mmanisse

La scuola della mia adolescenza negli anni 80..

mmanisse

https://www.youtube.com/watch?v=ApoepxITStQ
In questo video ripreso nella cabina macchinisti, si vede tutto il tricerone ormai sparito. Torino/Ferrovia sparita

Icopix

Via Borgo Dora



http://goo.gl/maps/csL3f

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giuseppe tubi

Domenica mattina in Via Po mi sono imbattuto, per la prima volta, nelle Pietre d'Inciampo posate in memoria dei deportati. A Torino sono le prime, ma in Europa sono già 50mila.
È molto toccante, soprattutto quando si legge che è una persona che non è più tornata.



Nel Giorno della Memoria, ricordando tra tutti anche i tanti torinesi spariti nel vortice della barbarie, vorrei proporre l'ascolto di una canzone che mi commuove sempre
Auschwitz

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Toro1958

[QUOTE=Modestino Balabam;116777473]Rimanendo sempre in corso Peschiera, a pochi passi dalla Cisitalia si alternarono da prima la Fabbrica Automobili societa' Gio. Ansaldo & C. e dopo la Società Viberti.



Nel 1918 la Società Anonima Giovanni Ansaldo di Genova, dei fratelli Pio e Mario Perrone, era il più potente complesso metalmeccanico italiano. Con i suoi trenta stabilimenti sparsi in Piemonte e in Liguria produceva navi, aeroplani, materiale ferroviario, armi e munizioni. Gli altiforni di Aosta lavoravano il ferro proveniente dalle miniere di Cogne; le acciaierie di Cornigliano Ligure producevano corazze; a Sestri Ponente e a Voltri erano in attività due cantieri navali. Già prima che il lavoro per le imprese militari si esaurisse, qualche mese prima della fine della Prima Guerra Mondiale, l’Ing. Guido Soria, Direttore delle Officine Ansaldo motori aeronautici, aveva suggerito al Presidente del gruppo, Pio Perrone, di iniziare uno studio tendente alla riconversione degli stabilimenti da attrezzature militari ad automobili.
L’idea è accettata, e il prototipo è pronto nell’agosto del 1919. La nuova sezione va ad occupare l’area del cantiere aeronautico n° 3 a Torino, in corso Peschiera 249. A capo è posto lo stesso ingegnere Soria. Nel settembre del 1920 tutte le attività si concentrarono in corso Peschiera a Torino dove era cessata completamente l’attività aereonautica: iniziano le consegne del modello 4, vettura medio-leggera equipaggiata con un motore ad albero distribuzione in testa, alquanto raffinata, che sfruttava bene i rapporti volumetrici. Una caratteristica peculiare della vettura era la estrema robustezza ed affidabilità tanto da guadagnarsi nel grosso pubblico il detto “forte come una Ansaldo” (parlando anche di uomini o di qualunque altra cosa). Non ebbe grossa accoglienza, come si sperava, a causa della scarsa ricettività da parte del pubblico.
Alla fine dell’anno l’Ansaldo era ormai una realtà nel panorama automobilistico italiano ed europeo: tuttavia, la capacità produttiva degli stabilimenti era ancora limitata (300 vetture in un anno) e i costi di produzione molto alti. Nel 1922 l’Ansaldo intera fu coinvolta nel dissesto della Banca Italiana di Sconto, che ne era la principale azionista. Nel marzo 1923 i nuovi padroni dell’Ansaldo cedettero la società Ansaldo Automobili (costituitasi all’inizio del 1921 per garantirsi sufficiente libertà d’azione dalla casa madre) ad un gruppo finanziario varesino che la rifondò. Per tutto il 1923 la produzione del modello 4 continuò, e il buon andamento delle vendite permise qualche ottimismo. L’anno successivo al modello 4 si affiancò il nuovo 6 cilindri di due litri che sarebbe durato fino al 1928.
Furono anni di lavoro a pieno ritmo, e di crescita del capitale sociale, fino al 1926, quando il bilancio si chiuse con un pesante passivo. L’azienda attraversò travagliate ed oscure vicende finanziarie, che portarono a forti dissensi tra gli amministratori e ad una distribuzione del capitale azionario. A questo si aggiunsero i pesanti contraccolpi della crisi americana del 1929, che fu letale nonostante l’uscita di modelli raffinati come la Tipo 18 e la Tipo 22. Nel 1930 vi fu l’incorporazione con il Ruotificio Italiano di Torino, ma l’anno dopo le azioni precipitarono. A poco valse l’entrata in gioco della OM (che rilevò definitivamente l’azienda nel 1943) e la nascita della CEVA nel 1932, (Costruzione e Vendita delle Vetture Ansaldo): ormai l’attività era irrimediabilmente compromessa: le vendite non arrivano ed alcuni autotelai rimangono nei depositi fino al 1936 quando rileva tutto la Viberti.




