Rimpiango quei tempi, se adesso GTT provasse a posare un binario in una via di Torino avremmo comitati vari, barricate, petizioni al sindaco

guidotorinese

E' possibile si conoscessero: mio nonno si chiamava Giovanni Saracco, era del 1899 e andò in pensione credo nel '59 o '60. So che aveva fatto per anni il servizio dei mercati.

Come non ricordare il tol Visetti, che negli anni dei preti in jeans e maglione continuava a portare talare e tricorno.
Era scorbutico coi bambini in gruppo che facevano casino, ma a tu per tu nel confessionale era come un nonno.

Breus

Mio racconta mio zio Mauro, che il cinema Italia si trovava proprio in corso Spezia angolo via Nizza.

Rammenta il vegliardo di aver assisitito ad un concerto, verso la fine dei Settanta, tenuto da un tipo di Asti che suonava il piano e cantava con voce roca. Pare facesse in realtà l'avvocato... il nome forse era Paolo Conte!? Nonostante il biglietto costasse meno di 1.000 lire la sala era mezza vuota. L'Astigiano ha cantato un po' e poi se ne è andato, ma pare che poi gli sia andata meglio...

giuanin suiru

si chiamava Bernadette, però non è più la moglie già da molti anni, ho saputo;
dei genitori di Angelo sentivo dire che "l'han fait 'l gran cun l'pan"

ovvero avevano fatto i soldi con il pane "a borsa nera" negli anni della guerra

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odio gli agnelli

giuanin suiru

nel '79 (io abitavo già a mondovì) questo sedicente avvocato venne a mondovì; tenne un concerto in un teatro parrocchiale, ambiente da un centinaio di posti; talmente piccolo che il concerto fu del tutto 'unplugged', non vi fu nemmeno bisogno del microfono; e io non ebbi difficoltà a sedermi in 1° fila, a pochissimi metri da lui

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odio gli agnelli

giuanin suiru

quasi coetanei, dunque : mio zio era del 1901, in pensione nel '61;
prima della guerra non so, nel dopo-guerra condusse sovente i tram della linea 6, anche del 5, talvolta del 22; da pensionato, andava frequentemente nel circolo annesso al deposito di via monginevro, a giocare a bocce, e tante volte mi portava con lui

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odio gli agnelli

giuanin suiru

Panetteria Serasso Giovanni


https://picasaweb.google.com/1136864...73541654008834

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odio gli agnelli

giuanin suiru

Casa Bill non c'è più ?

ci lavorò il più giovane dei miei ex-cognati a metà degli anni '70,
ci andavo in quel periodo

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odio gli agnelli

snowtura

[QUOTE=Barbatrucco;88692070]Mi chiedevo come mai la porta d'accesso Est del Castello sia stata murata... qualcuno me lo sa dire?

Barbatrucco

Scusate l'ignoranze e la curiosità, ma cos'è Casa Bill?