Fabry Turin

Spettacolo!!! Grazie Mirella.

L'avevo già postata nella versione del libro della Graphot ma era tagliata. Qui è molto panoramica.

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"Come with me I need you, I fear the dark and I live all alone. I'll give you wine and food too, and something special after if you like"

"Seems Helen of Troy has found a new face again"

Ratavuloira

FaseRem [quote]: ''Trovo che sia più un bel vedere senza: "dal basso" impediva la vista sul castello arrivando da San Salvario (dai viali alberati che lì convergevano). Aveva invece un suo perchè quando il castello si trovava "in mezzo alla campagna", ovvero fuori dalla cinta muraria, e necessitava di maggiore protezione, come testimonia il corpo di guardia all'ingresso''.

Quindi, rifacendoci alla terminologia dell'edilizia militare, era una specie di ''saliente''a 180 gradi? L'ampia 'corte' del Castello sembra lo stesso difficilmente difendibile, da un'opera tanto più bassa del Castello stesso, in un'epoca in cui
le armate dei Re di Francia andavano e venivano (e spesso si fermavano a lungo...) dal Piemonte.

giuseppe tubi

Difatti le reggie di campagna non venivano difese e servivano al nemico come quartiere per le truppe. Fu la sorte della Venaria nel 1706 e penso anche del Valentino. Il Regio Parco fu occupato, ma non ricordo se all'epoca il Viboccone ci fosse ancora.
Forse scampò la Villa della Regina, essendo all'interno dei trinceramenti collinari.

FaseREM

Non sono un esperto di cose militari ma il castello del Valentino non era certo una fortezza inespugnabile. Credo che l'accesso protetto fosse semplicemente una protezione contro le intrusioni indesiderate e la delinquenza ordinaria.


PS: Grazie per le delucidazioni su Maciste, mi ero scordato dei link: la maggior parte delle volte, collegandomi da telefono o con Google Translator dal pc dell'ufficio, non posso aprirli.

Nocciola

Per me va bene, inauguriamo la stagione dei tour

Nocciola

per me è ok! inauguriamo la stagione dei tour

Censin

Immagine d'epoca della Casa del Marinaretto, organizzazione del regime parallela ai Balilla però più élitaria; a forma di nave di cemento, "ormeggiata" lungo le rive del Po tra il ponte Isabella e quello delle Molinette; sul fiume vi era uno strano, altissimo "trampolino" in cemento, ma chi avesse provato a tuffarvisi si sarebbe probabilmente sfracellato sul fondo del fiume!
Nel dopoguerra rimase in piedi, abbandonata, fin verso l'inizio degli anni 60, poi venne abbattuta; al suo posto ora sorge il Circolo Ricreativo Dipendenti Comunali (CRDC).

Censin

Nel 1980, ultima volta che passai in zona, se ne vedevano ancora i ruderi; non so attualmente. (la piena che lo distrusse fu nell'agosto del 1973, durante un nubifragio; coinvolse un'auto in transito; interruppe anche, per diverso tempo, l'acquedotto del Pian della Mussa).

Censin

E' il vecchio cavalcavia di corso Sommeiller, abbattuto e ricostruito nel 1940, allargato, come lo si vede attualmente; il palazzo in stile neogotico che si vede sullo sfondo esiste tuttora, ed è quello tra corso Turati - corso Sommeiller - Via San Secondo - via Filangieri; altri palazzi sono sorti successivamente a fianco della ferrovia negli anni 50 (zona di via Chisone - via Romagnosi; vedi le due scalinate che vi portano dal cavalcavia).

Modestino Balabam

giuseppe tubi

Già all'epoca della costruzione sarebbe bastata una batteria d'artiglieria per ridurlo in macerie in poco tempo. Erano palazzi, non fortezze.
Meglio evacuarli in buon ordine sperando che piacessero a qualche generale nemico che ne facesse la propria dimora temporanea con il meno danni possibile dalla permanenza delle truppe.

mqc69

E' ONLINE!!!!
E la 'fruibilità' è rimasta la stessa!!!
(effettivamente 2 dischi su 4 di un RAID NAS... che sfiga! Ne so qualcosa...
Bisogna fare backup più spesso! )

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“Open your eyes and then open your eyes again.”

Ratavuloira

Buona Domenica

Ingresso di Torino verso Levante (M.NICOLOSINO 'Guida del Viaggiatore in Piemonte', Modesto Reycend, Torino 1831)

Censin

Fino agli anni 20 i binari tranviari erano di solito affiancati a bordo strada, di solito a destra; solo alla fine del decennio iniziò la divaricazione dei binari lungo i corsi e l'affiancamento a centro strada nelle vie; qualche tratto rimase con binari affancati su un bordo anche successivamente, ricordo in corso Raffaello tra via Madama e corso Massimo fino al 1959, ed altri ancora ormai scomparsi.
Fino al 1926 la circolazione in Torino città era sulla sinistra; il ciclista sembrerebbe nella giusta posizione, non così la carrozza, spostata sulla sua destra; ma forse vi era una sorta di corsia riservata per le carrozze, allora ancora numerose (a occhio e croce, la foto sembra del primo decennio del 900).

Censin

La foto sembra essere di poco posteriore alla costruzione del corso, ottenuto dalla copertura del rio di Val San Martino a fine anni 20, con viale spartitraffico centrale e sedi tranviarie riservate (ricorda vagamente le "ramblas" delle città spagnole, pure ottenute dalla copertura di corsi d'acqua); il corso così ottenuto venne dedicato a Giuseppe Gabetti, autore dell'allora inno nazionale, la "Marcia Reale".
L'aspetto del corso rimase pressochè invariato fino a fine anni 80, quando vennero realizzate le protezioni della sede tranviaria per la nuova linea 3 (lavori ora del tutto inutili, visto che la linea è stata limitata a prima del ponte di corso Regina).

Censin

La foto è anteriore all'autunno del 1955; infatti, vediamo sulla destra, di fianco alla scuola Umberto I, il filobus 55 per Nichelino fermo al capolinea; nell'autunno del 1955 il capolinea venne spostato in zona più centrale, piazza Fabio Filzi davanti alla Fiat Lingotto.

Breus

Non sarà mica stato un download troppo forsennato?????


Sulla questione della "difesa" del Valentino, cosa ne dice maxy65?

Censin

Le piante dalla parte di via Nizza somparvero probabilmente in occasione dei lavori di rifacimento e allargamento del cavalcavia, all'inizio del 1940; rimangono tuttora sull'altro versante, sulla destra, di fianco al cine Adriano (dovrebbero essere Lagerstroemia indica, viste le fioriture estive).

FaseREM

Due luoghi piuttosto inflazionati su cartolina, ma con immagini relativamente inusuali:

Piazza Castello da via Pietro Micca, parecchi dettagli curiosi:


Piazza CLN senza le fontane del Po e della Dora (ma con molti curiosi attirati dall'acqua corrente della fontana):

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Fabry Turin

Non è cambiato niente a parte il numero delle auto parcheggiate e circolanti.



https://maps.google.it/?ll=45.096503...,89.48,,0,1.87 .

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