L'unico edificio industriale rimanente del grande complesso Ansaldo di borgo San Paolo è quello situato in C.so Racconigi in corrispondenza del mercato.

Oggi: https://www.google.it/maps/place/Cor...!6m1!1e1?hl=it

P.S. Copio paro paro da internet, ma non intendendomi assolutamente di tram, lascio ad altri ogni commento:
"Ancora sul capolinea della 12.
Il capolinea della linea 12 era in C.so Peschiera angolo Via Sagra (Sacra) di San Michele ed era al servizio dei lavoratori delle Officine Aeronautiche Ansaldo, situate in C.so Peschiera, lato sud, fra i Corsi Montecucco e Brunelleschi. Il capolinea figura già su una mappa Paravia del 1919, le officine si insediarono nel 1917.
Le officine Ansaldo erano raccordate alla linea ferroviaria di Modane in corrispondenza dello Scalo San Paolo con un lungo binario all'epoca posato in mezzo ai prati e dal portone sul Cso Peschiera usciva un altro binario in direzione C.so Francia. Sulla mappa in mio possesso non risulta il collegamento con la tranvia di Rivoli ma è probabile e logico che vi fosse"

Toro1958

anni '50 (penso sia 'nuova' ...)

Pupi11

Grazie per le info! Ma finchè non vedo non ci credo ancora
PS: Chiedo venia per l'OT

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Toro1958

... altra del canale Michelotti, però a 'colori'

Toro1958

Nel 1837 nacque la Compagnia per l'illuminazione a gas della città di Torino, costituita con capitali francesi e torinesi. L'officina per la produzione del gas necessitava di una sede con caratteristiche precise: almeno trecento metri di distanza dall'abitato, grande disponibilità d'acqua, vicinanza alle strade dalle quali giungevano i rifornimenti di carbone che arrivavano dal porto di Genova su carri trainati da cavalli. Venne scelto un terreno nelle vicinanze di Porta Nuova, all'epoca al di fuori dei confini della città, e il progetto venne affidato all'architetto Carlo Gabelli e all'ingegner Gautier.
Dopo gli accordi con il Municipio per la posa delle tubature nel sottosuolo, cominciarono i lavori di costruzione dell'officina del gas, che era composta da un edificio principale per gli uffici della Compagnia e le abitazioni del personale di pronto reperimento, dai depositi di combustibile, dai macchinari per la distillazione del gas dal carbone e dai gasometri per la conservazione e la distribuzione. Nel 1839 entrò in funzione la prima conduttura, che passava sotto piazza del Re (l'attuale piazza Carlo Felice), percorreva Via Roma vecchia fino a piazza Castello dove si biforcava: da un lato Via Doragrossa (Via Garibaldi), dall'altro Via Po fino a Piazza Vittorio.
A cavallo tra '800/'900 lo stabilimento fu smantellato e venne avviato un programma edilizio.( i resti della 'fabbrica' si trovano ora inseriti in un complesso residenziale di fine '800, nell'isolato tra Corso Stati Uniti, Via San Secondo, Via Sacchi e Corso Montevecchio). Nel 1972, in occasione della costruzione di un nuovo stabile, sono state rinvenute le fondamenta dei gasometri.

Edificio all'angolo tra Via Camerana e Corso Stati Uniti con antica denominazione "Via del Gasometro"

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Oscaruzzo

A proposito di vie che hanno cambiato nome: in corso Francia c'è ancora almeno una targa "corso Gabriele D'Annunzio"



e qui c'è un "Corso Parigi"


(immagine presa da qui http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=10824 )

su una delle colonne del cavalca-ferrovia di corso Dante, di fronte a via Mario Pagano







Chissà se ce ne sono altre...

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Toro1958

Segnalo questo link, penso aggiornato ed esauriente, con i nomi di vie e corsi cambiati negli anni:
http://it.wikipedia.org/wiki/Stradar...nimi_scomparsi
... possiamo iniziare di qui ...... però mentre cercavo le vie con nomi cambiati mi è capitato a 'tiro' anche questo elenco (il primo nome è quello attuale, seguono in ordine inverso di tempo le denominazioni cadute in disuso e sostituite o aggiornate):

VIE
Accademia Albertina-contrada dell'Arco-della Posta dei Cavalli-del Collegio delle Province
Accademia delle Scienze-rue de l'Academie-contrada del Collegio dei Nobili
Alfieri Vittorio-contrada di San Carlo-del Peso del fieno-delle Cappuccine
Andreis Vittorio-contrada del Fiando
Arcivescovado-rue de l'Arsenal
Arsenale-contrada di San Tommaso-degli Argentieri-di Jena-di Casa Viale
Artisti-contrada di San Luca
Assarotti Ottavio-contrada del deposito di San Paolo
Barbaroux Giovanni-contrada dei Guardinfanti o Gardes-Enfants-della Madonnetta o Madonnina-del Condotto-dei Serraglieri-di San Francesco-della Misericordia
Barolo (di) Giulia-contrada dei Macelli-della Speranza
Basilica Mauriziana-contrada di San Paolo
Battisti Cesare-contrada delle Finanze-del Giardino del Principe-dell'Anitra-di Palazzo Graneri
Bava Eusebio-contrada di San Massimo-del Moschino-della Sollecitudine
Belfiore-contrada dei Fiori
Bellezia Francesco-contrada della Dogana Nuova-des Macons
Berchet Giovanni-contrada dei Pasticcieri
Bertola Antonio-contrada della Barra di Ferrro-dei Due Bastoni(o Bastioni)-del Gambero o del Gambaro o de L'Ecrevisse-di Sant'Anselmo-della Doiretta
Berthollet Claudio-via Bellini
Bligny-via Marna-contrada delle Scuole
Bogino Giambattista-contrada degli Ambasciatori o des Ambassadeurs-del Ghetto
Bonafous Alfonso-contrada del Corso-della Salera
Bonelli Franco-contrada dei Fornelletti-Pusterla
Botero Giovanni-contrada del Fieno o du Foin-des Papetieres-dei Berrettai-di Santo Stefano-dei Gesuiti
Calandra(fratelli)-contrada del Belvedere
Camerana Giovanni-contrada del Gazometro
Cappel Verde-contrada delle Tre Picche-dello Spirito Santo
Carena Giacinto-contrada del Canale
Carlo Alberto-contrada della Madonna degli Angeli o des Anges-delle Dogane-delle Gabelle-della Posta-degli Uffizi-dell'Annunziata
Carmine(del)-via Campana-contrada di Porta Susina
Cavour(di) Camillo Benso-contrada dell'Arcivescovado-dell'Esagono-di Austerlitz
Consolata(della)-rue Paysanne
Conte Verde-contrada delle Fragoleo des Fraises-delle Maschere-dei Mascara
Corte d'Appello-contrada della Dogana Vecchia-dle pate-rue de France-del Senato-di piazza Susina
Cittadella(della)-viale della Cittadella
Des Ambrois Luigi-contrada del Moro
Egidi Pietro-vicolo di San Lazzaro
Garibaldi Giuseppe-contrada di Doragrossa-rue du Montcenis-Decumano-Decumanus Maximus
Giacosa Giuseppe-contrada Burdin
Gioanetti Vittorio-viale del Monte-rue du Debarquement
Giolitti Giovanni-via Mario Gioda-contrada dell'Ospedale o de l'Hopital-rue de la Bourse
Giulio Ignazio-contrada delle Ghiacciaie-del Fortino-del Principe Eugenio
Gramsci Antonio-via XXIV Maggio-contrada dei Carrozzai
Lagrange Luigi-contrada dei Conciatori o des Courroyeurs-de l' Academie
La Salle Giambattista-contrada della Fucina
Lombroso Cesare-contrada dell'Orto Botanico
Magenta-contrada della Ginnastica
Maria Adelaide-vicolo della Consolata-del Settentrione
Maria Vittoria della Cisterna-contrada di San Filippo-del Soccorso-di Marengo-dei Tintori-di piazza Carlina
Martiri della Libertà-via Martiri fascisti
Mazzini Giuseppe-contrada di Borgonuovo
Mercanti-rue des Drapiers-Celeste-contrada di San giuseppe
Milano-contrada d'Italia-di Porta Vittoria-di San Michele-di Porta Palazzo
Mille(dei)-contrada di San Lazzaro
Montebello-contrada del Cannon d'Oro
Monte di Pietà-contrada di Santa Maria di Piazza-dei Due Buoi-della Caccia-di San Tommaso
Morgari Oddino-contrada del Pallamaglio
Noè Carlo-contrada degli Orti
Orfane(delle)-contrada di San Dalmazzo-del Rosario-rue de l'Aqueduc-di Porta Pusterla-delle Serafe
Palazzo di Città-vicolo di San Lorenzo-contrada dei Panierai o des Vanniers-de la Commune-della Volta Rossa
Pescatore Matteo-contrada dei Pescatori
Piave-contrada del Deposito di San Paolo-di Sant'Isidoro-dei Pazzarelli
Plana Giovanni-contrada dei Ripari
Po-contrada di Po-rue de l'Eridan
Pomba Giuseppe-via A.Lamarmora
Porta Palatina-contrada dei Cappellaio o des Chapeliers-dello Spirito Santo-delle Torri-delle Quattro Pietre-Cardo Maximus
Principe Amedeo-contrada del Teatro d'Angennes-della Verna o dell'Averne-dei Marolles o dle Marole-rue Tilsitt-del Putetto-di Palazzo Carignano
IV Marzo-contrada della Corona Grossa-del Cappel d'Oro-dei Pellicciai-des Cordonniers-delle Fragole
Rattazzi Urbano-via del Valentino
Roero di Cortanze-contrada della Cavallerizza
Roma-contrada di Porta Nuova-rue Pauline-du Mont Viso-Nuova
Rosine (delle)-contrada di San Giovanni di Dio
Rossini Gioacchino-contrada dell'Ippodromo-della Posta dei Cavalli-rue Friedland-des Invalides
Santa Chiara-contrada della Basilica-rue Chinoise
Santa Teresa-rue de la Citadelle-della Cittadella
Sant'Agostino-contrada dei Santi Giacomo e Filippo-degli Stampatori-della Camera dei Conti
San Dalmazzo-rue Valaisenne
San Domenico-contrada delle Figlie dei Militari o des Filles des Militaires-del Partitore
San Francesco da Paola-contrada della Meridiana-rue d'Arcole-di San Michele
San Francesco d'Assisi-via Genova-contrada di San Martiniano-di San Rocco-dello Studio-di San Gregorio
San Massimo-contrada di Santa Pelagia-del Cannon d'Oro-dell'Ospedale(Ospizio di Carità)
San Pietro in Vincoli-contrada del Cenotafio
San Tommaso-contrada degli Argentieri-rue des Orfevres-dei Sette Poggioli-di Casa Viale-della Missione
Stampatori-rue du Correctionnelle
Tasso Torquato-contrada di San Pier del Gallo-de Curte Ducis
Valerio Lorenzo-contrada dei Bagni
Vanchiglia-contrada del Progresso
Vasco(fratelli)-contrada di San Francesco da Paola
XX Settembre-contrada della Provvidenza o de la Providence-della Visitazione-del Seminario-delle Scuderie Reali-rue du Museum-di San Maurizio-della Rosa Rossa-del Trincotto Grondana
Verdi Giuseppe-contrada della Zecca-rue du l'Athenee o du Lycee-dell'Accademia
Viotti Giambattista-contrada della Palma-del'Anello d' Oro-dei Canestrelli
Virginio Vincenzo-contrada dell'Università
CORSI
Bolzano-Pietro Micca
Cairoli(fratelli)-Lungo Po
D'Azeglio Massimo-viale dei Tigli
Galileo Ferraris-Giuseppe Siccardi
Giulio Cesare-Ponte Mosca-strada d'Italia
Inghilterra-strada di San Solutore
Marconi Guglielmo-Valentino
Matteotti Giacomo-Oporto
Regina Margherita-strada di San Massimo e di Santa Barbara-di Circonvallazione
Siccardi Giuseppe-contrada della Consolata
Stati Uniti-Duca di Genova
XI Febbraio-vicolo di San Giobbe
Unione Sovietica-Stupinigi
Vittorio Emanuele II-viale del Re-dei Platani-corso di Piazza d'Arme-di Sant'Avventore
PIAZZE
Albera Paolo-dei Molini
Carignano-de la Bourse
Castello-Imperiale-de la Reunion-della Fiera-del Castello-di Madama Reale
Carlo Emanuele II-Carlina-de la Libertè
Carlo Felice-di Porta Nuova
Cavour e Balbo-dell'Esagono e dei Ripari
Cesare Augusto-delle Scuderie-della Croce d'Oro
Cittadella e Arbarello Vittorio-Viale della Cittadella
Corpus Domini-del Grano-di San Silvestro
XVIII Dicembre-San Martino-di Porta Susa-Pietro micca
Emanuele Filiberto-Ignazio Giulio
Lagrange Luigi-Franco Bonelli
Palazzo di Città-delle Erbe-de la Commune-di San Benigno o del bur
Paleocapa Pietro-San Quintino
Reale-Nazionale-avantcour Imperiale-del Pallone
Repubblica-Emanuele Filiberto-Porta Palazzo-d'Italia o di Milano-d'Italie-dei Mulini
San Carlo -Napoleon-Reale-d'Arme
San Giovanni-du Marchè
Savoia-Paesana o Paysanne-de France-Susina
Solferino-della Legna
Vittorio Veneto-Vittorio Emanuele I-de l'Eridan

Oscaruzzo

Di questo elenco si era già discusso qualche anno fa qui su questo post: ma la "caccia alle targhe" con i nomi vecchi mi pare non sia mai stata fatta...

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Censin

Direi di no, visto che lo spostamento da San Salvario a san Paolo risale al 1908! Anzi, per l'investimento notevole nel nuovo stabilimento di corso Parigi (l'attuale corso Rosselli), sarà stato probabilmente utilizzato anche il premio vinto nella famosa gara della Pechino - Parigi.

Censin

Immagine molto romantica e suggestiva, che però non deve far dimenticare il pericolo che il canale rappresentava per la sua forte corrente (che le foto ovviamente non mettono in evidenza), specie per bambini e ragazzi della zona, in un'epoca in cui la strada era il principale terreno di gioco; era davvero il terrore e l'ossessione di tutte le mamme, che tirarono un sospiro di sollievo quando l'acqua smise di scorrere e il canale venne interrato, con le macerie provenienti dalla demolizione della vecchia via Roma, come già ricordato.

Censin

[QUOTE=Toro1958;120979720] Il capolinea del 12 ricordato era a triangolo di inversione, quindi scomodo per le manovre in retromarcia che imponeva alle vetture; per questo nel 1950 venne arretrato e sostituito da uno ad anello tra via Frejus - corso Peschiera - corso Trapani, durato fino alla soppressione della linea nel 1966; il bus 68, che ne prese il posto, mantenne e mantiene tuttora tale anello di capolinea.

Censin

I cambiamenti nella toponomastica riflettono quelli storici e politici; i nomi antichi facevano riferimento alle professioni dei bottegai e artigiani insediati (rimane ancora via Stampatori), o a situazioni fisiche (via Dora Grossa, ecc.; con l'Unità d'Italia, arrivarono le prime dediche ai personaggi risorgimentali; con la morte di Giuseppe Verdi nel 1902, gli fu dedicata la via della Zecca; successivamente, dopo la Grande Guerra arrivarono le dediche ai luoghi salienti dei combattimenti; col fascismo, abbiamo le dediche ai "martiri" fascisti; ultimi grandi cambiamenti, quelli con la proclamazione della Repubblica nel 1946, con la scomparsa di molti toponimi legati alla monarchia (corso Oporto diventato Matteotti, piazza Eman. Filiberto diventata piazza Repubblica, ecc.); ultimi, negli anni 60, quelli legati ai "padri fondatori" della Repubblica (corso De Nicola, corso Einaudi, ecc.):
Una curiosità: l'antico nome di "contrada della Barra di Ferro" dato all'attuale via Bertola si riferiva alla barra metallica che, all'inizio, impediva l'accesso a via Roma alle "lavoratrici stradali" che già all'epoca affollavano la via!
Va comunque detto che almeno ora a Torino non vi sono denominazioni strane o ridicole come ancora in altre città: ricordo a Milano una via Case Rotte, a Firenze una Via delle Belle Donne, a Roma una via della Scrofa, ecc.

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giuseppe tubi

Eppure pare che tra i ragazzi del borgo che negli anni 20-30 si cimentavano nell'attraversare il Po a nuoto, alcuni dei più ardimentosi si facessero trascinare dalla corrente del canale attraverso il Parco Michelotti.

Chissà se ci sono foto del Michelotti dell'epoca? Ho sentito raccontare che c'erano locali e un cinema all'aperto, e l'accesso avveniva dai ponticelli che la sera venivano poi chiusi con cancelli.

Il cinema doveve essere questo, qui definito teatro all'aperto

Censin

Probabilmente molti giovanissimi persero la vita proprio nel volersi cimentare in queste prodezze!
Da qualche parte ho una foto di un locale in riva al canale; se la trovo, la pubblico.

Censin

La zona del Balon va soggetta a inondazioni in caso di piene della Dora: ricordo, in epoche più recenti, quella del maggio 1957 e quella, ancora nella memoria di tutti, dell'ottobre 2000.
Quello che è cambiato è lo "spirito" con cui questi eventi si affrontano: nel 1901, l'inondazione venne vista come una curiosità, "Venezia a Torino!" titolavano i giornali, da tutta la città i curiosi si affollavano a vedere l'insolito spettacolo; l'ultima del 2000 è stata invece vissuta come una tragedia, con l'accento posto sui danni provocati, ecc., in una zona tutto sommato limitata della città. In confronto ai recenti disastri di Genova, o alla catastrofe di Firenze del 1966, la definirei quasi una quisquilia!

archicharles

Grazie mille, me la salvo subito!